"Sai com'è fatta, la mia vita?"
Chang Wook mi sta fissando. E nei suoi occhi leggo una grande rabbia. Rage... Però, scuoto la testa. Tiro su col naso, ma non voglio muovermi per prendere un fazzoletto.
"Sveglia, allenamenti, dieta ferrea, attento a ogni singola, fottutissima regola imposta dal contratto dell'Agenzia; e questo è solo l'inizio!" Ride senza allegria, passandosi di nuovo una mano tra i capelli. "Hai idea di cosa voglia dire sorridere tutto il cazzo di giorno, annuire a tutti ogni singolo minuto, e chinare la testa, e dire sempre di sì, e accettare copioni del cazzo in cui devo interpretare l'agente segreto ed essere in forma e non mangiare e non potermi fumare una maledetta sigaretta?!" Le ultime tre parole sono cresciute di decibel, così mi schiaccio contro il lavello del bagno.
Chang Wook ha gli occhi dilatati, la vena sul suo collo sta pulsando e avanza, incantevole e pericoloso, verso di me.
"Io non mi appartengo perché non posso neanche fare una singola scopata senza che il contratto mi imponga di tenerlo segreto!"
Ha il fiatone. Inizio a piangere. Non perché voglia giustificarlo, ma perché avevo solo una vaga idea di come dovesse essere vivere da star.
"Non posso neanche tatuarmi, o scegliermi da solo il taglio di capelli, o il colore di una maglietta!" Una delle sue grandi mani plana sul ripiano delle saponette, lanciando tutto in aria. "Dio!" Si porta entrambe le mani ai capelli e ce le affonda. Cammina avanti e indietro per il bagno come una belva in trappola, e il suo sterno si contrae di continuo, come se stesse soffocando dei singhiozzi che non mi vuole mostrare.
"E la cosa peggiore" esplode, "è che ho bisogno di questo! Ho bisogno del ring!"
Si volta di tre quarti per incrociare il mio sguardo: il suo viso è cereo, l'espressione disperata, le mani contratte. Dio, quanto vorrei avere braccia abbastanza grandi per stringerlo tutto.
"Chang Wook... il ring non è la soluzione..."
"Io non mi appartengo, Amy" sussurra; "io non sono... mio. Non togliermi il sollievo. Non togliermi anche quello."
"Po... potrei restarti accanto." Deglutisco. Caro cuore: non mi arrendo mai, mi dispiace. "Se vuoi", aggiungo piano.
"Se tu lo facessi, non sarei un buon compagno. Non adesso."
Lo so, vorrei dirgli. Ma valeva la pena tentare.
"Perché non smetti e basta? Non posso credere che non troveresti un altro sfogo!"
Uno in cui non rischi di farti male, almeno.
Chang Wook sospira al nulla, fissando la doccia in cui abbiamo fatto quel sesso fantastico. "Devo tenere duro per mia madre."
Adesso sono io a restare sul muto. Non voglio indagare in quella parte così pura della sua vita, quindi non gli chiedo niente. Ma il mio cuore sprofonda, lentamente... sempre più giù.
"Ti amo, Chang Wook-shi."
Lui stiracchia le labbra, poi tira su col naso fissando il soffitto e chiude gli occhi.
Un bellissimo uomo distrutto.
Oppure, un fortissimo uomo determinato.
Una volta ripreso il controllo di sé, si volta per sorridermi dolcemente: non il sorriso delle pubblicità, dei tour, dei drama, delle foto: un sorriso vero, genuino, scaturito da labbra percosse per ore ma anche baciate per ore.
"Sei troppo bella per essere vera."
"Bella, io?" mi schernisco, asciugandomi le lacrime con la manica della felpa; "come puoi pensarl..."
Chang Wook mi bacia con trasporto, sollevandomi da terra.
Quando mi conduce di nuovo sul futon, so che probabilmente sarà l'ultima volta. Il nostro addio.
Ma so anche che lo amerò per sempre.
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Despite Love - Nonostante l'Amore
Fanfiction(Fanfiction COMPLETA su Ji Chang Wook) Amanda è la make-up artist delle star. Quando le viene proposto di lavorare al fianco di Ji Chang Wook, in occasione delle riprese del suo recente Drama, le sembra di aver raggiunto un traguardo importantissimo...