-Capitolo 14-

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Si consiglia la lettura con il sottofondo musicale ...

Cory

Parcheggio l'auto sul viale che conduce al garage di Lexy, noto che vi è già parcheggiata un'altra.

So già chi è il proprietario, il mentore è qui, e mi preparo mentalmente a ciò che troverò all'interno di quella villetta.

Getto un'occhiata verso il mazzo di peonie disposte sul sedile del passeggero, ho fatto molteplici ricerche su questo fiore, la rosa senza spine dell'amore cortese, l'amore romantico.

Le accarezzo, e penso di accarezzare lei, la donna che è in grado timonare la mia anima, senza lei sarei un naufrago in rotta di collisione con la disperazione.

Prendo un respiro profondo e cerco di calmare l'inquietudine che mi trapassa come una spada di Damocle, io sono Davide lì dentro vi è Golia, riuscirò mai a recidere la testa del sentimento dal cuore di Lexy.

Rassegnato al suo volere mi lascio condurre anima e corpo, è un sentimento viscerale, tanta è la paura di perderla che sono disposto a qualsiasi sua richiesta.

Imbocco il vialetto dissemniato di ciottoli ghiaiosi, ho il mazzo di peonie in mano, cerco di raggiungere il campanello ma noto la porta socchiusa.

La spalanco piano attento a non far il benché minimo rumore, il salottto si apre alla mia vista calato nella penombra, un lume acceso di luce calda mi permette di avanzare verso la cucina buia, non vi è nessuno.

"Dove saranno", penso, così appena imbocco il corridoio che porta alla zona notte, sento dei rumori costanti, infrangersi su carne, misurati come un metronomo.

Nessuna voce, nessun singulto, nessun fiato pesante, solo quel trapestio mi induce, non volendo, a farmi tenere il passo come una danza.

La porta della stanza di Lexy è chiusa, so che quando il mentore è qui devo stare alle regole pattuite, mi dirigo verso il bagno, mi spoglio di giacca e camicia, sfilo le scarpe e i pantaloni, rimanendo in boxer.

Ritorno di fronte alla camera, busso piano, non mi sente nessuno, ho bussato sul rumore proveniente dall'interno, riprovo stavolta nella pausa di silenzio, abbasso il capo come in segno di reverenza.

Aspetto che lui apra la porta:<<Cory, entra spalle al muro di fronte a Lexy>> mi ordina dalla voce bassa e perenetoria.

Sguardo al pavimento, mi porto dove lui ha comandato, vedo la punta delle sue scarpe attigua ai miei piedi nudi, ha il fiato pesante e mi ordina di nuovo:<<Cory, alza il capo e guarda Lexy>>, non voglio vedere, prendo tempo guardando altrove, semplicemente preparo il mio cuore.

Vedendomi tentennare mi afferra per i capelli con la mano destra, e si porta a pochi centimetri dal mio volto, incrocio le sue iridi cerulee iniettate di sangue, probabilmente date dallo sforzo, mi guarda intensamente:<<Cory, sai cosa ti succede se non obbedisci ai comandi, Lexy non darà a te quello che io darò a lei, ha resistito fino a ora, sai che sono capace di punirla per causa tua>>.

Si porta alla mia sinistra tenendo sempre salda la presa sui miei capelli, mi lascia campo visivo libero e rabbrividisco dinanzi a quello che si palesa, sfugge dalle mie labbra il suo nome, la voce fievole lo accarezza come una preghiera:<<Lexy>>.

Un'ora dopo siamo tutt'e tre in cucina, Lexy ha ancora i capelli umidi per la doccia, il volto paonazzo per lo sforzo, sta bevendo una tisana seduta su uno sgabello al tavolo da colazione, ha lo sguardo soddisfatto, lui accanto a lei seduto sorseg...

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Un'ora dopo siamo tutt'e tre in cucina, Lexy ha ancora i capelli umidi per la doccia, il volto paonazzo per lo sforzo, sta bevendo una tisana seduta su uno sgabello al tavolo da colazione, ha lo sguardo soddisfatto, lui accanto a lei seduto sorseggia un bicchiere di brandy.

Guardandoli mi assale il panico, quello che è successo in quella camera mi torna in mente vivido, non è la prima volta che mi rendono partecipe dei loro incontri, io sono solo uno spettatore muto, ma stasera ci è andato giù pesante.

Lei sembra essere piacevolmente assorta ogni tanto volge il capo l'uomo e gli regala un timido sorriso, il mentore la guarda non un accenno di emozioni trapela dai suoi connotati.

Io dal capo opposto, sono nuovamente spettatore, guardo queste due persone, la sudditanza psicologica per me va anche oltre quella camera, per loro invece si interrompe non appena usciti.

Attendo che siano loro a rompere il silenzio e come se avessero udito i miei pensieri si voltano entrambi a scrutarmi, Lexy poggia la tazza sul ripiano e mi dice fredda:<<Parla Cory, cos'hai scoperto>>, guardo lui come a chiedere il permesso e con un cenno del capo mi autorizza a parlare.

<<Come sai Lexy, ho svolto diverse ricerche in merito a quella peonia che rinvieni ogni giorno alla caffetteria, ho del parlato con la ragazza al bancone e mi ha detto che un ragazzo, assiduo frequentatore della caffetteria, la lascia ogni giorno prima che arrivi. Non ha saputo dirmi chi fosse, così mi sono messo all'opera e facendo ricerche sul fiore, ho scoperto che proprio sulla stessa strada della caffetteria ma al lato opposto vi è un fioraio esperto in tutte le qualità di peonie. Si chiama Tom, ti dice niente Lexy?>> dico tutto d'un fiato per dare loro la possibilità di analizzare la recente scoperta.

Lei sbatte le palpebre e respira velocemente, lo sguardo assente le sue iridi vengono inghiottite dalla pupilla, come colta da un pensiero angustiante, il mentore la guarda impassibile poi proferisce solenne:<<Lexy, conosci questo Tom?>>.

Dopo attimi che per sembrano minuti forse ore, torna il verdeggiante delle sue iridi, si passa le mani sul volto fino ad arrivare ai capelli, accompagna quella massa umida dietro il suo collo e torcendola e ruotanola tra le mani forma una coda bassa libera.

Il mentore si alza, si porta dietro le sue spalle, mi comanda con gli lo sguardo di stare in silenzio, poggia le mani sulle spalle di Lexy si abbassa ad arrivare al suo orecchio e le sospira: <<Lexy, conosci questo Tom? Parla, ora>>.

Come colta da una scarica elettrica Lexy da fiato alla bocca, che fino a poc'anzi era sigillata, rivela con un fil di voce:<<Si, lo conosco>>.

Come colta da una scarica elettrica Lexy da fiato alla bocca, che fino a poc'anzi era sigillata, rivela con un fil di voce:<<Si, lo conosco>>

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Eccoci all'ultimo capitolo di settimana...
Avrete notato che c'è un separatore di parti, donatomi da JJLane grazie pinetinaaaaa miaaa, ora posso dire di essere completa😍🖤

La parte integrante della scena, avvenuta dentro la camera di Lexy, la troverete ne L'essenza delle peonie HOT, che aggiornerò domani😉

Non resta che augurarvi la buonanotte, una splendida settimana e ricordate sempre...



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