day 4

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Oggi gli scarponcini di Harry sono bagnati fuori ma non dentro, mentre cammina solo sul marciapiede che porta al cafè di Imogen.
Niall ha preso il raffreddore e ha deciso di rimanere a casa per una mattinata.
Anche il naso di Harry è un po' chiuso ma non è che starnutisca tanto come il biondo.
Ha comprato un paio di cuffiette nuove, comunque, e sta ascoltando una playlist Di Natale su Spotify.
Salta tutte le produzioni che gli sembrano troppo nuove.
Frank Sinatra ha la voce più bella che lui conosca.
I suoi occhi sono sempreverdi.

Have yourself a merry little Christmas
Let your heart be light
From now on your troubles will be out of sight

Have yourself a merry little Christmas
Make the Yuletide gay
From now on your troubles will be miles away

Here we are as in olden days
Happy golden days of yore
Faithful friends who are dear to us
TGather near to us once more

Through the years we all will be together
If the fates allow
Hang a shining star upon the highest place
So have yourself a merry little Christmas

Have yourself a merry little Christmas
So have yourself a merry little Christmas

To', che è già arrivato al cafè.

Tintin.

Imogen ha messo anche lei un CD natalizio nella sua radio portatile.
Harry sorride alla pumpkin pie.

"Ciao Imogen."

"Ciao caro, Niall?"

"A letto col raffreddore."

"Oh no, fa' che si riguardi"

Harry guarda l'orologio ed è presto-più del solito, così toglie il cappotto con la pelliccia bianca ed il beanie beije.
Passeggia per la sala fino al bancone e poggia i gomiti su di esso.
Ha le guance ai lamponi.

"Oggi siederò"

"Va bene tesoro, tea?"

Il ragazzo con i capelli dai boccoli alla cioccolata annuisce felice e va a sedersi sulla sedia di legno scuro, avvicinandosi al tavolino quadrato dello stesso legno.
Il locale profuma come la signora Imogen.

...

Il tea è nelle sue mani ed il cioccolatino ha la forma di Babbo Natale stilizzato.
Strappa delicatamente l'alluminio rosso e argento sbirciando dentro.
Sa di mele.
Strano come gusto per un cioccolatino.

"Dì a qualcuno qualcosa di carino che pensi."

Tintin.

Il ragazzo con i capelli fatti a boccoli alza lo sguardo sempreverde e nota dei lineamenti scuri ed uno sguardo nobile.
Nobile d'animo.
Nobile bello.
È molto bello.
Saluta cordialmente e l'ormai conosciuta donna dal cuore al miele lo accoglie con un sorriso caldo.

Tintin.

To', il ragazzo castano.
Harry lo guarda e lo saluta con un sorriso.
Lui non lo ricambia ad ogni modo.

"Zayn, per favore, andiamo via."

"Ma-mi hai detto tu di passare qui a fare colazione."

Le guance del ragazzo castano sono al liquore all'amarena.
Harry beve il suo tea e guarda fuori dalla vetrata.
Nevica.
Il bollitore canta, un altro tea, un altro tea, uh, un altro tea.
Quella del ricciolino sta mattina è proprio una bella bocca che sa di dolce.

"Ciao Imogen, uhm, buona giornata a tutti."

Si alza.

"Ciao tesoro."

Harry ora picchietta la spalla del castano.

"Oh mio Dio, cosa vuoi?"

Il ragazzo dai lineamenti scuri sta bevendo un tea.

"Mi-mi piace il pompon sul tuo cappello."

Un sorriso che ha un timido suono di campane viene messo fra le mani del castano, ma-

Straaap

Perché? Pare che questo ragazzo abbia la predisposizione per voler strappare le cose.
I sorrisi, i cuori, i pompon...
Aveva un sorriso bastardo mentre lo guardava negli occhi, che comunque, oh! Quegli occhi gli tradivano il giochetto. Stava per mettersi a piangere, il castano.
Harry guarda in basso e tira sù col naso.

Ora ad Harry il suo cappello non piace più, strappato, tutto sfilacciato. Fa un broncio sinceramente dispiaciuto per quel cappello così carino.
Il ragazzo con gli occhi di ghiaccio non lo guarda, non sta volta.
Semplice raggiunge il cestino e butta il pompon.

"Il tuo pullman del cazzo, ragazzina."

Dice, però, senza alzare la testa.

Harry gira lo sguardo verso il vetro e si morde il labbro frustrato.
Si affretta, quindi, verso il suo cappotto con la pelliccia bianca.

Tintin.

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