La ragazza era slanciata, aveva dei capelli lisci e piatti come le liane, e degli occhi marroni che lo scrutavano severamente, quasi volessero criticarlo. Aveva la pelle di una sfumatura leggermente più chiara di quella di Lance, e avevano alcuni tratti del viso in comune, ma non ci diede molto peso. Anche lui assomigliava ad alcuni membri della sua tribù.
"La... tua ragazza?"
"Sì." Lance annuì fiero, e la strinse a sé.
"Perché ne sei così sconvolto, Keith? Ti interessa qualcosa, per caso? Risvegliati, ora."
"Oh... sono felice per voi. Da quanto state insieme?"
Lance ci aveva già pensato.
"Più o meno da quando ho conosciuto te. Sai, ho parlato di te con lei e non le dà fastidio che frequenti il figlio del vicecapo della nostra tribù nemica. L'ho conosciuta quando era solo una bambina, ed è sempre stata molo comprensiva con me..."
Le parole di Lance si perdevano nel vento, che aveva appena iniziato a soffiare.
"Forse è perché gli piacciono le ragazze? Hah, ma dai, avevi sul serio creduto di avere una possibilità con lui? Non si limiterebbe di certo ad un rifiuto come te."
Più Lance andava avanti, più avrebbe voluto smettere. Sentiva che ogni secondo che passava cresceva la tensione tra i due, sentiva che stava letteralmente tagliando il loro legame con parole affilate, e non voleva, perché lui ci teneva a Keith, e poi con quel venticello che gli smuoveva i capelli color carbone gli faceva un'aria così persa, tanto che avrebbe voluto solo abbracciarlo per tutto il resto della sua vita.
Finalmente smise di raccontare tutte quelle bugie, una più grande dell'altra. Non avrebbe mai dovuto voluto farlo."Ora, se ti sta bene, noi avremmo da fare."
"Certo, andate."
"A domani, Keith."
"Potresti non rispondere, scappare, ucciderlo davanti agli occhi della fidanzata. No, sono solo segni di debolezza. Non lasciar trapelare nulla. Non ti merita."
"Ciao, Lance."
"Non mi avevi detto che era dell'altra tribù, né tanto meno che saremmo andati al fiume!" Lo aggredì subito Myra, appena furono ad una distanza tale da non essere sentiti da Keith.
"Ormai è andata. Sei stata brava." Disse Lance senza entusiasmo.
"Non ti avvicinare più a quel ragazzo, non sai quanto potrebbe essere pericoloso! Mai fidarsi dell'altra tribù!"
Lance la sentiva passivamente. Ormai era tutto perduto. Se Keith non l'avesse mai più considerato nemmeno come un amico...
Dopo un po', Myra smise di parlare a vanvera, rendendosi conto che Lance non la stava più ascoltando.
"Lance, mi senti? Tutto bene?"
Lui si limitò a sospirare.
Myra lo osservò attentamente, e non ci mise molto a fare due più due.
"Ti piace, vero?"
"Chi?"
"Quel ragazzo. Keith, o qualcosa del genere. E ora ti senti in colpa per aver fatto questa cazzata."
Lance si morse il labbro. Aveva voglia di piangere, ma la mise a tacere.
"Io non... non capisco."
"Lance, ascolta, se hai paura del fatto che ti piacciono le persone del tuo stesso sesso, non..."
"No, non è quello. È che proprio non capisco come. Ci odiamo così tanto..."
"Ma sei cieco o cosa? Ti rendi conto che l'hai distrutto? Ci sarà rimasto malissimo, perché, genio, lui ci tiene a te!"
"Devo..." Si giustificò Lance, e corse via, verso il fiume.
"Ti aspetto." Sussurrò Myra.
Quando Lance arrivò alla sponda, Keith non c'era più. Provò a chiamarlo, ma non rispondeva.
Se n'era andato.
Ora lo odiava sicuramente.
Che problemi infantili. Queste situazioni si creavano da bambini, quando anche l'amore era un gioco.
Ormai non si scherzava più.Tornò da Myra con il morale sotto i piedi, storcendo un labbro.
"Che ha detto?" Chiese Myra, preoccupata.
"Non c'era."
"Ah, mi dispiace. Posso fare qualcosa?"
Lance fece spallucce.
"Inizia a tornare a casa, io aspetto qui."
"Va bene, ma non fare tardi." Si congedò Myra.
Lance camminò per molto tempo nella natura morta, in fase di ricrescita, dopo quel maledetto incendio.
Era sicuro di quello che aveva fatto?
Tutto questo per quella... sorpresa. Non avrebbe mai immaginato che ci sarebbe rimasto così anche lui. In realtà, non avrebbe dovuto: più Keith rimaneva male, meglio era. Ma a quanto pare, se stava male Keith, stava male anche lui. Aveva avuto rapporti con quasi tutte le ragazze del villaggio, o almeno ci aveva provato. Le aveva baciate, anche con la lingua, ma quello che aveva provato era... diverso, rispetto a questo. Si illudeva di poter amare, quando in realtà non aveva idea di cosa fosse l'amore.
Doveva solo ammetterlo, nessuno era stato in grado di fargli provare quello che gli faceva provare Keith. La cosa che più lo faceva rimanere perplesso era che lui non l'aveva deciso. Una volta aveva sentito che si amava attraverso il cuore, e lui, da quello che sapeva, il cuore era una parte del corpo. Perché non poteva controllarla?Camminando, si rese conto che il Sole stava tramontando.
Oh. Era nei guai fino al collo.
Non avrebbe fatto in tempo a tornare indietro, e non poteva muoversi di notte. C'era il rischio di attirare predatori pericolosi.
Guardò l'albero davanti a sé e sbuffò. Si sarebbe accampato su quel maledetto coso, a forza.
Non sembrava, ma le corteccie erano davvero, davvero scomode.La sua ragazza...
Keith non riusciva a capire se gli facesse più male il fatto che gli interessasse qualcun altro, oppure il fatto che gli interessassero le femmine. D'altro lato, se avesse presentato a suo padre un maschio, e per giunta dell'altra tribù, sarebbe stato bandito a vita immediatamente.
Forse era meglio che lui prendesse le distanze. Non doveva stare con Lance. Non avrebbe mai dovuto incontrarlo. Non avrebbe mai dovuto affezionarsi. Non riusciva a crederci: aveva fatto per la seconda volta quell'errore. Aveva giurato a sé stesso che non avrebbe mai, mai più legato con una persona, perché ogni volta che lo faceva, lei se ne sarebbe andata, l'avrebbe lasciato con un vuoto da colmare. Senza dire esattamente con cosa colmarlo.
Odiava non avere il controllo di una situazione. Questa gli era sfuggita troppo di mano, ed ecco il danno. Sperava che almeno questa volta avesse imparato la lezione.Basta, aveva deciso. Da ora in poi, non gli sarebbe più importato di Lance.
Persone, stavo pensando, volete i capitoli più lunghi? Ormai ho scritto fino al 7/8, forse 9 quando questo sarà pubblicato quindi credo siano più o meno di questa lunghezza, ma se volete li faccio più lunghi.
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Survivor || Klance AU
FanfictionA Keith piace vivere immerso nella natura. Nel complesso, è tranquilla. Tuttavia, l'uomo può trasformarla in un mostro. È proprio per questo che non si può violare il confine dell'altra tribù. Traduzione in spagnolo: @MookesBooty_