Capitolo 15

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Mentre camminiamo però accade qualcosa di insolito. A ogni nostro passa si sente un leggero 'crack' e dopo che ognuno di noi ha attraversato quel punto, esso si sgretola.
-Mi sa che dovremo trovare un modo alternativo per tornare...- ci fa notare Id.
-Già...- annuisce Valeria. È la più piccola tra noi ma non sembra. Proseguiamo in silenzio. È come se al minimo rumore tutto possa svanire, disintegrarsi. In torno a noi non c'è nulla apparte muri. È un lungo corridoio dritto. Sulle pareti ci sono delle incisioni che non comprendo. Non sono in qualche lingua demoniaca né in greco antico. Non so neanche se significhino qualcosa.

-LASCIACI PRIMA CHE TI DISINTEGRO!!!!- sentiamo urlare. È una voce maschile. Non di un adulto, sembra più un ragazzino.
-Avete sentito anche voi?- chiede Sofia.
-Sì. Sembrava provenisse da...- risponde Astra guardandosi intorno per poi avvicinarsi ad una parete -...da qui- finisce picchiettando con un dito. 
-Faccio io- dice Erica facendo cenno a Astra di spostarsi. Lei esegue l'ordine mentre Erica crea una palla di fuoco che lancia contro il muro forandolo.
-Brava. Così attirerai qualunque creatura stia qui- dice sarcasticamente Mich.
-Uff. Non ti va mai bene niente- si lamenta Frida.
-Ma sta zitta civuzza-
-Cosa?/Zitto tu- dicono in coro Rebby e Frida.
-Sono figlia di una Posena. Quindi sia una civetta che una merluzza- spiega velocemente Frida.
-Quindi io... Sono una merluzza?- chiede confusa la figlia di Posy e Nyx.
-Sì- rispondo io iniziando a passare dall'altra parte del foro -Venite o no?-
-Sì/No- dicono tutti eccetto Mich.
-Muoviti e vieni-
-No-
-Ho i biscotti-
In un nanosecondo mi ritrovo Mich di fronte che aspetta i biscotti. Sbuffo ed esco dal mio zainetto una scatola in cui ho messo i biscotti. Lui la prende e li mangia tutti subito. Mi ridà la scatola e fa per tornare dall'altra parte ma lo prendo per un orecchio e mi avvio portandolo con me.
-Ahia-

-LASCIAMI CAZZO!!!- urla un ragazzino. Noi ci appoggiamo al muro e spiamo la scena. Un demone sta legando due ragazzini. Uno è imbavagliato e l'altro, il più piccolo, sta urlando e minacciando il demone. Guardo Lore che mi passa una freccia. Prendo l'arco e miro. Il punto debole è tra le ali.
-Sta zitto moccioso. Non servirà a niente urlare- dice il demone -Qui non c'è nessuno che possa sen...-
Non riesce a finire di parlare che la freccia lo colpisce esattamente tra le ali. Lui cade a terra, senza vita.
-Ma che cazz...-
-Muto- dice subito Idrial mentre taglia le corde con un pugnale.
-Chi siete e che ci fate qui?- chiede Frida puntando contro i due la spada.
-Io sono Fabio figlio di Plutone e pretore del campo- dice il maggiore appena gli viene levato il fazzoletto dalla bocca.
-Io sono Mattia figlio di Ade e discendente di Apollo e Giove-
-Mi puzzano- dice Mich e io gli do una gomitata nelle costole.
-Ahia!- dice massaggiandosi il punto in cui l'ho colpito.
-Perché siete qui?- chiede Astra avvicinandosi.
-Stavo portando lui da Chirone. Non riusciamo a capire a quale dei due campi appartenga- spiega Fabio. Annuiamo e ci presentiamo. Poco dopo la terra trema. Ma in modo innaturale. Il terremoto è causato da altro. Poi si blocca di colpo. Non è decisamente un normale terremoto.

-Undici corridoi?? Seriamente?- mi lamento appena vediamo che la via si divide in undici parti diverse.
-Siamo ventidue. Due a via- nota Astra. Giusto.
-Quindi ci tocca dividerci- borbotto. Tutti annuiscono. E poi ognuno va in una via accompagnato da qualcun altro. Mich va nella prima con Mattia, Ila e Astra nella seconda, Saraa e Giulia nella terza, Fabio e Frida nella quarta, Carol e Lore nella quinta, Id e Val nella sesta, Erica e Lily nella settima, Sara e Sofia nell'ottava, Silvia e Rebecca nella nona, Serena e Gaia nella decima e io e Sofy ci dirigiamo nell'ultima. Non c'è luce nel corridoio quindi creo una fiammella sul dito per illuminare.

-Questa cosa non finirà per niente bene- dice Sofy.
-Tu dici?- chiedo sarcasticamente. Continuiamo a camminare ma la mia mente è altrove.
-Secondo te cos'era quella scossa di prima?- chiedo.
-Un terremoto?-
-Sì. Ma intendo, cos'è che l'ha causato? Le cause non erano naturali. L'ho avvertito durante la scossa. C'è qualcos'altro dietro. O...-
-...o qualcun altro- conclude lei.
-Esatto. Che sia un potere demoniaco?-
-Non lo so Angioletto. Potrebbe-
-Beh, se lo è spiegherebbe perché ho avvertito la causa insolita-
Lei annuisce imperteccettabilmente. Il discorso cade ma la mia mente resta sul terremoto. Non era una casualità che sia avvenuto proprio in quel momento. Ne sono certa.

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