Stemma degli Energeen
La pioggia ticchettava sui vetri del pub nel quale Hyatus si era rifugiato. Aveva ordinato qualcosa da bere, per poi far dimenticare al barista di essere mai stato lì e ritirarsi nell'angolo più buio del locale. Le luci viola e azzurre scivolavano dolcemente sulla piccola pista da ballo al centro del pub, dove un tiratardi stava ballando un lento con la sua compagna, dondolando sul posto.
Hyatus osservò i due umani e fece una smorfia, tornando a guardare fuori dalla finestra. Lo scroscio dell'acqua gli distendeva i nervi, aiutandolo a ignorare la fame.
Si era nutrito di altri due esemplari di quella specie, dopo essere uscito dal suo rifugio nelle profondità del terreno. Si era scavato quella residenza secoli addietro e la maggior parte dei corridoi che avrebbero dovuto portarlo facilmente in superficie erano crollati. Per questo aveva dovuto farsi strada nella terra fangosa con le sole unghie. Se ne era rotte diverse nel processo e gli dolevano le dita nell'afferrare il bicchiere, ma era un maestro nell'ignorare il dolore.
Avrebbe voluto riposare, avere qualcuno da cui tornare, e non c'era nessuno.
La dimensione degli Energeen era andata distrutta mentre lui si trovava in un banale viaggio d'istruzione, talmente tanti eoni addietro che i suoi ricordi sfumavano in un amalgama confuso. Quando aveva saputo la notizia, aveva capito subito di essere destinato a condurre una vita da reietto, strisciando nell'ombra e nutrendosi della forza vitale delle altre creature.
All'età della maturità, Hyatus aveva abbandonato la sua forma larvale, come tutti gli Energeen, trasformandosi in un Mietitore. Non rammentava alla perfezione le tradizioni sociali del suo pianeta natale, ma sapeva che allora non era considerato negativo diventare un Mietitore. Era naturale, tanto quando lo era un Donatore. Erano due facce della stessa medaglia, inscindibili. I Donatori in genere diventavano medici e venivano usati come ambasciatori politici per via della loro indole pacifica, mentre i Mietitori erano stimati guerrieri, il cui aiuto veniva richiesto in tutto il cosmo per combattere contro minacce che molte dimensioni non erano in grado di gestire.
Poi, visto il prolungamento dei periodi di pace, era cominciata a serpeggiare la convinzione che gli Energeen fossero troppo potenti per continuare ad agire con tale libertà. Prima avevano cercato di arginarli e, infine, avevano optato per distruggerli. Non c'era voluto altro che un falso vuoto*in grande stile per far sì che la loro dimensione fosse risucchiata nel nulla, cancellata dalle mappe degli intramundia. La vita lì non si sarebbe mai più potuta sviluppare, perlomeno non in modi che loro conoscevano.
Da allora era stato costretto a vagare, cercando di colmare la fame insaziabile che lo tormentava senza mai dargli tregua. Un Energeen Mietitore come lui avrebbe avuto bisogno di una vita frenetica per riuscire a saziarsi, di battaglie su battaglie, dando così sfogo alla propria ferocia per una buona causa. E invece era costretto a fare grandi rifornimenti ogni tre o quattro secoli per riuscire a proseguire mantenendo un profilo il più basso possibile. Erano stati gli eventi a costringerlo a cibarsi della sua stessa progenie. Hyatus aveva vissuto troppo a lungo per poter morire senza un valido motivo. Gli avevano strappato tutto ciò che aveva quando era a malapena un ragazzo e ora non gli restava nulla tranne la propria vita, che era disposto a difendere con le unghie e con i denti, non fermandosi di fronte a nulla pur di tenersela stretta. La solitudine aveva corroso la sua anima, riducendola a un nugolo di ruggine, il cui solo interesse era quello di continuare a nutrirsi, spinta da un bisogno primordiale, la sopravvivenza a ogni costo.
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Esper - Oculus Diaboli
Ciencia Ficción"Tutto questo è già successo... Anche se per voi è sempre la prima volta" Dopo aver abbandonato la sua dimensione, Gene si trasferisce con Etienne, Sumiko, Keira e Otello in una delle dimensioni F, sotto il comando della KonTron. Dopo un anno pass...