day 24 pt. 2

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È appena suonato il campanello ed Harry sta fremendo perché davvero non vede l'ora di aprire a Louis e di abbracciarlo e di fargli passare una dolce vigilia di Natale.
Non gli ha ancora detto il motivo per il quale soffre così tanto a sentirla anche solo nominare, ma vuole che il suo dolore finisca.
Perciò quando cerca di non correre per la cucina ed il salotto fallisce miseramente ed apre con un leggero fiatone.

"Ciao Lou! Buona vigilia!"

Louis sorride tristemente ed entra, non appena Harry gli fa spazio.

"Che succede?"

"Nulla, nulla!" Occhi-blu gli passa una mano fra i boccoli e gli accarezza una guancia, in un gesto di incontrollabile dolcezza. Lo sta toccando come se potesse cadere e rompersi il milioni di pezzi, che non puoi rimettere insieme.
Non voglio esagerare dicendo che pare gli stia accarezzando il cuore, per come i suoi occhi lo guardano.
Harry si abbandona contro la sua mano e si spinge piano contro di essa.
Louis si morde il labbro così forte che è come se qualcosa di definitivamente proibito volesse scappargli dalla bocca.

"Tesoro, chiudi la porta, o raffredderai questa tua adorabile casa" sussurra allora Louis, prima di allontanarsi.

Il cuore di Harry prende a battere furiosamente a quell'appellativo, e gli manca il respiro.
Prima di chiudere, perciò, prende una gran boccata di gelo.

"È permesso?" Un soffio timido.

"Certo, entra!" La voce del folletto risuona dalla cucina.

La luce della sala è soffusa, per far vedere meglio i colori dell'albero di Natale. Louis lo trova talmente bello da volergli fare una fotografia.
Non appena Harry gli si fa accanto lui gli prende la mano e gliela accarezza piano.
Harry trema, non capisce il motivo di tutte queste bellissime attenzioni. Vorrebbe soltanto abbracciarlo e non lasciarlo più andare.

"Venite ragazzi, coraggio! Potete sbaciucchiarvi anche in mia presenza!"

Louis scoppia a ridere, cristallino, il suo Occhi Verdi, semplicemente, crede di essersi innamorato e di averlo accettato.
Non vuole dirlo a suo papà, comunque.
Non almeno durante la Tournée.

"Bobby! Prego, entrate!"

Louis è seduto a gambe incrociate sul grosso pavimento affianco a Niall, parlano fitti e a bassa voce da un po', mentre Harry ultimava di preparare gli stuzzichini per la cena, si erano allontanati con la scusa che altrimenti avrebbero mangiato tutto.
I due paiono aver trovato subito un argomento di cui parlare perché sembrano davvero diventati molto affiatati in così poco tempo che proprio non se lo spiega diversamente!
È felice.
Chi l'avrebbe mai detto che incontrare il suo occhi blu solo ventiquattro giorni prima l'avrebbe portato a tenerci così assurdamente tanto?
Harry alle volte pensa che sia solo perché è la prima cotta, forse non è davvero innamorato. Forse gli piace soltanto moltissimo.
Forse- ma beh, quando lo bacia si sente così suo che invece sembrerebbe proprio amore.

"Come state, ragazzi?" Bobby abbraccia Harry con il calore paterno più dolce che il riccio conosca.

"Ciao, tesoro!" Maura fa la stessa cosa e poggia delle coloratissime buste sul pavimento, per poi togliere il cappotto ed appendere una deliziosa pallina sull'albero che Harry e Niall si erano impegnati di preparare il pomeriggio stesso.

"Ciao Maura!" Harry trilla felice. Si sente finalmente a casa.

"Greg?" Chiede poi, appendendo i cappotti dei due, come da bravo padrone di casa.

"È qui a Londra da ieri. Fra un po' sarà qui con Denise, hanno una sorpresa per noi" dice Maura con lo stesso sorriso di Niall. Una famiglia di folletti.

24 days till Christmas Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora