Elyza aveva preso una delle sue moto ed era partita per qualche luogo, un luogo sconosciuto, sapeva solo che quel sogno, quel fottutissimo sogno non era del tutto surreale, sapeva che Alicia non l'avrebbe mai uccisa, ma ciò che aveva detto... Un demone, un mostro. La prima volta che era stata chiamata così da lei era stata due mesi e mezzo prima, quando ancora si odiavano, o meglio quando la mora la odiava. Lei non era mai riuscita a provare un sentimento negativo verso Alicia, era impossibile e assurdo anche solo pensare di poterla odiare.
Era passata una settimana e mezzo da quando aveva ricevuto la richiesta di Alicia di parlare in privato con lei, nessuno aveva più provato a contattarla. Aveva detto delle cose orribili... Ma meglio così.
Per passare il tempo aveva deciso di andare in uno dei tanti studi di suo padre, quello in centro città, all'ultimo piano di un enorme palazzo. Aveva incontrato qualche vagante, ma li aveva saggiamente evitati. Entrò, la porta era aperta, ma tutti i fogli erano ai loro posti, niente era stato toccato, andò verso la scrivania, sopra accanto alla penna stilografica che suo padre usava per firmare tutti i suoi documenti c'era una foto di sua madre, di Finn e di lei. Nessuna traccia di Lexa. L'ultima volta che era stata lì però ce ne era una. Iniziò a cercarla tra i cassetti del tavolo e della libreria, la trovò in una piccola cassaforte di cui, per fortuna, sapeva la combinazione. L'immagine rappresentava Lexa, lei non era mai stata una persona che andava a fare shopping con le amiche, ma se la invitavano non riusciva a rifiutare di stare con la "sua gente". In quella foto indossava uno dei suoi tanti vestiti di Halloween, lei lo chiamava il vestito di Heda. Lexa era sempre stata per lei Heda. Colei che la aiutava in tutto. L'amava per questo, perché per lei era la sua sorellina, la sua combattente, la sua Wanheda. In quella foto sorrideva, era bellissima mentre sorrideva. Elyza lasciò l'immagine e andò verso il computer. Magari era l'occasione giusta per scoprire i segreti di suo padre... Schiacciò il tasto di accensione ma non successe niente... La corrente, mancava la corrente! Lex si caricò nello zaino, il computer e il monitor, che insieme pesavano una tonnellata e uscì, ma qualcosa la bloccò, dalla parete davanti a lei spuntava un cavetto di metallo, prontamente lo prese in mano e lo seguì fino ad un piccolo foro sul muro, ci infilò un dito dentro e iniziò a staccare il cartongesso, dietro esso c'era una cassetta, una di quelle con il nastro che vanno inserite negli sterei o nelle radio e delle cartine degli stati uniti, della california, del Nevada, dell'Arizona e dell' Oregon. Prese anche quelle, senza neanche immaginare ciò che potevano contenere...
Uscì dall'edificio in tutta fretta pronta per tornare alla base e fare ricerche su ciò che aveva appena trovato dietro il muro.
Dopo due ore di viaggio tra le quali una sosta rifornimento di benzina per la moto, arrivò davanti al muro che la divideva dai suoi compagni. Saggiamente Murphy aveva costretto gli Bellamy, Jasper e Monty, di mettere una campana per avvisare coloro che erano all'interno che qualcuno era alle porte del cancello. Suono e subito con un megafono si sentì la voce di Raven.
«Chi è?» Elyza si mise davanti al cancello mise le mani in alto come in segno di resa e come risposta la mora rispose:
«Bentornata esploratrice dei miei stivali!» Il cancello si aprì e la bionda entrò con tutto il suo carico.
«Allora Lex, trovato qualche scusa interessante per scusarti con Alicia?»
«Ha richiamato?»
«No, ha detto che non se ha nessuno importa di lei non vale la pena di chiamarci per sentirselo dire.»
«Ah...»
«Che ti era preso?» La bionda alzò lo sguardo e sospirando iniziò a raccontarle il sogno che aveva fatto la notte della sua partenza.
«Capisco.»
«So di essere stata stronza, ma tutto quello che è accaduto nel mio sogno è vero...»
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Unite da una pistola
FanfictionPuò essere di tutto... una macchia di caffè, un pacco, una festa, un amico, una tazza, una macchina, gusti simili, un disegno, emozioni, un luogo, il mare, una montagna, una spiaggia, un lago, un fiume, il molo, una collina, un muro, l'acqua, la ter...