Anche dopo l'orgasmo continuo a stringerlo forte. E, strano ma vero, lui non mi lascia andare: mi tiene invece schiacciata contro il muro, sorretta dalle sue braccia, il respiro ardente sul mio viso e poi le labbra umide sulla mia fronte, sul collo, sulla bocca. Le nostre labbra sono incastri perfetti e i nostri corpi ci conducono al limite di sensazioni estreme: la sua resistenza è pari solo alla sua forza. Mentre ricomincia lentamente a muoversi dentro di me, ciò che mi scalda non è più solo il piacere, ma l'urgenza del raccontarci l'uno all'altra, conversando con la pelle.
Ho sete e fame e freddo e caldo e paura, tutto insieme: un'onda che mi travolge infondendomi una strana, nuova forza, nonostante le membra intorpidite, la schiena che brucia.
Ho come la sensazione che stia accadendo qualcosa di irripetibile. Qualcosa che non è solo sesso; qualcosa che, se interrotto, potrebbe fermarsi per sempre e poi, lentamente... scomparire.
Le mie mani sono adesso saldamente intrecciate ai suoi capelli. Le nostre labbra ci danzano addosso al ritmo di gemiti e sospiri e Chang Wook mi affonda le dita nella carne. Poi, con un guizzo, mi spinge verso l'alto come se fossi una bambina destinata a planare dolcemente sulle sue spalle. In quell'istante, nel buio che ha miracolosamente preso forma e sfumatura modellandosi sul suo corpo, mi tuffo dentro ai suoi occhi. E vedo me.
*** *** ***
La sua espressione è dolce e triste e crudele. Pare un viso dipinto da un giovane Van Gogh, il suo: piccole pennellate rosso sangue a creare una tela scampata al dolore.
E vorrei cancellarlo, quel suo dolore quel suo bisogno di scontrarsi, quasi di punirsi; vorrei ripulirgli l'anima con un colpo di spugna e lasciargli tra le mani una nuova tela.
Ma, come l'artista non riesce ad abbandonare la propria sofferenza, forse anche lui non vuole cambiare.
Mentre mi guarda, in quella frazione di secondo in cui le pennellate rosse tornano ad essere il sangue di Fist, mi rendo conto di essere terrorizzata dai tanti mondi che vivono dentro di lui.
Ma, più di tutto, dall'amore.
"Amy..." Bocca contro bocca, respiro nel respiro, mormora il mio nome. Sono percorsa da una scarica elettrica, tanto che sento tutto il mio corpo reagire in contemporanea. Non ho la forza per rispondergli, così gemo prima di baciarlo di nuovo, ancora e ancora, per lasciare tutti quei mondi fuori e guadagnarmi il diritto di una chiave.
Ma quando mi circonda la schiena con le braccia, carezzandomi con le grosse mani in un gesto che pare più d'affetto che meramente sensuale, mi sento sciogliere dentro e il mio raziocinio – perfino la mia vista – cede, crolla, si disfa.
Quando gli bagno il viso di lacrime, mi spinge indietro la testa con la sua fronte e poi mi fissa negli occhi, le lunghe ciglia scure che sfarfallano nell'oscurità:
"Perché?"
Non chiederlo.
"Non so" mento.
Mi fissa, il respiro corto, il membro ancora duro e ancora dentro il mio corpo.
"Perché?", ripete.
Silenzio.
"Hai paura?" Non so se si riferisca a ciò che ho visto sul ring, alla situazione in cui ci troviamo o a qualcosa a cui non vuole dare un nome, così decido di interpretare la sua premura a modo mio:
"Sì."
"Con me... non devi..."
E' proprio a causa tua che ne ho.
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Despite Love - Nonostante l'Amore
Fanfiction(Fanfiction COMPLETA su Ji Chang Wook) Amanda è la make-up artist delle star. Quando le viene proposto di lavorare al fianco di Ji Chang Wook, in occasione delle riprese del suo recente Drama, le sembra di aver raggiunto un traguardo importantissimo...