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CAPITOLO 6

Il clown si avvicina a noi, mentre indietreggiamo. La luce si spegne nuovamente e non sentiamo più nulla. Il silenzio ci fa immaginare cose, che non vorremo che accadessero. Il sorriso del clown è impresso nella mia testa e non esce facilmente.

<<Credo se ne sia andato.>> bisbiglia Eddie, ancora a terra. La porta si apre di scatto e ci fa spaventare tutti.

<<Bill, perchè siete al buio?>> la madre di Bill entra in garage e accende la luce, facendoci abituare alla fonte luminosa. Ci guardiamo attorno e notiamo che Ben è scomparso.

<<Ragazzi, Ben è scomparso.>> dico spaventata, senza farmi sentire dalla donna, che cerca qualcosa negli scaffali del garage. Non voglio far spaventare la madre di Bill, quindi dovremo fare tutto in incognito.

<<Dobbiamo trovare Pennywise.>> dice Richie, appena la madre di Bill torna in salotto.

<<Bev, devi sapere dove possiamo trovare Pennywise.>> chiedo

<<Neibolt Street.>>

<<S-state parlando di quella casa spaventosa?>> piagnucola Stan

<<Si. Dobbiamo sbrigarci, prima che faccia del male al nostro amico.>> dice serio Bill e mi sorprendo che non abbia balbettato. Ha ragione, dobbiamo sbrigarci e arrivare il prima possibile alla casa che terrorizza tutti. In effetti mette un po' di angoscia...

Ci muniamo di torce e iniziamo a camminare verso la strada, che porta alla casa. Bill è il primo ad entrare nel giardino e lo guardiamo increduli. D'istinto mi aggrappo al braccio di Richie, lui si gira e mi sorride. Richie è il ragazzo con cui ho "legato" di più, anche se ci conosciamo da poco. Entriamo dentro la casa e una nube di polvere invade le nostre narici. Tossisco per l'aria consumata e scaccio la polvere davanti alla mia faccia. Continuiamo a seguire Bill, che sale sulle scale, poste alla destra della stanza. Appena posso, mi guardo in giro e noto che la casa è in pessime condizioni: molti mobili e oggetti vari sono a terra e rotti. Sembra che ci fosse stato un terremoto. Continuiamo a salire le scale e ci troviamo lungo un corridoio, che si apre in due direzioni. Per il momento nessun rumore sospetto, apparte lo scricchiolio delle scale, molto vecchie. Questa casa mi da una certa paura, nonostante qualcosa mi dava coraggio ad entrare. Sento un rumore, provenire dalla parte destra del corridoio: <<Cos'era?>> chiedo a Richie

<<Non lo so.>> dice. Stranamente solo noi due sentiamo questo rumore e andiamo verso la porta posta alla fine del corridoio. Entriamo, con lo scricchiolio della porta, e ci guardiamo attorno, ma la stanza è vuota: ha solo una finestra con delle assi e le mura sono spoglie e con crepe molto profonde.

<<Cazzo, Bill ha la torcia.>> afferma Richie; appena ci giriamo per tornare dagli altri, la porta si chiude costringendoci a camminare per la stanza buia. Le gambe mi tremano e mi guardo attorno, per cercare qualcosa o qualcuno. Un respiro ci fa spaventare: <<Chi c'è?>> chiedo

<<R-ragazzi.>> la voce di Ben proviene dall'angolo della stanza e mi precipito da lui. Respira affannosamente e, dalla poca luce che proviene dalla finestra, riesco ad intravedere la sua maglietta sporca di sangue. Cosa gli ha fatto?

<<Tutto bene?>> chiedo preoccupata

<<Apparte qualche dolore, è tutto okay.>> sorride

<<Dobbiamo andarcene da qui! Lui potr->>

<<Posso sentire la vostra paura.>> continua la frase il clown. Ci giriamo verso la voce e due occhi gialli ci fissano intensamente. Facciamo da scudo a Ben, mentre cerca di riprendersi.

<<Cosa vuoi da noi?>> urla Richie

<<Mh. Bella domanda.>> lo prende in giro il pagliaccio, <<Mangiarvi forse?>> chiede a se stesso, per poi girarsi verso di noi, <<Preferisco i bambini, ma ho una certa fame e quindi posso fare un'eccezione.>>

<<Basta Pennywise!>> grido

<<Direi di iniziare da te Clarissa.>>

Come fa a sapere il mio nome? Ho il cuore in gola e non smette di battere. Devo smetterla di avere paura. Non devo dargli questa soddisfazione nell'avere paura di un essere così.

<<Se ti dovessi mangiare a tuo padre non importerebbe un granchè.>> ride

<<Non è vero!>> lo contraddico. Come conosce la mia situazione? Non ne ho mai parlato con nessuno e tutte le voci che sono in giro, sono false.

<<Se ci fosse tua madre, sarebbe tutto diverso no? Non dovresti nascondere il fatto di avere degli amici.>> ride più forte il clown e sento il naso pizzicarmi. Le lacrime scorrono rapide sul mio viso e niente le ferma. Come può essere così crudele?

<<Non piangere.>> mi sussurra Richie e annuisco, anche se il buio impedisce di guardarci in faccia. Sento i passi del pagliaccio, che si fanno più vicini. Quel poco coraggio, che ho nel corpo, viene sconfitto dalla paura, che si sta alimentando piano piano, solo per soddisfare quell'orribile creatura. E' quasi vicina a noi, ma la porta si apre di scatto, facendo rimbombare la voce di Beverly, nella stanza buia e vuota.

<<Non è emozionante quando il cibo si presenta con volontà propria?>> batte le mani il clown

<<Lascia stare il nostro amico.>> dice Eddie, ma con la voce che gli trema

<<Eddie, farai bene a prenderti l'inalatore se non vuoi avere un attacco d'ansia.>> lo ricorda il clown, per poi scoppiare una rumorosa risata. Nessuno si muove e continuiamo a guardarci in giro per trovare qualcosa che ci salvi.

You'll float too {Pennywise}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora