day 9

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Come sono gelate le dita di Harry questa mattina non ve lo so descrivere.
Ha dimenticato i guanti e non sa quanti gradi ci siano, ma lui crede fermamente siano più giù ai cinquanta gradi sotto zero. Che ragazzo esagerato.
Piagnucola soffiando nelle sue mani posizionate a conca e si chiede, davvero, dico con così tanto rammarico, perché Niall abbia accettato di farsi accompagnare in macchina per andare a scuola.
Ah! Traditore!
In più, decide che non gli va di andare al cafè.
Ripasserà dopo pranzo, vedrà dopo il suo cioccolatino dell'avvento.
Intanto, ad ogni modo, è arrivato alla fermata del bus e si siede goffamente sulla panchinetta gelida.
Rabbrividisce al contatto col freddo ma il cielo è bianco e in qualche strano modo questa cosa lo fa sorridere.
Strano ragazzo.
Chiude gli occhi ed incastona le cuffie nelle orecchie.
Ha appena scoperto un cantautore inglese assolutamente adorabile.
È appena uscito il suo primo vero album, ed Harry l'ha già comprato su internet.
Plus, che nome particolare, si dice.
Probabilmente gli piace la matematica.

I should ink my skin
With your name
And take my passport out again
And just replace it

See I could do without a tan
On my left hand, where my fourth finger meets my knuckle
And I should run you a hot bath
And fill it up with bubbles

'Cause maybe you're lovable
And maybe you're my snowflake
And your eyes turn from green to gray and in the winter I'll
Hold you in a cold place
And you should never cut your hair
'Cause I love the way you flick it off your shoulder

And you will never know just how beautiful you are to me
But maybe I'm just in love when you wake me up

And would you ever feel guilty
If you did the same to me
Would you make me a cup of tea
To open my eyes in the right way
And I know you love Shrek
'Cause we've watched it twelve times
But maybe you're hoping for a fairy tale too
And if your DVD breaks, today
You shoulda got a VCR
'Cause I never owned a Blu-Ray
True say

And now I've always been shitty at computer games and your brother always beats me
And if I lost, I go all cross
And chuck all the controllers at the TV
And then you'd laugh at me
And be asking me
If I'm gonna be home next week
And then you'd lie with me till I fall asleep
And flutter eyelash on my cheek between the sheets

And you will never know just how beautiful you are to me
But maybe I'm just in love when you wake me up

I think you hate the smell of smoke
You always tryna get me to stop
But you drink as much as me
And I get drunk a lot

So I'll take you to the beach
And walk along the sand And I'll
Make you a heart pendant
With a pebble held in my hand

And I'll carve it like a necklace
So the heart falls where your chest is
And now a piece of me is a piece of the beach and it falls just where it needs to be
And rests peacefully
So you just need to breathe
To feel my heart against yours now
Against yours now

'Cause maybe I'm just in love when you wake me up

Or maybe I'm just in love when you wake me up
Maybe I fell in love when you woke me up

Questa canzone è poesia.
Sorride alla cannella e si passa la lingua sulle labbra spaccate.
Sa che non dovrebbe, perché poi sarà peggio, però farlo gli dona questo fievole riposo al dolore, e quindi crede ne valga la pena.
Ha gli occhi ancora chiusi, comunque, forse non gli va di riaprirli.
Sente il peso di qualcuno gravare sull'altro lato della panchinetta ma non gli importa, così continua a sussurrare una canzone e sente questa dolcezza invadergli il petto e forse il sapore di cioccolato sta tornando sulle sue labbra.
Sorride leggermente malinconico, ed ascolta i respiri del ragazzo che canta nelle sue cuffiette ma- oh, chi picchietta sulla sua spalla?
Decide di ignorarlo, visto che ha questo vizio di immaginarsi le sensazioni.
Colleziona figuracce.
Però succede di nuovo.
Questa volta Harry apre gli occhi e vede il suo bus passargli davanti.
Dannazione.
Sospira abbattuto.
Maledetto idiota.
Quindi, si gira per ringraziare chiunque abbia tentato di avvertirlo ma-
Oops,
Potrebbe esserglisi fermato il cuore nell'esatto istante in cui quei lineamenti lo colpiscono direttamente in faccia.
Come uno schiaffo.
Deglutisce.

"Io.. io-mi dispiace"

Si morde quindi le labbra, come d'abitudine, sta volta un po' troppo forte forse.
Però non gli dispiace il sapore del sangue.

"No, non fa niente. Non fa niente"

Harry scuote la testa freneticamente.

"No-no, ti lascio in pace, non preoccuparti"

Così il cigolio della panchina, il tonfo delle sue scarpe nella neve e poi il suono morbidissimo della presa su un tessuto.
Harry giura, giura su tutto ciò che ha, che ha sentito mancargli il fiato per quei troppo-brevi-secondi che gli sono sembrati troppo-poco-infiniti ma assolutamente immensi.
Così, con le labbra al cioccolato ed il cuore al miele, si siede nuovamente sulla panchina cigolante.
Zitto.
Le cuffiette che cantano per nessuno ed Harry che ascolta con tenera devozione la musica che quella quiete gli sta regalando ed ascolta la neve cadere, il suo respiro cadenzare lento.

"Il tuo pullman"

"Credo... Credo che andrò a piedi"

Un sospiro quasi disturbato.

"Non dire sciocchezze, nevica"

Harry deglutisce ed il ragazzo dagli occhi ghiacciati, spero si sia capito di quale stiamo parlando, fuma del vapore dalle sue stesse labbra.

"Lascia stare, fai come cazzo ti pare"

Così si alza e, lentamente, si allontana, con un piattissimo zaino nero in spalla ed un libro sotto braccio.
Il riccio lo guarda camminare via con gli occhi tormentati ed il cuore pieno di qualcosa.
Il pullman riparte, ma Harry, lui no.
Guarda in basso e pensa che per una volta non succederebbe nulla se saltasse la lezione di Letteratura.



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La foto è di @fe.ffy su instagram

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