Riallacciare i rapporti: lividi. Parte 1

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-Tra quanto siamo arrivati?- Chiese Jasper attraverso la radiolina.

-Chiedilo ad Elyza, è lei ad avere il controllo sugli spostamenti.- Rispose Raven

-Elyza?-

-Jasper lo hai chiesto cinque minuti fa.-

-Infatti non manca lo stesso tempo di cinque minuti fa.-

-Manca il tempo di prima meno cinque minuti.-

-Quindi...-

-Quindici minuti.-

-Ci voleva tanto?-

-La vedi quella enorme costruzione in pietra laggiù?-

-No.-

-Siamo quasi arrivati comunque...-

-Elyza dimmi che stiamo andando in quella fortezza ti prego!-

-Benvenuti a casa Kane!- Tutti esultarono facendo baccano attraverso le radioline, la casa era enorme, delle mura la circondavano come una fortezza, Elyza iniziò ad andare più velocemente degli altri per avvertire lo zio e la nonna della loro presenza, appena arrivò davanti al cancello un uomo in camicia e jeans diede il segnale alla casa di aprire i cancelli. Tutti i veicoli militari entrarono. Scavalcate le porte iniziavano i campi, contadini coltivavano cereali, cavoli, lattuga, carote, patate, in pratica un po' di tutto. Mentre i veicoli erano ancora accesi e camminavano sollevavano la polvere della strada sterrata che conduceva alla casa e ogni tanto c'era qualcuno che imprecava per la terra che svolazzava. Il gruppo arrivò davanti ad un incrocio e lì li accolse Marcus Kane, il caro zietto di Elyza.

«Benvenuti, è un piacere avervi qui, siamo grati che siate arrivati sani e salvi a casa.»

«Ciao Marcus.»

«Ciao Elyza, sono felice di vedere che anche tu stai bene.» Disse salutandola con un paio di baci sulle guance.

«Anche io.»

«Abby dov'è?»

«È morta.»

«Finn e Jake?»

«Li ho uccisi, tutti.» Marcus vacillò sentendo quelle parole che non avevano neanche un minimo di rimpianto nel tono e poi disse:

«Mi dispiace, non ne ero al corrente...»

«Quando li ho uccisi, non erano più la mia famiglia.»

«Questa non era la vita che voleva Abby per te.»

«Nessuno avrebbe sperato in una apocalisse zombie Kane.» Scherzò la nipote.

«Hai ragione... Ma che maleducato, sarete stravolti, siete arrivati qui da Los Angeles, ci sono delle camere pronte della zona Nord della casa, seguite questa strada fino...»

«Io so dove andare, ci andavo sempre di nascosto da quella parte perché papà parcheggiava lì le sue moto.»

«Ci vediamo dopo a cena... Se volete.»

«Certo che vogliamo, cioè sarebbe un piacere Marcus, signor Marcus, signor Kane...»

«Tu devi essere Jasper giusto?»

«Sì.»

«Vieni con me, mia madre ha preparato un buonissimo piatto messicano che potrebbe piacerti molto.»

«Oh, grazie.»

«Marcus possiamo parcheggiare i veicoli lì in quello spiazzo?»

«Fate come se foste a casa vostra, non dovete chiedermi il permesso, ciò che mio e vostro.»

Unite da una pistolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora