Capitolo IV

2.9K 115 1
                                    

-Quindi quei gemiti...-Hans non riusciva a contenere l'imbarazzo e la sua tristezza.

-Ragazzi...N-non voglio...finire come quei mostri.Vi prego, u-uccidetemi subito prima che...sia troppo tardi. -Karl riusciva a stento a pronunciare quelle parole.La febbre gli stava fondendo il cervello, è così che accade,il corpo inizia a morire e in una settimana si è gia decomposti, l'unico impulso che si riceve è quello della fame e gli unici sensi a rimanere attivi sono l'olfatto e l'udito.Il contagio avviene al contatto con il sangue o la saliva dell'infetto e la trasformazione può venire dai 30 minuti alle 48 ore in base alla propria capacità di resistenza, e cosa più importante: Non c'è nessuna cura.

-Karl penso di avere il diritto di farlo io.-Disse Linda che stava ancora singhiozzando.

-Va bene, ne sono felice di questo. -Karl stava sorridendo.

Linda afferrò la pistola e offrì la sua spalla a Karl per sorreggerlo.Entrarono nella foresta.Circa dieci minuti dopo sentimmo lo sparo, e dopo un pò apparse Linda, disperata peggio di prima,che corse subito nel camper ad abbracciare Kristine.Neanche io riuscivo a trattenere le lacrime,e piansi ancora per l'ennesima volta.Salimmo sul camper,Friedrich prese il posto di Karl alla guida,io mi stesi sul letto a piangere e accanto a me Hans che mi stringeva.

Dopo qualche ora Hans spezzó il lungo silenzio che si era creato.

-Linda, quando è stato morso?-

-Alla stazione di servizio,quando i morti circondarono il camper...

*Flashback di Linda*
Karl stava riempiendo i bidoncini di carburante,e io lo osservavo.Pensavo che eravamo davvero forti perché siamo sopravvissuti a tutto questo e abbiamo salvato anche tre persone.Kristine non si stacca un attimo da me,ma la biasimo visto quello che sta succedendo,è troppo piccola per questo.
Mentre ero immersa dei miei pensieri qualcosa mi fece tornare con i piedi per terra, sentivo dei mugolii provire dall'esterno.Mi affacciai per vedere se qualche morto era nelle vicinanze e per sporgermi appoggiai la mano alla portiera che era aperta verso l'esterno.Appena la mia testa si ritrovó fuori un morto mi afferrò il braccio,gridai.Karl, che aveva appena finito di caricare i bidoncini in uno scompartimento del camper,mi venne subito in soccorso ma era senza armi, lottó con il morto nel frattempo che io gli passavo la pistola che era all'interno del camper su un tavolo.La presi il più velocemente possibile, puntai alla testa del morto e sparai ma era troppo tardi,aveva già morso Karl.Lo feci salire sul camper e nel frattempo un gruppo di morti circondó la vettura, gridai ancora piú forte per richiamare l'attenzione dei ragazzi nel magazzino, in pochi secondi erano fuori e iniziarono a sparare.Karl mi disse che non voleva farlo sapere agli altri del suo problema, avrebbe creato troppo scompiglio.

Hans mi bació sulla fronte, si alzó dal letto e si avvicinó a Friedrich bisbigliandogli qualcosa.

Mi addormentai.

Circa 2 ore più tardi mi svegliai,era buio, il camper fermo e tutti riposavano.Questa era una pessima situazione,almeno qualcuno di guardia doveva esserci, cosí decisi di farlo io .Afferrai un fucile, controllai dai finestrini se la strada era sgombra e mi posizionai davanti la portiera del camper.All'orizzonte si intravedeva una piccola cittadina, non sapevamo neanche se eravamo ancora in Germania e quel posto almeno ce ne avrebbe fatto rendere conto.Mi annoiavo a fare la guardia e inziai a ricordarmi la mia vecchia vita.

Ero una diciassettenne non proprio uguale a tutte le ragazzine della mia età,amavo tutto ciò che era macabro e che faceva spaventare gli altri.Mi tingevo i capelli di nero che contrastavano perfettamente con la mia pelle bianchissima e i miei occhi erano sempre truccati molto pesantemente,volevo mettere in risalto l'unica cosa che mi piaceva di me:i miei occhi grigi.Quel giorno in cui i morti ripresero vita io ero appena uscita da scuola beccai il mio ragazzo a baciare un'altra,presi a pugni quella troia e lo lasciai.Mentre tornavo a casa tutta incazzata vidi il mio fratellino corrermi incontro,non lo faceva spesso e quel gesto mi risollevó il morale,ma appena si fece più vicino notai qualcosa di strano.Aveva la pelle verdastra,dalla bocca gli usciva una specie di schiuma bianca e i suoi occhi erano bianchi.Avendo visto miriadi di film di zombie sapevo cosa stava accadendo,non avrei mai pensato che questo giorno arrivasse cosí presto.Iniziai a correre e a gridare aiuto, ma come una stupida mi ricordai che il rumore gli attira e mi ritrovai dietro un casino di zombie, tra cui mio padre e mia madre.

Ritornai al presente e un brivido mi attraversó il corpo al solo pensiero di quanto è accaduto.Piano piano il sole si alzava nel cielo.Hans si sveglió e mi raggiunse.

-Ehi, Buongiorno!-gli sussurrai.

Lui badigliô e si stiracchió,poi mi diede un bacio a stampo e replicò

-Buongiorno!-

-Vi siete addormentati tutti e nessuno era di guardia, per fortuna mi sono svegliata io.-

-Scusa, io non dormivo da due giorni,Linda è troppo debole e Friedrich ha guidato tutto il tempo.-

-L'importante è che non sia successo nulla.-

Hans mi abbracció da dietro e insieme guardammo l'alba.

Carne viva.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora