Kotaro Bokuto x Reader |Study|

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T/n era una nuova studentessa , trasferitosi da poco in giappone con grandi sogni e ambizioni.
Stava facendo un corso avanzato di biologia a scuola , ed era ritenuta la miglior studentessa dell'istituto.
Ottimi voti , tutte A , dava anche ripetizioni.
Oltre ad essere molto carina ed educata, T/n era anche una studentessa modello.
T/n era la ragazza dei sogni, ed ogni ragazzo sia fidanzato, sia single , ogni volta che la vedeva ,veniva riscosso da un momento di trance per aver in testa il solito commento : mamma mia , che carina!
T/n non praticava nessuno sport , ma aveva una passione innata per la biologia.
Amava studiare ogni essere vivente di questo pianeta , per ciò ogni domenica e sabato , si recava al parco per studiare gli animali o piante.
Era un caldo giorno di giugno , ed T/n era finalmente riuscita a trovare un giorno per andare al parco.
Prese il suo taccuino e andò al parco.
Sfortunatamente per lei quel giorno , il parco era pieno di ragazzi che giocavano a pallavolo e che facevano chiasso.
Dannazione non si poteva stare in pace nemmeno un minuto?
T/n decise così di andare avanti finché non trovò ciò che cercava.
Giù per un piccolo ruscello la staccionata di sicurezza si interrompeva .
T/n scese giù per di là fece un piccolo salto e si ritrovò dall'altra parte del ruscello .
Salì e scavalcò la staccionata e si ritrovò nel suo angolo di paradiso.
Là iniziava il bosco.
Intanto T/n non si era accorta che dietro di lei 2 ragazzi la stavano seguendo.
<Oya,Oya se ti piace perché non attacchi bottone con lei?>
Disse il primo ragazzo.
Era alto e aveva dei ciuffi strani , aveva i capelli neri ed era un giocatore di pallavolo.
L'altro aveva i capelli grigi e dei ciuffi neri, che lo facevano sembrare un gufo.
Anche lui giocava a pallavolo ed era molto alto.
Quando T/n vide con la coda dell'occhio i due seguirla iniziò a camminare più velocemente e si arrampicò su un'albero abbastanza alto in modo da controllarli.
<Oya , Oya ,Oya ,l'abbiamo persa di vista.Adesso oltre ad essere carina ed agile, si è anche accorta di noi>
<KUROO!Cavolo provaci con tutte , ma non con lei , capito?>
Dopo due ore i due stavano ancora cercando T/n , che era arrampicata sul suo albero.
Stava studiando una cavalletta e stava segnando sul suo taccuino tutti i particolari di quell'animale.
Intanto il sole era diventato meno fastidioso, erano già le sei e stava pian piano calando.
Quando T/n se ne accorse , scese giù dall'albero di corsa.
Sua madre e suo padre, nessuno in generale sapeva delle sue passeggiate e arrampicate nel parco.
T/n sperava che non lo venissero mai a scoprire; se no avrebbero detto le solite cose come: ma sei una ragazza , non un ragazzo!Io non ti ho educata per scavalcare fossi!, ecc....
Saltò giù dall'albero , attirando l'attenzione dei due.
<Oya, Oya , ciao.Io son->
Non finì la frase che la ragazza aveva già scavalcato il fosso ed era dall'altra parte del parco.
<KUROO!CAVOLO È VELOCISSIMA!DOBBIAMO SCOPRIRE DOVE ABITA, VIENI!>
<Bokuto , sei un caso perso!>
L'amico del "gufo" sbattee una mano sulla sua fronte.
Come poteva essere amico di quello là?
Nemmeno lui lo sapeva.
Dopo un po' i due amici si arresero, dovevano ormai andarsene da là.
Le squadre li chiamavano, i coach arrabbiati per la loro assenza gli avevano già dato delle punizioni.
<Va al diavolo Bokuto.Adesso dovrò fare 100 giri di campo.>
L'amico lo guardò male.
Aspettandosi delle scuse o un Bokuto imbarazzato aspettò , finché non guardò l'amico in faccia.
Aveva un sorriso ebete stampato nel volto.
Perché stava sorridendo?
<MA SEI SCEMO?COSA RIDI , GIURO CHE TI AMM->
<Indovina cosa?Correndo ha perso il suo taccuino.>
Kuroo trascinò Bokuto verso il pullman della scuola di quest'ultimo e se ne andò , arrabbiato.
<TENETEVELO VOI.È DA STAMANI CHE CORRE DIETRO A UNA RAGAZZ->
<CHIUDI LA BOCCA , GATTACCIO!>
<woh~Bokuto, quindi ti piace qualcuno?>Disse Akaashi facendo ridere tutta la squadra.
<No!Cioè si, volevo dire nosino.> iniziò a balbettare il ragazzo.
Intanto T/n era tornata a casa , per un pelo era riuscita ad arrivare in tempo.
Però appena si accorse del taccuino mancante , uscì di casa , sbattendo la porta.
La madre si affacciò dalla finestra e chiese alla figlia dove stesse andando.
Ricevette una risposta poco udibile , ma abbastanza chiara da sapere dove e cosa stesse facendo e andando la figlia.
T/n corse al parco e passò nella stessa zona dove era sicura di averlo perso.
Il pullman della Fukurodani stava per partire.
Il ragazzo gufo, stava supplicando il Buon Dio che qualcosa andasse storto , come un guasto al motore o cose simili , senza avere apparentemente risultati.
In realtà non sapeva che quello che sarebbe successo , sarebbe andato oltre alle sue aspettative.
