Capitolo 5

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MADISON POV

*TRRRRR TRRRR*

La vibrazione del mio telefono mi sveglia di soprassalto.
Allungo la mano, accendo lo schermo e mi trovo il messaggio di Chloe, sorrido e torno a dormire.

*MATTINA*

Stamattina ho fatto davvero davvero tardi.
Mi precipito come una pazza giù dal pullman, ci vogliono 10 min per arrivare a scuola e la campana suona tra 4 minuti.
Inizio a correre, faccio la lunga scalinata, svolto l'angolo e quasi mi ammazzo per scansare la gente.
Sento il suono della campana e, dopo 2 minuti, spalanco la porta della classe.
"SIGNORINA EVANS LE SEMBRA QUESTO IL MODO?" la professoressa urla scandendo ogni singola parola.
Guardo il mio banco e di fianco a Chloe c'è Amy con la testa sulla sua spalla, incrocio gli occhi di Chloe che mi guarda per qualche secondo e mi avvicino.
"Amy puoi tornare al tuo banco?" le chiedo nel modo più calmo possibile.
"No, sto bene qua. Vero amore?" guarda Chloe che non risponde e non mi guarda, ma posso giurare di averla vista nervosa.
"Si ma-"
"EVANSLEHODETTODITROVARSIUNBANCOERESTARCI" mi urla tutto in un fiato la professoressa, così mi siedo nel banco di Amy.
Passo le 2 ore seguenti a non capirci nulla, non stacco loro gli occhi di dosso, ma, Chloe, mi sembra distaccata e qualche volta si volta a guardarmi.

*RICREAZIONE*

Suona la campanella e mi fiondo alla macchinetta dato che non ho fatto colazione e sono affamata.
Metto i 3 € dentro, seleziono l'88 e attendo che le mie amate croccantelle scendano, ma si bloccano a metà.
Impreco nella mia testa e mi domando per quale motivo devo essere così sfigata.
"Ti serve una mano? " mi chiede un ragazzo.
"Bhe se ci riesci... grazie" rispondo, mentre inizia a colpire la macchinetta. Dopo un po' di spinte, le croccantelle cadono e io comincio a saltellare come una bimba.
"Tieni" mi sorride "Comunque, piacere, io sono Stefano" mi porge la mano.
"Madison" rispondo.
Faccio per tornare in classe e lui mi segue.
Chloe, che fino al momento prima era sulle gambe di Amy, corre verso di me.
"Madison, lo vedi questo ragazzo?Beh sta lontana da lui" mi afferra il polso e mi spinge in classe.
"Stefano sta lontano da lei, non è.... non è quel tipo di ragazza!" gli punta il dito contro il petto.
"Tu lo sei baby?" le sorride.
"No, non lo sono" lo spinge via ed entra il classe.
"Chloe? Vieni?" Amy la chiama "smettila di parlare con quella, dai" apre le braccia, ma Chloe non si muove, mi tiene dal polso e sento la sua mano tremare...
"Puoi mollare la presa, davvero, sto bene" le dico.
Mi guarda e fa cenno a Amy di andarsene dal posto.
"Tu non giri più in quel piano, o almeno, non da sola" mi dice Chloe.

CHLOE POV

*MATTINA*

Appena entro in classe vado al mio banco aspettandomi di trovare Madison già seduta affianco, ma al suo posto c'era quella str... ehm stupenda della mia 'ragazza' ad aspettarmi.
"Perché sei seduta qui? Non è il tuo posto." le chiedo.
"Perché sono la tua ragazza e voglio starti vicino."
"Fa come vuoi basta che mi lasci in pace..."
Appena mi siedo suona la campanella e, Amy, si appoggia con la testa sulla mia spalla.
La profe entra subito incavolata come non mai, secondo me quella ha bisogno di sesso ma forte, infatti quando due minuti dopo entra Madison le urla dietro.

Durante tutta l'ora rimango in un silenzio nervoso perché Amy mi fa altamente arrabbiare e continua a fare l'appiccicosa. A volte, però, mi capita di guardare Madison e, Dio, è perfetta. Quei suoi capelli ricci, che lei sicuramente odia io li amo, sono perfetti come i suoi lineamenti, i suoi occhi, le sue labbra che vorrei fare mie... 'CHLOE, TI SVEGLI?!?! Basta farti castelli per aria, prima cerca di mollare Amy, poi non sai neanche se sia lesbica e sicuramente non lo è... quindi smettila!' mi rimprovera la mia coscienza. Continuo così per tutte le ore, anche se Amy continuava a cercare di stuzzicarmi senza successo.

*RICREAZIONE*

Vedo Madison correre fuori dalla classe e mi alzo in piedi per correrle dietro, ma poi mi ricordo che Amy è qui e che non posso farle notare troppo palesemente le corna che le faccio a destra e a sinistra... quindi mi risiedo però in braccio a lei.
"Perché ti sei alzata?" chiede.
"Gli affari tuoi mai no, eh.. an no quelli te li fai in estate giusto!"
"Scusami amore... è stata una brutta estate mi hanno ritirato il cellulare, non potevo scriverti."
"Si si ti scuso" come no come no, ma chi ci crede.
Continuo a stare in braccio a lei fino a che non vedo Madison arrivare con qualcuno, ma aspetta... quello è Stefano! Ma che ci fa con lui?!
Corro verso di lei, le prendo il polso e la allontano da quel l'essere senza darle nessuna spiegazione.
Al suono della campanella faccio cenno ad Amy di andarsene dal posto e rimango al banco con Madison.
"Tu non giri più in quel piano, o almeno, non da sola" le dico.
"Perché?" mi chiede con voce tremolante.
"Perché gira brutta gente e cerca soprattutto di non farti abbindolare da Stefano, lui è uno che dice dice ma in realtà ti vuole solo portare a letto."
"Va bene.."

Finita scuola mi avvio verso la stazione con Madison.
"Che autobus prendi per andare a casa?" le chiedo.
"Il 12" risponde guardandosi le scarpe.
"Uh è nella pensilina prima della mia. Gradireste la mia compagnia per arrivarci signorina?" le chiedo inchinandomi leggermente e ridendo.
"Oh, ma che dolce gentil donna che siete, non posso certo negare un così amabil richiesta!" risponde cercando di rimanere seria.

Arrivate l'abbraccio per salutarla e le raccomando di scrivermi, poi vado e salgo sul mio bus per tornare a casa. Una giornata piena di lavoro mi attende, evviva!
Proprio quando sto per mettere via il cellulare, mi arriva una notifica. Guardo e vedo che è una ragazza che ha commentato la mia storia su wattpad. Contenta la ringrazio e poi metto via il cellulare cosicché possa dormire un po'.
'Visto cosa succede a fare le nottate fuori?'
Ma sta zitta coscienza, tanto sai che lo faccio comunque.

La ragazza della stazioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora