Il giorno dopo il fantomatico bacio tra Octavia e Alicia, la situazione di astio non era ancora passata e solamente dagli sguardi si capiva che i problemi non si sarebbero risolti facilmente. Quella mattina finalmente i nove ragazzi avevano deciso di mettere in atto il piano già organizzato.
Ognuno partì dentro al veicolo assegnatoli e si diressero verso la base militare, avevano deciso di aspettare quasi un mese prima di attaccare per assicurarsi che che la maggiorparte dei vaganti se ne fosse andata cercando qualcosa con cui nutrirsi e infatti così fu, a parte alcuni zombie sparsi qua e là e i cadaveri in decomposizione non c'era nessuno fuori dalla struttura, il piano procedette esattamente come illustrato sulla piantina disegnata da Raven fino a quando non dovettero entrare nell'edificio... Alicia, Elyza, Octavia e Raven procedevano lentamente a causa della grande quantità di porte con accesso riservato, ma dopo un paio d'ore arrivarono al centro della struttura. Fino a quel momento non avevano incontrato zombie, non ce n'erano dentro l'edificio... O forse erano solo state fortunate. Si diressero verso uno dei balconi del secondo piano per confermare al resto della squadra che stavano bene, Octavia si sporse in avanti per vedere se sotto di lei ci fosse quache zombie, tanto per avvertirli, ma appena tirò su la testa il suo sguardò andò a ricadere su uno zombie, che dal piano di sopra le guardava, mentre lo fissava questo cadde, la ragazza non fece in tempo a spostarsi che il vagante la prese per un braccio trascinandola a terra di peso, entrambi caddero al suolo, uno dal terzo, uno dal secondo piano, ma la differenza è che uno è quasi immortale e l'altra... no.
L'urlo di dolore della ragazza si sentì fortissimo, lo zombie cadde a terra morto subito dopo lo sparo alla testa di Bellamy, corso in soccorso della sorella minore. Vedendo la scena Alicia urlò il nome della ragazza.
«Octavia! Io devo andare ad aiutarla!» Elyza la fulminò con lo sguardo, non sapeva che fare, se fosse andata con lei avrebbe lasciato Raven indietro, se non fosse andata avrebbe lasciato Alicia da sola... Che fare?
«Lex, prenderò le scale d'emergenza, tranquilla.» Elyza annuì non rendendosi conto che le aveva appena rifilato una bella e buona bugia. Alicia, corse verso le scale più vicine, fece lo stesso percorso, al contrario: Le scale, il lungo corridoio, la porta bloccata, il quartier generale, altre scale, un altro corridoio, la cucina...
Alicia arrivò nella cucina, vedeva finalmente l'uscita davanti a lei... Ma uno zombie le bloccò la via, come avevano fatto a non vederlo prima, forse non c'era e basta... La ragazza indietreggiò non distogliendo gli occhi dal mostro che aveva davanti, tastando il banco da lavoro che aveva dietro di se prese la prima cosa che provò un coltello, lo afferrò con tutta la forza che aveva, ma non dalla parte del manico... Dal palmo della sua mano iniziò a sgorgare sangue copiosamente, girò il coltello e lo conficcò nella testa di uno di quei mostri e come se la mano non le procurasse dolore continuò la sua avanzata, finalmente uscì, corse verso Octavia stesa a terra e dopo essersi fasciata la mano con una delle bende che aveva portato Bellamy in una valigetta per il pronto soccorso andò da Octavia.
«Octavia, apri gli occhi, guardami, ti è uscita la spalla, ok? Octavia guardami. Octavia.»
«Ti sto... Guardando, cosa... Vuoi che... Ti dica? Che... Hai degli occhi... Stupendi?» Disse sarcastica.
«Non mi sembra il momento di scherzare, adesso respira. Bellamy passami un pezzo di stoffa o qualcosa di simile.»
«Questa va bene?» Chiese passandole una maglietta.
«Perfetto, Octavia, continua a guardarmi, adesso devi tenerti questo in bocca, per evitare di morderti la lingua, ok?»
«Va bene.» La ragazza lo strinse tra i denti mentre fissava Alicia. Quest'ultima posizionò una mano sul braccio di Blake esattamente sotto la spalla e l'altra sulla scapola con il pollice che non permetteva al corpo di moversi.
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Unite da una pistola
ФанфикPuò essere di tutto... una macchia di caffè, un pacco, una festa, un amico, una tazza, una macchina, gusti simili, un disegno, emozioni, un luogo, il mare, una montagna, una spiaggia, un lago, un fiume, il molo, una collina, un muro, l'acqua, la ter...