Capitolo VIII

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5 Novembre 2017

-Senti ragazzetta, se ti rivolgi ancora così a me saranno guai-Sarah mi guardó minacciosamente, si riferiva a ieri.

-Senti puttanella, delle tue minacce non me ne fotte niente e ora chiudi il becco prima di ritrovarti un cucchiaio il gola.-le puntai il cucchiaio con cui stavo mangiando.

-Che colazione movimentata!-scherzó Isaac.

-Ragazze l'unica cosa che non dovete fare è odiarvi, con quello che sta succedendo non penso che ne valga la pena-puntualizzó Linda.

-So benissimo che succede là fuori, non c'è bisogno di ricordarmelo ogni volta.-

Lasciai i miei cereali, mi alzai dal tavolo dove noi quattro facevamo colazione e andai al piano di sopra da Zack che stava facendo la guardia su un balcone.

-Posso darti il cambio?-

-Ragazzina non credo che...-non gli lasciai neanche finire la frase.

-Qualsiasi cosa tua creda sappi che so usare quel fucile meglio di te, frocetto.-mi guardó con aria di sfida.

-Vediamo come te la cavi, stronzetta.-mi passò il fucile e mi indicó un coniglio che correva lungo la campagna che circondava l'hotel.

-Troppo facile...-

Puntai e sparai.Il coniglio cadde a terra,lo avevo colpito.

-Lo ammetto sei brava,  però dovresti migliorare il tuo caratterino.Vado a raccogliere quel coniglio,coprimi.-

Se ne andò.

Sapevo benissimo che mi stavo comportando da stronza, ma questa era la mia corazza.Non potevo mostrare agli altri le mie debolezze, non mi fidavo di loro.Gli unici di cui potevo fidarmi erano Friedrich,Linda e Hans.

Dopo qualche minuto in lontananza vidi Zack, intento a cercare il coniglio.Ma da lontano riuscivo a intravedere un'altra presenza.Un morto?No erano due.Tre.Quattro.Sempre di più ne apparivano all'orizzonte.

-Zack veloce,stanno arrivando i morti!!-

Zack che intanto aveva trovato il coniglio inizió a correre verso l'hotel.

Dal basso vedevo Ben intento a chiudere la porta e in alto vedevo Lars, Hans e Friedrich che puntavano i fucili verso i morti che si stavano avvicinando. Subito arrivarono sul balcone dove mi trovavo Isaac,Franklin e Patrick.

-Vattene tu!-mi ordinó Franklin.

-Perché? Io so usare questo fucile...-mi interruppe.

-Non me ne fotte un cazzo! Sei una donna e non puoi stare qui.-

-Ma vaffanculo!-gli lanciai il fucile per terra e me ne andai.

Non sapevo dove andare visto che mi stavano quasi tutti sul cazzo, e decisi di scendere al primo piano nella Hall.

Sui divani trovai Ada e Silvia e mi sedetti con loro.

-Ti vedo turbata-mi disse Ada.

-Lo sono.-risposi fredda.

-Cosa ti turba?-mi domandò la vecchia.

-Troppe cose.-

-Sappi che non c'è niente di peggio di quello che sta accadendo lì fuori,sei fortunata ad essere qui.-

Gli spari cominciarono.

-Andrà tutto bene?-chiesi tristemente.

-Certo, non è la prima volta che accade, e ora che abbiamo più sentinelle è ancora più facile mandarli via.-mi rassicuró Silvia.

Sentí la porta muoversi segno che i morti erano qui fuori.

-Se continuano a sparare non fanno altro che attirarli.-pensai ad alta voce.

Come un fulmine corsi al piano di sopra da Franklin e glielo riferii.La sua risposta fu il silenzio.

-Sei una merda.-

Corsi dalle uniche persone che avevano il buon senso di ascoltarmi:Hans e Friedrich.

Gli riferii il messaggio.

-Ormai è tardi ne sono rimasti solo cinque.-Friedrich rise.

Guardai in basso ed era effettivamente così.

-Hans posso ucciderne uno?-

-Va bene!- mi passò il suo fucile.

Mi affacciai al balcone e ne colpí uno.Mentre lo colpivo immaginavo la faccia di Sarah.

-Bene ora i morti sono morti!-disse divertito Lars.

-Il problema ora è raccoglierli tutti.-si lamentó Hans.

Scendemmo tutti di sotto nella Hall.

-Isaac e Hans mi aiuteranno a trasportare i cadeveri-annunció Ben.

I due ragazzi borbottarono qualcosa e si recarono fuori.

Andai fuori con loro e mi avvicinai ad Hans.

-Ti aspetta un bel lavoro!-ridacchiai.

-Lo trovi divertente?-sorrise.

-Ovvio!-

-Ride bene chi ride ultimo! -

-Ma vaffanculo!- lo spinsi.

-Certo che fare sesso ti ha reso ancora più acida, ma non doveva essere il contrario?-lo gridó così forte che lo sentirono tutti.

-Sei un bastardo! Questa me la paghi!-

Gli tirai un pugno.

Lui mi attaccó abbracciandomi.

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