day 2

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"Niall!"

"Amico! Non arrivavi più!"

"Corri, nevica sempre più forte!"

Veloci suonano uno dopo l'altro i passi del riccio e del folletto sul marciapiede ghiacciato, ovattati i tonfi della neve qua e là, giocose le risate dei bambini e rumoroso il silenzio del cielo.
Il beanie di Harry questa mattina è rosso, anche se sembra abbia le pagliuzze bianche: sono i fiocchi di neve.

...

Sono davanti al cafè e le grosse grondaie li riparano dalla neve.
Imogen le tiene sgombere e non è pericoloso, ma quando nevica così tanto, c'è da sentirsi un po' in dovere di far attenzione.

Tintin!

"Ciao cari"

"Buongiorno! È una tormenta sta mattina!"

Imogen sorride sottile e prepara il tea, poi sceglie il cioccolatino.
Questi due ragazzi che sono uno tutto un folletto e l'altro tutto una bambolina, camminano stanchi e con le labbra piene di gioia verso il bancone.
Il tea vi è appena stato poggiato sopra.
I cioccolatini sono uno alla cannella e l'altro all'arancia candita.

"Neil, cos'hai?"

Il biondino che è tutto un folletto è felice quando legge.
Harry si lecca le labbra.

"Fai un complimento a qualcuno."

"Fai un gesto carino a qualcuno."

Tintin

Il ricciolino che è tutto una bambola trattiene il respiro. Che quei due occhi come ghiaccio e belli come il mare in primavera siano di nuovo qui?
Prima di poterci pensare si gira.
Blu.
Cavoli, quanto azzurri sono quei pozzi.
Niall sta guardando fuori.

"Harry! Il pullman!"

Poggia i soldi sul bancone e scalpiccia frettolosamente verso l'uscita.

"Aspettami a scuola"

Harry invece è calmo e deve ancora finire il tea.
Imogen sorride beata passandosi una mano nei morbidi capelli rossicci.

"Vorrei, uhm, vorrei pagare ciò che prenderà il ragazzo qui al tavolo."

Harry sorride alla menta mordendosi il labbro ed assaporando il cioccolato all'arancia candita ancora su di esso.

"Cosa? No."

Il sorriso di Harry si spegne leggermente,

"Ma sì, insisto!"

Il suo cuore al miele dà energia alla punta delle sue labbra per andare in sù.
Volta lo sguardo ed incontra la durezza della mascella del ragazzo dagli occhi di ghiaccio. I suoi capelli sono castani.

"Non ti permettere, non ho bisogno di soldi."

"Ma il bigliettino-"

"So cosa diceva quel maledetto bigliettino. Non ho bisogno di gentilezza perchè vuoi i regalini da babbo Natale."

Oops, il cuore al miele del ragazzo che è tutto una bambolina potrebbe appena essersi incrinato un po'.

"Ma io volevo farlo per donarti un po' di buon umo-"

"E chi saresti tu per donarmi qualcosa? Non ho più fame."

Si alza dal tavolo, poggia i soldi sul bancone e gira i tacchi.
Veloci i suoi passi, uno dopo l'altro, duro il rumore della gomma sul legno scuro. Che strano, sta indossando le Vans con questa bufera? Prenderà freddo.

Tintin.

"Scusa, Imogen, non volevo che i tuoi bigliettini venissero chiamati maledetti"

Harry sorride al gusto di neve sciolta e poggia i soldi sul bancone.
Rimette i guanti, lo zaino in spalla, saluta con la mano.
La signora Imogen ha uno sguardo dolce e il colore dei suoi occhi è triste questa mattina.

Tintin.

24 days till Christmas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora