CAPITOLO OTTO

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Chang Wook sta crivellando di pugni il viso di Fist. L'avversario cerca di ripararsi come può, ma la furia di Rage è impossibile da deviare: prima con entrambi i pugni e ora con dei destri micidiali, si sta accanendo come se non vedesse nient'altro.

Quando entrambe le muscolose braccia di Fist si abbandonano al suolo, Dog guadagna il bordo ring per suonare la campanella con un ghigno. Boati si levano da tutte le direzioni; il cuore mi martella nello sterno ma, anziché smettere e godersi la vittoria, Rage...

"Oh, mio Dio..." mormoro, portandomi una mano alla bocca.

Il volto di Fist è una maschera di sangue.

"Chang Wook, basta!" grido. Il cuore mi sprofonda nello stomaco quando mi accorgo che lui non mi degna di uno sguardo.

Colpisce. Colpisce. Colpisce. Ha il viso ricoperto di schizzi di sangue. Colpisce.

"Chang Wook, ti prego! Ti prego!"

Colpisce.

Dog suona un'altra volta la campanella. Una parte di pubblico è ammutolita, ma i più esaltati continuano ad incitarlo.

"Cazzo, basta!"

Niente da fare.

Dog chiama con un cenno tre uomini alti e ben piazzati. Si dirigono al centro del ring.

Chang Wook ha il volto distorto dalla rabbia. Dio, mi pare di non averlo mai davvero capito. Di non aver mai conosciuto nulla di più violento. Nulla di più pericoloso.

I tre uomini – probabilmente buttafuori del locale – si avventano quindi sulla sua schiena nell'intento di separarlo da ciò che resta di Fist, ma Rage si divincola e colpisce ancora lo sterno dell'avversario a terra come se non potesse smettere di combattere.

"Chang Wook!" grido, fino a farmi vibrare lo sterno; "Chang Wook-shi!"

Alla fine, non ottenendo alcuna risposta, mi faccio forza e scavalco con fatica la transenna, ritrovandomi finalmente sotto il ring.

"Gattina, che cazzo vuoi fare?!" mi grida dietro Dog, ma come una scheggia guadagno il quadrato e stringo forte le corde.

"Chang Wook!"

Lui si blocca per un attimo, ma poi ricomincia a battersi contro le bodyguards che, nel frattempo, stanno cercando di bloccarlo.

"Smettila, ti prego!" Ho il volto rigato di lacrime. "Ti prego..."

Gli corro proprio di fronte.

La gonna del mio abito si è strappata quando ho scavalcato la transenna; ho il davanti sporco di sangue e il trucco disfatto.

Lo imploro con gli occhi.

"E' finita. Basta."

Rage mi fissa, poi a poco a poco il suo torace si adegua a un respiro sempre più regolare. E, con una lentezza preoccupante, torna ad essere Chang Wook.

"Che... ci fai... qui sopra?"

Una sua rapida occhiata a Dog, che osserva la scena da bordo ring alzando le braccia in segno di resa mentre scuote la testa.

"Rispondimi!" mi grida.

"I-io..."

"Non dovresti stare qui sopra! Io..."

"Non sgridarmi!" ribatto, tremante; "tu non mi sentivi, e... e..."

Scoppio a piangere. Lamenti sempre più alti: tutta la tensione mi defluisce dal corpo fin nelle lacrime e cerco di asciugarmele con i pugni serrati.

"Cazzo, Amanda..."

Chang Wook si libera dalla presa dei tre uomini per raggiungermi sotto i riflettori. Mi circonda con le braccia. Sono fredde.

"Chang Wook-shi..."

Mi afferra un polso, mi strattona verso il bordo ring; con un balzo salta giù e poi mi tende le braccia. Scivolo sotto le corde per gettarmi contro di lui e abbracciarlo stretto.

"Tu non sei così... tu non sei Rage..."

"Vieni con me."


Despite Love - Nonostante l'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora