Capitolo XIV

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Passai interi giorni a piangere e a disperarmi.Hans era una parte di me, come si fa a vivere senza?Desideravo la morte a volte,ma poi pensavo alla creatura nel mio grembo e ci rinunciavo.Isaac faceva di tutto pur di tirarmi su il morale senza riuscirci purtroppo.

Ogni notte sognavo il giorno in cui Hans morí, e mi svegliavo gridando il suo nome.

-Catherine, non è niente, solo un'altro incubo. -Isaac mi abbracciava e mi accarezzava la testa.

-Stavo gridando di nuovo?-

-Si, come ogni notte. -mi bació la fronte.

-Isaac non ce la faccio.-

-Non puoi stare sempre così, sono passati cinque giorni ormai. -

-Tu non puoi capire, lasciami in pace.-

Isaac si rassegnó e andò fuori.Kira stava sempre accanto a me, gli animali sono in grado di capire il dolore degli altri e lei era il mio unico sostegno.Degli spari si sentirono dall'esterno, mi precipitai fuori e un gruppo di morti stava per raggiungere il camper, afferrai un fucile e iniziai a sparare, cadevano giù come foglie, e io ne traevo piacere, un tanfo nauseante proveniva da quei mostri e vomitai.

-Chaterine, sono sempre di più! -

-Dobbiamo andarcene di qui!-

Eravamo fermi in un parcheggio nel bel mezzo della campagna un posto davvero poco sicuro ma l'unico in grado di guidare era Isaac e doveva riposare.

-Se ora partiamo quelli lí ci raggiungono!-

-Merda.-

Più passava il tempo e più i morti facevano schifo, la pelle sempre più decomposta e la puzza ancora più forte, occhi bianchi o mancanti, sangue che colava dalla bocca, in poche parole un vero schifo.

D'un tratto degli spari si aggiunsero ai nostri e in poco tempo i morti erano stesi al suolo.Due persone ci raggiunsero puntandoci delle pistole.

-Vogliamo tutto ciò che avete, muovetevi o farete la fine di quelli lí-quell'uomo indicó i morti.Erano due uomini, uno molto muscoloso e l'altro magrissimo.

-Col cazzo- urlò Isaac.

L'uomo muscoloso mi afferrò per i capelli e mi puntò la pistola alla testa. -Bastardo, lasciami!-cercavo di dimenarmi ma l'uomo mi bloccó.

-Avanti dacci le chiavi del camper!-disse il magrolino.

Isaac mi guardó e poi lanció le chiavi a quello muscoloso affinché mi lasciasse.

-Che generosi!-

Dal camper uscí Kira che ringhiava  quei malviventi, il muscoloso le tiró un calcio e lei emise un verso di dolore.I due salirono sul camper e partirono lasciandoci soli in mezzo alla strada, senza cibo e armi.

-Non ci va bene niente! -

Andai vicino a Kira e la accarezzai.

-Possiamo farcela! -

-Amo il tuo ottimismo Isaac. Peccato che non serva a niente.-

-Sarà meglio andare, comunque in tasca ho del pane.-

Iniziammo a camminare.

-Perché hai del pane in tasca? -

-Perché sono pronto a qualsiasi cosa.-mi sorrise.

-Meno male-

Camminammo per circa un ora e intorno vi erano solo campagne.

-Ma dove siamo finiti? -chiesi esausta.

-Non ne ho idea. Riposiamoci non ce la faccio più. -

-Sei pazzo? Non voglio morire!-

-Non possiamo camminare in eterno. -

Dovevamo fare qualcosa, se continuavamo così i morti ci avrebbero mangiato sicuramente.

Salve lettori!! Scusate se questo capitolo non è molto lungo, prometto che il prossimo sarà prolisso!

Vi ringrazio come sempre per i voti, i commenti,le visualizzazioni e soprattutto per il sostegno che mi date!

Un abbraccio

Redhair31

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