Capitolo 2

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...vedo Chris.
Ha in mano una rosa, una rosa rossa.
Sa che le amo.
Si avvicina a me, e mi da un bacio a fior di labbra.
"Ciao Ge" mi dice guardandomi dritto negli occhi e sorridendo.
Gli salto addosso e lo abbraccio forte, mi è mancato cosí tanto.
G: "mi sei mancato" gli sussurro nell'orecchio.
C: "anche tu" mi risponde sottovoce.
Dopo qualche secondo ci sciogliamo dall'abbraccio, lo guardo negli occhi azzurri, limpidi come l'acqua.
Scosto di poco lo sguardo e dietro di lui, vedo la limousine.
Rimango a bocca aperta.
C: "bella, eh?"
G: "stai scherzando, spero..."
Mi guarda un po' perplesso.
G: "È fantastica!"
C: "sono contento che ti piaccia, è una serata importante"
Mi prende per mano e mi porta fino alla fine del vialetto.
Giunti davanti alla macchina, mi apre la portiera e mi fa salire per prima.
Lui mi segue e con un cenno dice all'autista di partire.

18:50
Siamo finalmente arrivati al ristorante, dopo un viaggio silenziosamente imbarazzante.
Non riuscivo piú a stare in quell'auto, avevo le guance che mi andavano a fuoco.
Avrei tranquillamente potuto friggere un uovo...
C'era un caldo asfissiante e non volevo muovere neanche un dito, da quanto ero a disagio!
Non potevo aprire il finestrino...
Non sono mai stata cosí imbarazzata con lui, é molto strano.
Il ristorante si chiama "casa Silvia", ed è molto carino.
Elegante, direi; sui toni del bianco e del nero.
Le luci diffuse del locale creano un'atmosfera molto intima e romantica, lo adoro!
Le sedie sono in pelle bianca, ci sono lanterne accese su ogni tavolo ed aforismi scritti a mano sul muro.
Io e Christian ci sediamo in un tavolo appartato, nascosto dagli occhi indiscreti che osservano una giovane coppia a cena, curiosi di saperne di piú.
Vedete, io e Chris siamo sempre stati molto timidi, non ci baciamo mai in pubblico. Nemmeno se ci sono solo amici.
Per me, il bacio è il gesto piú tenero che due ragazzi si possano scambiare e non me la sento di condividere questo momento con qualcuno che non sia Christian.

19:10
Dopo aver consultato a lungo il menú ho deciso di ordinare una semplice pizza margherita. Questa sera non ho voglia di primi o secondi...una pizza andrà più che bene!
Anche Christian ha ordinato una margherita, e credo che voglia dirmi qualcosa; lo vedo pensieroso...
C: "Gemma?"
G: "dimmi..."
C: "mi hanno offerto un lavoro"
G: "davvero? è meraviglioso! perché quel tono?"
C: "mi devo trasferire"
G: "cosa? E dove scusa? Non sarai molto lontano da qui, vero?"
C: "New York"
G: "non ci posso credere. E tu, hai accettato?"
C: "sí, è un bell'impiego e pagano bene, mi dispiace tanto."
G: "no, hai fatto bene. È la tua occasione, è quello che hai sempre sognato. Andare a vivere a New York, ma ci pensi?"
Si vedeva che era desolato, non sapevo cosa dirgli...

20:08
Abbiamo finito di mangiare già da un po', ma abbiamo chiacchierato a lungo del piú e del meno.
Siamo saliti in macchina e ci siamo fatti portare in un parco.
Ora siamo seduti su una fredda panchina di ferro.
G: "quando pensi di partire?"
Gli chiedo con un tono piuttosto amaro.
C: "domani mattina"
G: "domani mattina? E me lo dici solo ora? Devi proprio?"
C: "il capo mi vuole in ufficio il prima possibile..."
G: "Ho saputo nello stesso momento che andrai ad abitare lontanissimo e che partirai praticamente subito, perfetto. Si, era proprio quello che speravo tu mi dicessi, ottimo."
C: "sei incazzata?"
Di scatto mi alzo e mi metto davanti a lui con le braccia incrociate.
G: "no."
Dico facendo il muso.
C: "okay sí, sei arrabbiata."
G: "ti ho già detto di no."
Christian si alza in piedi e si avvicina a me.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia dolcemente la fronte.
Lo abbraccio e appoggio la mia guancia sul suo petto, le sue braccia mi circondano ed io sprofondo, avvolta dal suo dolce profumo...

[il tipo nella foto è Christian]

|Occhi di gatto| Cameron DallasWhere stories live. Discover now