Chapter 11

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"Puoi spiegarmi, ti prego, perché stiamo continuando a camminare se abbiamo raggiunto la meta?" Pregò il corvino.

"È una sorpresa." Rispose Lance.

Keith voleva provare irritazione, ma proprio non ci riusciva.

"E quanto è lontana?"

"Manca poco. Lo giuro."

Lance era così carino. Keith riusciva a percepire il sorrisone che si celava dietro le sue parole nonostante gli occhi bendati.

"Farai meglio a muoverti, dato che ti sto dando fiducia incondizionata."
Sentì il terreno sotto i propri piedi cambiare. Era più... soffice.

"Cos' è questa cosa?" Chiese Keith.

"È lei! Ci siamo quasi!" Lance era agitatissimo.

Keith iniziò ad affondare. Faticava ad andare avanti.

"Mi stai portanto dentro le sabbie mobili?"

"Ma che di-..." Si ammutolì.

"L-Lance?" Una leggera fitta di panico percorse Keith.
Sentì gli occhi liberi dalla benda.
Stava per dire qualcosa del genere: "era ora" o "dove siamo?", poi comprese il motivo per cui Lance era in silenzio.
Davanti a loro si estendeva una cosa enorme, la più grande che Keith avesse visto. Sembrava che il colore azzurro fosse stato messo in un secchio e versato lì in mezzo. Riusciva a riconoscere il rumore dell'acqua, che si andava a schiantare contro quella cosa soffice - e che ti rimaneva incastrata nelle dita dei piedi - senza motivo.

"Cosa... cos' è?" Chiese.

"È bellissimo, vero? Mamma mi ha detto che ci era stata una volta con papà, ma non immaginavo fosse così." Disse Lance.

"È tantissima acqua..." Osservò Keith

"Sì, ma c'è il sale dentro. Non berla, è amara." Puntualizzò Lance. "Lo chiamano il mare." Disse dopo un attimo di silenzio.

Keith e Lance rimasero a contemplare quello spettacolo che pareva estendersi infinito davanti ai loro occhi. Il ragazzo più basso si avvicinò a Lance e gli prese la mano, poi gli appoggiò la guancia sulla spalla. Sentiva il cuore smosso da un sentimento così profondo che stentava a crederci: come riusciva una persona a farlo sentire così bene semplicemente esistendo? In quel momento capì che avrebbe passato tutta la sua vita insieme a Lance, che non l'avrebbe mai lasciato, anche a costo della vita.

"Lance?"

"Sì?"

"Ti amo tantissimo."

"Anche io, Keith." Lance lo baciò.
Keith non perse tempo e si spinse contro di lui per appassionare il bacio. Lance inarcò la schiena in un modo adorabile e mise le mani sui fianchi di Keith. Quest'ultimo passò le dita lungo la sua colonna, accarezzando vertebra per vertebra. Si abbracciarono stretti e godettero quel momento fino all'ultimo.
Lance si staccò e trascinò Keith lungo la riva. Qui quella cosa strana era diventata appiccicosa. L'acqua si ritirava avanti e indietro.

"Cos'è questa?" Keith si chinò a prenderne un mucchio, che si attaccò alle mani.

"Penso sia la sabbia." Lance fece qualche passo nell'acqua. Keith lo seguì. Mentre camminavano, quest'ultimo toccò una cosa... viscida. Saltellò su un piede urlando.

"Che schifo che schifo che schifo! Cos'è questa cosa!?"

Lance sorresse Keith, che stava perdendo l'equilibrio. Aveva una cosa verde sul piede.

"Non ne ho idea."

"Lance ti prego salvami mi sta uccidendo aiutami per favore" Piangucolò Keith.

Survivor || Klance AU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora