Notte di "riposo"

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Il viaggio continuò nel totale silenzio, se non per i "bip" del monito di Monty e il rumore continuo dei motori dei due veicoli. Nessuno parlava fino a quando Elisa non avvistò una stazione di servizio con un grande parcheggio.

«Ci fermeremo qui per la notte, ormai è buio.»

«Perfetto, ho bisogno di una bella dormita, tra liti e morti... ne ho abbastanza per oggi tutte queste emozioni.» disse Murphy stiracchiandosi.

«Andiamo, Bellamy ci seguirà.»

«Ai suoi ordini...» dopo un paio di minuti la bionda parcheggio, e subito le si affiancò la moto.

«Che stiamo facendo?»

«Ci fermiamo.»

«Perché?»

«Perché siamo stanchi e abbiamo bisogno di una bella dormita.»

«Va bene, ma dove dormiamo?»

«A venti minuti da qui ci dovrebbe essere un supermarket, ho controllato prima sulla mappa. Questa è una zona molto richiesta dai campeggiatori, magari con un po' di fortuna trovo qualche sacco a pelo.»

«È un ottima notizia, ma io non ti ci mando da sola.»

«Bellamy fai il "Big Brother" con Octavia non con me, non sono lei e non ho bisogno di una babysitter che controlla ogni mio singolo movimento.»

«Alicia è d'accordo?»

«Primo: Alicia sta dormendo. Secondo: quella ragazzina dovrebbe farsi un po' di cazzi suoi.»

«Sai che potrebbe dire lo stesso di te?»

«Basta parlare, io vado, cercate di non svegliarla, non voglio avere problemi, non voglio che lei mi venga a cercare nel bel mezzo della notte.»

«Va bene.»

«State attenti.»

«In bocca al lupo.»

«Viva il lupo.»


UN ORA DOPO

«Non è ancora tornata...» Disse Bellamy sotto voce.

«Non devi preoccuparti, è Elyza, torna sempre.»

«Aono preoccupato lo stesso, non è immortale, è buio ed è pieno di morti là fuori.»

«E a quanto pare anche qua dentro.» Disse Murphy alzandosi e sparando un paio di proiettili a due vaganti che si stavano avvicinando.

«Hai ragione... Dobbiamo stare attenti.» Commentò Monty, ma subito una voce femminile attirò l'udito dei ragazzi.

«Dove sono?» Chiese.

«Ci siamo fermati.»

«Che bello! Non ne potevo più di viaggiare!.»

«Neanche noi in effetti.» Disse Bellamy cercando di far sviare l'attenzione della ragazza su qualcosa di futile come il viaggio e non sulla mancanza di Elyza.

«Abbiamo qualcosa da mangiare o digiuniamo?.»

«Lì, dentro l'officina, a destra, c'è un piccolo magazzino. C'è del cibo. Non è di ottima qualità, ma è commestibile credo...»

«Grazie Bellamy.» La ragazza andò là dove le era stato indicato e qualche minuto dopo tornò con qualche bottiglia d'acqua, delle barrette di cioccolato e del pane.

«Volete qualcosa da mangiare? Dalla faccia che avete tutti sembrano non dormiate da mesi, perché non vi riposate?»

«Stiamo bene.»

Unite da una pistolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora