Capitolo 9

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Shady Charkaoui

No, non ci posso credere, come diavolo ha fatto a scoprire dove abita mia sorella, come ha fatto ad arrivare a me, lui ormai era un capitolo chiuso e archiviato della mia vita, invece eccolo di nuovo qui. Ecco che di nuovo, il passato si ripresenta per rovinarmi la vita, nel momento più in aspettato. Lui è uno degli errori, più gravi che ho commesso nella mia vita. Mike in confronto non è nulla, lui è pericoloso, malato e stalker. In passato, mi ha fatto credere che fosse una persona per bene, che voleva solo aiutarmi, invece alla fine, si è rivelato un mostro che aveva tutt'altri obbiettivi. Mi ha adulata nel momento in cui ero più fragile, e io come una stupida mi sono fidata, senza sapere realmente a cosa stavo andando in contro. Lui è stata l'unica persona dopo Riki della quale mi sono fidata ciecamente. 

Nel periodo, in cui io e Riki ci eravamo lasciati, ed io ero andata in Inghilterra, ho incontrato lui in una discoteca, mi ha invitata a ballare e io ubriaca, ho accettato. Alla fine siamo finiti, su uno dei divanetti della discoteca, e lui approfittando del fatto che non fossi sobria, mi ha spinto a raccontarli cosa mi affliggeva, e io l'ho fatto, gli ho parlato di tutta la mia storia con Riki. L'indomani non so come, mi sono ritrovata nell'appartamento dove alloggiavo, con un bigliettino nella mano con su scritto un numero, il numero dello sconosciuto che avevo incontrato la sera precedente. La mia all'epoca amica Nicole, mi disse che dovevo chiamarlo, che dovevo darli una possibilità, perché in fin dei conti era stato gentile con me. Io ancora rancorosa verso Riki, l'ho chiamato anche se non mi interessava, diciamo che l'ho fatto per una sorta di ripicca, verso Riccardo. Così abbiamo iniziato a frequentarci e a uscire quasi sempre, stava nascendo anche un qualcosa, poi però notai che era eccessivamente, troppo interessato, a ogni passo che facevo, voleva sapere sempre tutto, fino a diventare assillante. Un giorno venne una ragazza, nell'appartamento dove allora alloggiavo, dicendomi che dovevo stare lontana da lui, perché era pazzo, che mi avrebbe rovinato la vita, come aveva precedentemente fatto con lei, lo stesso giorno, dopo poco arrivò anche lui, così gli parlai di quella ragazza e nei suoi occhi vidi la paura di essere stato scoperto, infatti iniziò a inventare scuse, del tipo che quella era una sua ex e che provava ancora qualcosa per lui ed era per questo che era venuta a spaventarmi solo per gelosia. Innutile dire, che non credetti neanche a una dalle parole che mi disse, si vedeva da un miglio che stava mentendo, così misi subito le distanze tra me e quel ragazzo, lui ovviamente se ne accorse, e in quel momento vidi la vera persona, che si nascondeva dietro quel bel viso da angelo che aveva. Ha iniziato a ricattarmi, ha pedinarmi e addirittura una volta, ha osato alzarmi le mani, quando stavo per andare a denunciarlo perché non ce la facevo più, li è intervenuto quello che poi è diventato il mio ragazzo Alex. Lui mi ha letteralmente salvato la vita, perché se non lo avesse fermato, non voglio neanche immaginare che fine avrei fatto quella sera, l'ha riempito di botte fino a stenderlo a terra per poi accompagnarmi dai carabinieri per denunciarlo, dopo quel giorno non l'ho mai più visto, so solo che...

"Amore mi stai ascoltando?" mi chiede Riki, uscendo dal bagno con solo un asciugamano intorno alla vita, risvegliandomi dai miei innumerevoli pensieri. "Ehm si, cioè no scusami puoi ripetere" gli chiedo. "Ti ho chiesto se stai bene, sei pallida" dice mentre io deglutisco e nascondo la lettera nella tasca posteriore dei miei jeans "no, nulla sono solo un po stanca dormiamo?" "Sicura ti vedo strana" "stai tranquillo amore non è niente" dico avvicinandomi a lui per accarezzarli il viso "dormiamo?" gli chiedo per la seconda volta. "Si mi metto solo qualcosa" dice per poi prendere un boxer che era poggiato insieme a altri indumenti sulla sedia, che sicuramente avrà messo Sara per noi. 

Mi infilo nel letto, sotto le coperte mentre Riki mi raggiunge, poco dopo e mi stringe da dietro. "Sento che c'è qualcosa che non va" mi sussurra e io mi volto verso di lui "perché?" "non lo so dimmelo tu, un minuto prima ti vedo felice, l'attimo dopo ti trovo pallida come se avessi visto un cadavere" "Riki ti ho detto che non è niente non insistere per favore" "quando fai così non ti riesco davvero a capire" dice girandosi dall'altra parte infastidito. Non voglio litigare con lui quella dannata lettera mi ha sconvolto non c'è l'ho con lui. "Amore scusami" dico abbracciandolo da dietro, posando la testa sulla sua spalla "credimi non c'è nessun problema, sono solo un po agitata, per le tante cose che sono successe, capisci il ritorno della memoria, l'incontro con i nostri figli, riprendere le redini della mia vita non è facile." Lui si gira e mi guarda, come se stesse cercando, nei miei occhi, la verità che non posso darli. Perdonami amore mio, ma ti sto solo proteggendo, a te e alla nostra famiglia, perdonami ma non posso rischiare che vi succeda qualcosa, per colpa mia. Lui sospira e mi avvicina al suo petto. "Sei assurda mi fai uscire pazzo. Avvolte mi sembri un enigma e devo sempre stare lì a trovare la soluzione per poterti capire" dice posandomi un bacio tra i miei capelli annusandoli "l'enigma più bello della mia vita" sussurra prima di dirmi "buonanotte piccola" "notte" dico prima di cadere nelle braccia di morfeo tra i svariati pensieri. 

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