42. Pepe e Sale

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Buona lettura ❤️

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Cammino sorridendo nella direzione di casa.

Hai un minuto per dirmelo prima che io faccia a modo mio.

Una semplice frase scritta per messaggio in grado di farmi perdere la razionalità. Ma in fine dei conti da quando conosco Demon e sono nei suoi paraggi la parola razionalità smette di fare parte del mio dizionario.

Mi fermo al semaforo rosso aspettando che diventi verde per potere attraversare la strada senza farmi mettere sotto. Prima che diventi verde sento un rombo di motore molto famigliare.

Ferma prima delle strisce pedonali c'è la Maserati blu del mio ragazzo ferma nonostante per lui sia verde. Per sua fortuna il semaforo per le automobili diventa rosso e le macchine dietro di lui non possono lamentarsi.

Il semaforo pedonale scatta verde ma senza dargli molta importanza, mentre tutti attraversano, mi avvicino alla macchina di Demon. Lui abbassa il finestrino e mi sorride con quel luccichio di sfida negli occhi che ha un predatore quando vede la sua preda.

«Che coincidenza trovarti qui» mi appoggio alla sua macchina.

«Ma guarda un po'. Sto cercando una pazza cleptomane che mi ha rubato la tuta. Mi aiuteresti a trovarla?» esclama in maniera divertita.

Mi guardo attorno facendo finta di cercare qualcuno poi riporto lo sguardo su di lui «No mi dispiace non la vedo. Nel caso tu vedessi ti faccio uno squillo» gli faccio l'occhiolino.

«Layla Black esigo la mia tuta. Adesso!»

«Sapessi quante cose esigo io. Non puoi esigere sempre tutto. Nulla ti è dovuto»

«Layla questa è la seconda sfida nel giro di venti minuti. Attenta!» sorride prendendomi con la mano il mento e avvicinandolo al suo viso.

Lo guardo continuando a sfidarlo e non appena lui cerca di baciarmi io mi tiro indietro. Sotto il suo sguardo predatore attraverso la strada e lo saluto. Lui alza un sopracciglio non capendo fino a quando le macchine dietro di lui iniziano a suonargli il clacson.

"Ho vinto ancora io!" Mimo con le labbra a Demon che infuriato parte in quinta.

Soddisfatta continuo a camminare per la mia strada.

Non faccio in tempo a girare l'angolo che mi ritrovo la macchina di Demon davanti con Demon appoggiato sul cofano.

«Pensavi veramente che ti saresti liberata di me così facilmente?» domando serio alzando l'angolo destro delle labbra in un sorriso di pura sfida.

Avrei voglia di girarmi e iniziare a correre ma sono sicura al cento per cento che mi prenderebbe comunque. Ho bisogno di un piccolo vantaggio.

Continuo a camminare facendo finta di non averlo visto. Magari funziona.

Take my Memories HomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora