L'arena è molto grande. C'è davvero molto spazio ed avanza anche un po nonostante siamo in tanti.
-Da dove iniziamo?- chiede Erica.
-Beh ecco potremmo iniziare da...- inizia Annabeth prima di essere interrotta da un urlo misto tra rabbia e stupore. Mi riprendo dai miei pensieri e mi volto in direzione dell'urlo che è stato emesso da Erica. È completamente bagnata e...puzza. Mi abbasso di scatto come per riflesso e schivo un gavettone. Mi giro di scatto. Gli Stoll. Lancio un'occhiata a Eri e noto che ha le mani chiuse a pugno e sembra parecchio incazzata. In un secondo corre in contro agli Stoll prendendo fuoco. I gemelli scappano ma lei li insegue per tutto il campo bruciando tutto. Leo sta ridendo come un matto mentre Percy,Annie,Piper,Cal e Jason tentano di spegnere il fuoco. Anche Sof sta ridendo.
-Dobbiamo bloccarla- le dico.
-Dopo che ha ucciso gli Stoll- sice continuando a ridere.
-Ora- ribadisco. Lei sbuffa ma cede e insieme seguiamo i tre. Quando passano vicino ai bagni uno di essi esplode bagnando Erica e spagnendola.
-EHY!!!- urla gurandosi a guardarci. Io alzo le mani in segno di resa mentre la Sofia sposta lo sguardo da Eri al gabinetto appena esploso. Veniamo raggiunte anche dagli altri che ci guardano confusi.
-Sofia ha fatto esplodere un gabinetto- dico come spiegazione.
-E mi ha bagnata tutta!!!- urla Erica mettendo il broncio.
-Ti sei accorta di ciò che hai fatto?- le chiede Jason. Lei sembra pensarci su e dopo poco il suo volto si illumina di gioia e inizia a saltellare gridando -SONO UNA SECS FIGLIA DI EFESTO!!!- .
Saltella fino all'arena ma neanche lì smette un secondo di urlare. Leo è entusiasto quanto lei.
-Prima che gli Stoll ci interrompessero stavo dicendo che potremmo iniziare da...-
-Ehy pivelli- interrompe qualcuno. Solo una persona può essere tanto stronza già con un saluto.
-La Rue cazzo vuoi?- chiedo con tono scocciato voltandomi verso la ragazza.
-Non rivolgerti così a me pivella- grugna lei.
-Ma statte na cica zitta- le dice Sof altrettanto scocciata.
-Ragazze non fate così. Clarisse cosa vuoi?- ci riprende Percy. Sbuffo rumorosamente ma vengo ignorata.
-Volevo dare il benvenuto alle pivelle-
Apro la bocca per ribadire che non siamo solo noi femmine ma mi blocco notando che mio fratello non c'è.
-Bene l'hai fatto. Ora puoi portare il tuo culo flaccido lontano da qui- dice acidamente Sof.
-Cosa cazzo hai detto?!- esclama incazzata la figlia di Ares avvucinandosi a Sof con fare minaccioso.
-La verità brutta cogliona. Vattene che qui dai solo fastidio- dico incazzata. Percy cerca di calmarci a tutte con scarsi risultati. Clarisse si scaglia contro di me ma la schivo e l'attero con poche mosse. Prova a rialzarsi ma io le blocco un braccio e una gamba mentre la sua faccia è schiacciata al suolo.
-Battuta da una pivella eh La Rue?- dice Nico avvicinandosi a noi seguita da Mich.
-L'hai atterrata. Brava. Sono fiero di te- dice Mich fingendo di asciugarsi una lacrima d'orgoglio. Alzo gli occhi al cielo mentre lascio libera di muoversi Clarisse. Lei grugna e se ne va incazzata più che mai.
-Brava Marty- esclama Eri. Io le sorrido leggermente prima di guardare Annabeth. Lei si guarda bene intorno prima di ricominciare a parlare.
-Potremmo iniziare dalle spade. Farvi vedere come si combatte- dice finalmente la bionda. Noi annuiamo e Percy ci indica una mini-armeria all'angolo dell'arena. Ci avviamo e ognuno di noi prende una spada apparte Mich che ne prende due. Sto per prenderne una in ferro quando sento una voce.
L'anello...
Mi guardo intorno per capire chi ha parlato ma noto che mi hanno lasciata sola.
L'anello....
Mi guardo istintivamente l'anello con base in oro bianco e un teschio che porto al dito. Era di mia madre. Non ho ricordi di lei. Ero molto piccola l'ultima volta che l'ho vista. Quando mi hanno trovata l'anello stava con me e appena sono diventata abbastanza grande da indossarlo l'ho fatto subito.
L'anello...
In un secondo tutto cambia.Sono in una stanza. Sembrerebbe quella di una bambina molto piccola. Le pareti sono tutte bianche con dei fiorellini ogni tanto. Al centro della stanza c'è una culla nera. Mi avvicino. Dentro c'è una bambina che dorme tranquilla. Provo ad accarezzarla ma la mia mano le passa attraverso. Nella stanza entra una donna che mi assomiglia molto. Si avvicina alla culla e fissa la bambina dormire.
-Mio piccolo tesoro... Mi dispiace che non potrò vederti crescere ma... Tra poco saranno qui. Io devo lottare per me...per te... Spero che non mi odierai ma devo lasciarti ad un'altra famiglia... Non voglio che ti facciano del male...- dice con la voce colma di tristezza. Si sfila dal dito un anello...il mio anello...
Non ha solo quello. Ne ha altri e due identici.
-Hai solo un anno e mezzo e devi già scappare per sopravvivere...tu e le tue sorelle...sono certa che un giorno vi rivedrete tutte e tre...- dice posando l'anello sulla bambina.
-Addio Martina...ti voglio bene...- dice prima di uscire. Martina...la bambina...sono io... Seguo la donna....mia madre fuori dalla stanza. Si sta dirigendo in un'altra ma qualcuno sfonda il muro. Un...un angelo...o almeno ha le ali da angelo...
Mia madre porta una mano su un anello e da li tira fuori una spada. L'anello è come...un fodero... Iniziano a lottare e poi...tutto buio...Apro gli occhi e mi guardo intorno. Sono nella mini-armeria. Guardo d'istinto l'anello. Non ci sto capendo nulla. Da chi mi...ci stava proteggendo mia madre? E soprattutto... Io ho delle sorelle??