- Ahi. Ahi. Ahi. Ahi. -
- Ma piantala! Come faccio a farti male?! -
- È molto semplice! Hai in mano un cavolo di batuffolo annegato di alcool che per mezz'ora non hai fatto altro che strisciare sulla stessa ferita! - ribatto - Anche io, se prendo un contagocce con dell'acido e te lo svuoto in gola, piuttosto che spargertelo sul palmo della mano, sentirai più dolore, visto che te lo concentro in un'unica zona! -
Lo sentii sospirare.
Eravamo entrambi seduti sul letto (un letto enorme, a tre piazze) e mi bendava i polsi.
Mi aveva dato un paio di pastiglie per far scendere la febbre e per calmare la tosse.
Era da due ore che ero chiusa lì dentro con lui, e già non sopportavo più la vista di quella maschera. Perché non la toglieva?
-... Devi avere un naso veramente orribile. - commentai.
Si bloccò per un'istante, per poi continuare il lavoro di bendatura.- Ci ho beccato? - gli sorrisi.
- Dimmi dove vuoi arrivare e basta. -- Perché indossi ancora quella maschera? -
- Non ti devo certo dare delle spiegazioni. -
- Beh, sono stata letteralmente portata via dalla mia vita da un branco di assassini maniaci. Qualche risposta credo me la dobbiate dare. -
- Secondo motivo? -
- Te l'ho chiesto gentilmente. Più o meno. -
- Esatto. Più o meno. Ritenta, magari sarai più fortunata. -
Lo sentii ghignare, e io sbuffai.
- Puoi toglierti la maschera, per favore? Prometto che non ti giudicherò. -
- Ah, non saprei. Io che ci guadagno? -
- La promessa che stanotte non sfonderò nessuna porta per prendere i tuoi amici e inchiodarli mani e piedi alle pareti. -
- Giusto. - lo sentii ridere.
Legò le bende attorno ai miei polsi in modo da bloccarle. Poi prese ad ad armeggiare con le cinghie che fissavano la la maschera ai lati della testa, sotto il mio sguardo trepidante.
Pareva si divertisse un mondo a farmi aspettare.
Nell'istante in cui incrociai i suoi occhi nocciola, un leggero rumore di statico ci fece girare entrambi verso la finestra.
Tim si alzò in fretta, lanciando la maschera sul cuscino.
Guardò fuori dalla finestra per un istante prima di chiudere le tende.- È ora di andare a nanna. Vai sotto le coperte. Stanotte rimango fuori. -
-... Rimani fuori? Perche? Non dormi qui? -
Si bloccò, per guardarmi sorpreso, con quei dannati occhi castani.
Un sorriso malizioso si formò sulle sue labbra.
- Volevi compagnia? Che c'è, stai già sviluppando una bella Sindrome di Stoccolma? -
A quelle parole avvampai.
- Certo che no!! - risposi, forse con troppa foga.- Allora non dovresti avere problemi, non hai motivo di lamentarti. - disse, scrollando le spalle, mentre si riagganciava la maschera.
Mi infilai sotto le coperte, ascoltando il rumore dei suoi anfibi che calpestavano il tappeto.
- Buonanotte, stellina. -
- Anche a te, testa di cazzo. - ringhiai, guadagnadomi una sua risata.
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• Proxy •
Fanfiction| Masky x Reader | -Immagina una creatura. La più raccapricciante e potente possibile. Talmente spaventosa da essere considerata simbolo di morte. Una creatura altissima, scheletrica, e capace di manipolare la volontà, di sopprimere ogni tuo pensier...