Even if I say it'll be alright
Still I hear you say you want to end your life
Now and again we try
To just stay alive
- Three Days Grace
Si risvegliò così tardi che saltò anche il pranzo, fortuna che era esonerato dalla scuola ancora per diversi giorni. Non sapeva se qualcuno l'avesse chiamato: era riuscito a prendere sonno solo in mattinata ed era stato così distratto dai suoi incubi da non aver sentito nulla.
Il suo intento, in realtà, era stato quello di addormentarsi presto. Si era sfinito apposta, in palestra, la quale tra l'altro era ben attrezzata per fare qualcosa anche senza l'aiuto delle gambe. La doccia nella sua camera, poi, era stata studiata appositamente perché lui potesse trovarsi comodo, con una sedia al suo interno e qualsiasi cosa a portata di mano, proprio come quando abitava a Phoenix. Sua madre aveva avuto diverse premure nei suoi confronti, peccato che non fosse arrivata a pensare che lasciarlo vivere in pace sarebbe stato meglio. Alec supponeva gli stesse dando ogni agio per fargli apprezzare quel posto più della sua stessa casa, ma non immaginava fosse tanto stolta da credere davvero che l'avrebbe convinto.
Louise non era crudele, e lui che più di tutti in quel periodo la odiava aveva ancora la lucidità di affermarlo. Era solo stata cresciuta con l'ideale che i soldi e il potere valessero più di ogni altra cosa nella vita, e alla luce di quella dottrina si era trasformata nel tiranno che era e si era innalzata a dare ordini a chiunque, persino a suo marito Stephen. Se poi si metteva in conto che quest'ultimo era un mezzo smidollato, il gioco era fatto: aveva avuto la strada facile. Fino a quel momento. Un giorno, Alec gliel'avrebbe fatta pagare. Ogni cosa a suo tempo, si disse.
In ogni caso, distrutto e pulito, all'una di notte – orario per lui più che accettabile – era andato a letto, ma prima di addormentarsi aveva passato così tante ore insonne che non le aveva più contate.
Ora era rintronato e comunque esausto, nonostante avesse dormito almeno cinque ore, un record per gli ultimi giorni.
Si recò in bagno per sciacquarsi la faccia e darsi una svegliata, e quando tornò sentì bussare. La porta era chiusa a chiave – aveva preso quella misura di sicurezza la sera precedente, poteva sempre servire – e lui non aveva nessuna intenzione di aprire e parlare con persone che non voleva proprio vedere, quindi restò lì impalato finché chiunque fosse non si arrese.
Dopo non fece altro che lasciar vagare gli occhi sul soffitto per un tempo indefinito, perdendosi nel bianco privo di imperfezioni che quasi lo nauseò. Iniziò a pensare alla sua adorata casa a Phoenix e davanti a lui prese forma l'immagine di Iris che si dondolava pigramente sull'altalena-ruota che tanto amava, con la malinconia sul viso per l'imminente partenza: uno degli ultimi ricordi che aveva di lei. Continuava a serbare la speranza di tornarci ma, per qualche motivo, qualcosa gli diceva che non avrebbe più vissuto nella spensieratezza nemmeno in quel caso.
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Astri nell'Abisso
General FictionLa vita cambia drasticamente per Alec Callaway dopo l'incidente che l'ha costretto su una sedia a rotelle, scioccandolo a tal punto da indurlo ad accettare la sua invalidità come una punizione. Ciò che non sa, tuttavia, è che il peggio per lui deve...