Capitolo 3

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...20:46
Abbiamo proseguito la nostra passeggiata in tranquillità, senza troppe interruzioni.
Mi ha preso per mano e da lì è stato tutto più semplice.
Mi sentivo al sicuro.
È stata una bella giornata, ma ora sono veramente stanca. Ha un braccio intorno al mio collo e io cingo la sua vita con il braccio sinistro.
G: "Chris, possiamo andare a casa adesso?"
C: "certo, hai freddo cucciola?"
Un brivido mi percorse la schiena, al suono di quella parola.
G: "non molto"
Si toglie la giacca e me la mette sulle spalle.
G: "ma non hai freddo? Sei in maniche corte!"
C: "no, stai tranquilla, sto bene."
G: "grazie" dico appoggiando la testa sulla sua spalla.
Mi ha chiamata "cucciola".
È passato tanto tempo dall'ultima volta che ha usato un soprannome dolce.
Solitamente usa Gemma, o Ge...strano.
Ho la sensazione che sia cambiato qualcosa, dal momento in cui mi ha dato la notizia.
Christian è sempre stato un ragazzo dolce, anche quando ci eravamo appena conosciuti. È il suo carattere, è fatto cosí: dolce, ma non appiccicoso.

21:01
Finalmente siamo arrivati a casa. Ci abbiamo messo un po' più del previsto perché non abbiamo ripreso la limousine ma ci siamo fatti tutta la strada a piedi. Era tanto che non stavamo soli noi due...era tanto che non eravamo "noi due". C'erano sempre di mezzo quei babbani dei suoi amici.
G: "vuoi entrare?" gli chiedo sullo stipite della porta.
C: "non so...dipende" mi dice con un sorriso malizioso.
G: "e da cosa?" gli rispondo io.
C: "film e coccole?"
Lo guardo per qualche secondo.
Fa gli occhi dolci.
G: "andata" dico ridendo.
Infilo le chiavi nella serratura e giro lentamente. Apro la porta, accendo le luci, ci guardiamo...e iniziamo a correre. So bene qual'è la sua meta; il divano!
Christian si catapulta con un salto felino sul cuscino morbido ed io, che sono nettamente piú lenta di lui, gli cado addosso a ruota.
Iniziamo a ridere come degli scemi!
G: "ahah, è stato divertente" e mi appoggio completamente su di lui.
Chiudo gli occhi e mi sistemo meglio.
C: "Gemma"
G: "si dimmi caro" dico con un sorriso compiaciuto.
C: "sei pesante..."
G: "oh scusami ahah" dico scendendo velocemente dalla sua schiena.
Senza dirgli nulla corro su per le scale di casa e vado in camera mia.
C: "hey, ma dove vai?"
Mi cambio alla velocità della luce ed indosso il mio pigiama; una maglia super larga di Christian e un paio di leggings neri dell'Adidas.
Scendo velocemente le scale e accendo la televisione.
Scelgo il film da Sky Primafila e nulla, che inizi il "cinema mood".
Dopo tutta sta corsa, un po' di riposo ci vuole...
G: "io prima di te?"
C: "ma lo abbiamo già visto un miliardo di volte! Non c'è nient'altro?"
G: "no."
C: "oh, e va bene. Ma questa è l'ultima volta."
G: "dici sempre cosí" dico sottovoce, con un sorriso vittorioso.
C: "l'ultimissima"
Cavolo, mi ha sentito...
Christian si mette un cuscino dietro la testa e si sdraia, io mi metto accanto a lui e mi accoccolo tra le sue braccia.
Ci copriamo con un plaid e schiaccio il pulsante "play" sul telecomando.
A metà film preparo dei pop corn, ogni tanto ci scambiamo qualche carezza, ma siamo molto concentrati sullo svolgimento del film.
Ogni volta speriamo che Lou migliori il suo stile e che Will resista...ma alla fine non cambia mai nulla, e noi ci illudiamo sempre.
Non arriviamo alla fine del film che ci addormentiamo entrambi.
Il mio cuore prende il ritmo lento e rilassato del cuore di Chris; i nostri respiri si fondono in uno unico.
Posso quasi sentire il rumore dei suoi sogni, posso sentire i suoi pensieri.
Sono vivaci, si muovono impetuosamente nella sua testa, di qua e di la, in una dolce danza.

9:12
Mi alzo dal letto e guardo l'ora dal cellulare: sono solo le nove, è meglio che ritorni a dormire per un'oretta...
Mi rimetto nel letto, mi copro con le coperte e chiudo gli occhi.
Meno male che sono ancora le nove!
Aspetta un secondo...le nove?
Christian dov'è?
Ero sul divano ieri sera, insieme a lui!
Apro l'armadio, mi metto una felpa e dei leggings a caso.
Infilo ai piedi le mie amate e distrutte Vans nere, ho fatto tanti passi con queste scarpe...e anche questa volta mia accompagneranno! Penso correndo giù per le scale, facendo due gradini alla volta.
Inciampo  pestando il laccio delle scarpe che evidentemente non avevo annodato bene; ruzzolo, strisciando col culo gli ultimi quattro gradini.
Arrivo sul pavimento e dico buttando le mani al cielo "ancora viva!".
Trovo la forza di tirarmi su e mi dirigo speditamente verso l'uscio di casa.
Metto la mano sulla maniglia e...

[Gemma]

|Occhi di gatto| Cameron DallasWhere stories live. Discover now