Si ritrovò a scendere dal pullman con il taccuino della ragazza fra le mani .
Nello stesso momento si sentì mancare quando vide la ragazza di prima parlare con il coach.
<Mi scusi , ha per caso visto un taccuino nero con delle scritte bianche?>
<No , mi dispiace.>
<Intendi questo?> Disse Bokuto agitato.
<Oh si , è questo.Grazie mille.>
Bokuto passò il taccuino alla ragazza.
<Adesso dobbiamo andare , salì sul pullman Bokuto.>
<Grazie mille ancora.>
La ragazza salutò e se ne andò ; ignara del fatto che Bokuto e tutto il resto della squadra l'avesse adocchiata .
<Hai adocchiato una ragazza carina, Bokuto.>
Disse Akaashi.
Dio solo sapeva quanto Kotaro avrebbe voluto correrle dietro.
<Lo, so.Spero di riverderla.>
3 mesi dopo quell'evento , la ragazza ripensava ancora all'incontro con il ragazzo.
L'aveva ammaliata con i suoi occhi giallastri e marroncini e le sue strane somiglianze con quelle del gufo.
Si ricordò poi di dover finire di spostare gli scatoloni e le sue cose.
Si sarebbe presto trasferita alla Fukurodani , per motivi di lavoro dei suoi genitori.
Il giorno che entrò in classe le parve di avere le allucinazioni.
C'era l'amato ragazzo gufo nella sua classe , non poteva crederci.
Quando il ragazzo si accorse della sua presenza quasi cadde dalla sedia.
Parte della storia che non so verificare con certezza, fate finta che Bokuto sia in classe con Akaashi.Non so se siano in classe insieme , perché non sono ancora arrivata a leggere della Fukurodani.
<A-Akaashi?> Disse Bokuto con voce tremante e guance color porpora.
<Che vuoi?> Gli disse l'amico rivolgendogli un minimo di attenzione.
Kotaro rispose con un.cenno del capo verso la cattedra dove c'era la ragazza che stava in piedi accanto al professore.
Il professore la fece sedere accanto Akaashi e Bokuto.
Il ragazzo per poco sveniva , mentre l'amico non rivolse nemmeno un'occhiata alla ragazza accanto a lui.
Lei non spiaccicò parola per tutta la lezione , continuò a prendere appunti mentre il ragazzo gufo la guardava con occhi sognanti.
Finite le lezioni , T/n andò alle macchinette a prendere qualcosa da bere.
Che strana coincidenza , anche il ragazzo dai capelli grigi e neri era là.
T/n ritirò il suo yogurt e i suoi soldi ma venne fermata dal ragazzo.
<Ehehm ...scusa?Tu sei nuova,? Io mi chiamo Bokuto Kotaro->
<Sei il ragazzo che mi ha reso il taccuino?>
<Pensavo te lo fossi scordata..Comunque si>
<Mi piacerebbe studiarti.>Disse lei
Il ragazzo la guardò pendendo un po' la testa di lato.
Cosa intendeva?
<Mi piacerebbe vedere come gioca la squadra e come ti muovi tu , essendone capitano.>
<Come fai a sapere tutte queste cose?>
<Il giorno che ci siamo incontrati avevi la divisa della tua squadra e poi alcuni ragazzi giocavano con il pallone , dentro il pullman.>
Rispose lei fredda; con un tono che poteva sembrare quello di Akaashi.
<Quindi vorresti diventare la nostra manager?>
Chiese speranzoso lui.
<Si, se così mi potrò definire.> rispose lei.
Finita la frase il ragazzo le scrisse gli orari degli allenamenti e il suo numero di telefono.
<Grazie Bokuto.> Disse lei , rivongendigli un caldo sorriso.
Il cuore del ragazzo perse un battito , ma subito dopo riprese a battere mille volte più veloce , facendo così ritrovare il ragazzo con le guance porpora.
Lo stesso giorno , T/n andò a vedere gli allenamenti e firmò tutte le carte che servivano per diventare la manager del club di pallavolo.
Finito l'allenamento T/n e Bokuto tornarono a casa insieme.
Una volta a casa T/n accese il suo telefono e si ritrovò 2 messaggi da leggere da "sconosciuto"
Ciao T/n, sono Bokuto.Questo è il mio numero .
Ti va se uno di questi giorni uscimo insieme?
T/n perse un battito.
Ma quasi ebbe un'attacco cardiaco quando notò cosa aveva per sbaglio mandato al ragazzo.
Mi piaci.
Cosa aveva fatto?
Aveva rovinato la sua unica amicizia e probabilmente tutta la sua vita.
Quando Kotaro lesse il messaggio , si alzò di scatto dal divano ed uscì di corsa da casa sua.
Corse fino a casa di T/n e suonò il campanello.
"Chi è?"
La voce della ragazza che amaca risuonò come una dolce melodia fino alle orecchie del gufo , che rispose con prontezza:
"Il tuo Cavaliere , T/n"
T/n diventò porpora ed uscì di casa , tanto i suoi non c'erano e quindi poteva uscire liberamente.
"Oh B-Bokuto, s-scusa per q-quello c-che ho s,scritto, s-sscordatelo->
Disse balbettante e rossa la ragazza.
<Non voglio scordare.>Rispose lui.
<Ti amo , T/n.>
I due che si trovavano uno a pochi centimetri di distanza con l'altro diventarono porpora.
Alla fine Kotaro annullò le distanze in un bacio dolce e passionale.
<Da quanto ?> Chiese lei con un piccolo ghigno stampato in faccia.
<Da quella volta nel bosco> Rispose lui.






Buon anno nuovo.
Buon compleanno Asahi , ne approfitto per fare gli auguri anche a Daichi anche se il suo compleanno era ieri.

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