Capitolo 11

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Pov's Gemma
Il suono della doccia mi sveglia, il suono dell'acqua che scorre.
Probabilmente il proprietario di questa meravigliosa villa si sta rinfrescando.
Che ore sono?
Guardo la sveglia che c'è sul comodino:
le 9:15.
Oggi mi sento meglio rispetto a ieri.
Cameron apre la porta di scatto, ha già finito?
Lo guardo, sgrano gli occhi.
Ha solo un asciugamano bianco legato in vita.
Tutti i suoi muscoli sono in bella vista, bellissima vista...
Arrossisco violentemente.
C: "nanetta, finalmente ti sei svegliata"
Mi giro verso la finestra per non guardarlo.
C: "heey, c'è qualche problema? Ti metto a disagio così?"
Percepisco il suo sorrisetto da pervertito.
G: "no" dico a fiato corto.
Si avvicina a me, appoggia una sua mano sulla mia spalla e mi dice:
C: "stai bene?"
Mi giro.
G: "si, grazie Cam"
Inizia a ridere.
G: "che hai scusa?"
C: "sei rossa come un pomodoro ahah!"
Al suono di quella frase divento ancora più rossa.
G: "muoviti, fai quello che devi fare e poi esci"
C: "questa è camera mia nana"
G: "non sono bassa, finiscila" incrocio le braccia e faccio il muso.
Si avvicina ancora di più e mette due dita sotto il mio mento, costringendomi a guardarlo negli occhi.
Le nostre labbra sono vicinissime.
Il mio cuore batte forte, ma che mi succede?
C: "oh avanti, non fare quel musetto"
C: "non sai cosa ti farei." dice senza pudore, ma con un sorriso malizioso.
Con la maglietta in mano se ne va e io lo guardo pietrificata.
Cosa mi ha appena detto?
Che imbarazzo.

12:48
Scendo in cucina ancora in pigiama, Cameron sta cucinando qualcosa.
G: "spero di non morire avvelenata" dico sedendomi sul tavolo.
Le gambe nude a contatto con la superficie fredda del tavolo mi fanno venire la pelle d'oca.
C: "senti, che ne dici di andarti a cambiare?"
G: "e per quale motivo? Ti metto a disagio?"
Riproduco la sua stessa faccia che ha fatto questa mattina.
C: "mi ecciti terribilmente"
Cazzo, perché è maledettamente sincero.
Arrossisco.
Mi aiuta a scendere dal tavolo e come mi ha chiesto, mi vado a vestire.
Non ho il cambio ovviamente, e i vestiti che avevo ieri sono sporchi di fango.
Apro di nuovo il suo armadio.
Le narici si riempiono di quel magnifico profumo, vado in sollucchero.
Prendo una maglietta nera abbastanza lunga e dei suoi pantaloncini corti.
Ci sto dentro tre volte ma vanno bene comunque...
Ritorno in cucina, Cameron sta apparecchiando.
G: "sono di tuo gradimento ora?"
C: "chi ti ha detto di prendere la mia roba?"
G: "nessuno, ma...io...non sapevo che mettere"
C: "ormai, vai benissimo"
Mette nel piatto una frittata.
Mangio tutto.
G: "era buona" dico con la bocca ancora piena.
C: "ho notato..." dice ridendo.
Ma sto qua ride sempre?

14:07
Io e Cameron siamo seduti sul divano a guardare la televisione.
Ad un certo punto veniamo interrotti dal suono del campanello.
Ci scambiamo un'occhiata interrogatoria, Cameron si alza senza dire nulla e apre la porta.
X: "ciao amore!" urla una tipa.
Indossa degli abiti succinti e molto scollati, ma chi è?
Salta in braccio a Cameron e lo bacia, no ma fai pure eh!
Si limonano per due minuti buoni...
C: "ciao Tiffany, che ci fai qui?"
T: "voglio farti compagnia" dice passando le sue unghie rosa sul suo petto e quindi sui suoi muscoli.
Cameron la mette giu.
C: "oggi non posso"
Ah ha!
Hai capito cocca?
Ha ben altro da fare!
Tiffany sposta lo sguardo, dal "suo" amore a me.
Uno sguardo infuocato, di brace.
T: "non vuoi divertirti con me per stare con quella tipa?"
Cam alza le spalle in segno di indifferenza.
T: "sono sconvolta. È una troia!"
Mi alzo di scatto.
C: "non chiamarla troia."
T: "ah, la difendi pure eh?"
C: "Tiffany, vattene."
T:"okay, me ne vado, ma te la farò pagare per avermi rubato il fidanzato!" mi fa un brutto gesto.
Io non le ho rubato proprio niente, lui non è il mio ragazzo!
Cameron chiude la porta e si siede di nuovo accanto a me.
Passa qualche secondo, un tempo infinito a mio avviso.
G: "è...la tua ragazza?"
C: "no"
G: "ah"
C: "noi..."
G: "sì, ho capito."

[Cameron💕]

|Occhi di gatto| Cameron DallasWhere stories live. Discover now