6:30 in punto
Suona la sveglia.
Odio.
Odio.
Odio.
Non parlatemi, non toccatemi, non guardatemi.
Sono Satana.
Mi alzo senza troppa voglia di alzarmi, mi vesto senza troppa voglia di vestirmi, mi lavo senza troppa voglia di lavarmi, vivo senza troppa voglia di vivere.
Faccio colazione con una bella tazza di cereali e un bicchiere di succo all'ACE.
Mi trucco, mi pettino, telefono in tasta e zaino in spalle.
Mi incammino verso la scuola.7:40
Sono davanti a scuola, con il mio gruppo di amici.
Chiacchieriamo, spettegoliamo, ci raccontiamo le news e niente di più.
Ci scambiamo degli affettuosi abbracci, di chi si è mancato tanto, anche se si è visto da poco.
Sono sempre i soliti.
Al suono della campanella ci guardiamo con disgusto e ribrezzo, respiriamo profondamente e andiamo in classe.8:06
Ecco che entra la prof di francese.
Non la sopporto quella.
Mi guarda sempre male.
Prof: "ho un'annuncio da fare"
Dice con aria solenne e piuttosto seria.
Prof: "la signorina Gemma, dovrà spostarsi nella classe 4^ Q, per motivi di numero.
Può prendere le sue cose e trasferirsi già da ora. Le materie sono le stesse. L'unica cosa che cambierà sono i compagni di classe e l'armadietto. Chieda al bidello quale le è stato assegnato."
G: "cosa? perché proprio io?"
Prof: "non saprei darle spiegazioni, ordini del preside. Se ha qualcosa da reclamare può andare a parlare direttamente con lui in presidenza"
Dice con un sorriso poco simpatico.
G: "no grazie, va bene cosí"
Prof: "perfetto. Eeh, Zac?"
Z: "si prof?"
Prof: "puoi prendere il posto di Gemma? Avvicinati a me, lo so che mi ami tanto..."
A: " si prof"
Accompagna queste due semplici parole sbuffando e roteando gli occhi, in segno si disapprovazione.8:20
Sto girando per i corridoi in cerca della mia nuova classe.
Non so assolutamente dov'è e i bidelli ovviamente non ci sono.
Quando hai bisogno non si trovano mai.
Vado a vedere in bacheca, lì sono segnate tutte le aule e i corridoi, dovrei trovare quello che cerco.
Sono girata di spalle, e cerco di leggere le scritte minuscole del foglio davanti a me.
X: "ehy, bambola. Cerchi qualcosa?"
Sento una voce maschile provenire da dietro di me, ha un tono poco gradevole.
Mi giro di scatto e vedo due ragazzi.
G: "ah, sei tu Jason. Che vuoi?"
J: "siamo acidi questa mattina, eh...mmm, nulla. Io e il mio amico vogliamo solo divertirci un po' insieme a te."
Dice con un sorriso perverso.
L'amico di Jason mi mette una mano sul culo.
G: "cazzo fai oh! Toglimi le mani di dosso" gli urlo.
X: "non ti scaldare bambola"
J: "sei sexy quando ti arrabbi" si lecca le labbra.
G: "mi fai schifo"
G: "e non mi chiamare bambola"
Gli tiro uno schiaffo e me ne vado via.
J: "che culo che ha" sento Jason dire al suo amico.
Che sfigati, mi fanno pena.
E io odio questa scuola.
Finalmente incontro una ragazza sana di mente che mi indica la porta della classe in cui sono diretta.
Tutta a dritta, svolta a destra, poi a sinistra, seconda porta.
Semplice, no?
Non per me, ahah.8:25
Finalmente sono arrivata.
Sono davanti alla porta della 4^ Q.
Solo una parola.
ANSIA.
Oh avanti, chi non sarebbe nervoso davanti ad una situazione del genere?
Una nuova classe...con nuovi compagni...
L'ho saputo solo 15 minuti fa, per l'amor del cielo, potrò essere un po' sconvolta no?
Che faccio?
Busso?
Ah, prima o poi dovrò entrare, non posso stare qui fuori tutta sola...
Ma come faccio?
Sono sola!
Non ho nessun amico che possa parlare al posto mio, accidenti.
Mi faccio coraggio, conto fino a tre e...
X: "che stai facendo nanetta?"
Che c'è adesso?
Mi volto con un sorriso gentile, falso, ma gentile.
Un ragazzo abbastanza alto (ovviamente piú di me, ma ci vuole ben poco per superarmi...), con un ciuffo spettinato e dei grandi occhi nocciola mi fissa.
G: "oh, io?"
X: "si, tu."
G: "nulla. Come mi hai chiamata scusa?" innarco un sopracciglio.
X: "nanetta"
G: "non sono bassa!" dico facendo il muso.
G: "sto per entrare nella mia classe, perchè?"
Scoppia in una fragorosa risata che rimbomba per tutto il corridoio.
Mi catapulto su di lui e gli tappo la bocca.
G: "cazzo ridi. Fai troppo casino!"
Lui smette di ridere e io mi discosto da lui, lasciandolo respirare.
X: "la tua classe? E da quando scusa?"
G: "da questa mattina"
X: "oh no bella, in quest'aula tu non entri. Non ci pensare nemmeno."
G: " ma devo!"
Passa qualche interminabile secondo.
Mi sta fissando.
E io sto fissando lui.8
X: " come ti chiami occhi di gatto?"[Gemma]
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|Occhi di gatto| Cameron Dallas
FanfictionIl fidanzato di Gemma si trasferisce a NY per lavoro e lei rimane tutta sola a casa. Con il nuovo anno scolastico, la protagonista farà nuove esperienze e conoscerà nuove persone. Per saperne di più iniziate a leggere la storia! I PERSONAGGI: -Gemma...