La morte è imprevedibile, arriva quando meno te lo aspetti e ti strappa ciò che di più prezioso possiedi. Ti lascia solo con un retrogusto amaro, di delusione ma sopratutto di rabbia irrefrenabile.
Nella vita purtroppo, non ti rendi conto di aver vissuto qualcosa, fino a quando non finisce. Fino a quando, non puoi più tornare indietro. E inizi a sentire nostalgia anche delle piccole cose, come svegliarsi la mattina e avere qualcuno al tuo fianco, come guardare una persona e avere la certezza che non ci sia il bisogno di parole, per dire determinate cose.
Non c'è niente e nulla che possa colmare uno spazio così enorme.
Parole non dette, gesti mancati, promesse infrante, sfumate nell'aria.Un mese, 30 giorni, 1700 ore, 104.430 minuti, 6.161.370 secondi sono passati dal giorno in cui tutto ha smesso di avere un senso.
Già è passato tanto tempo ma per me è come se fosse stato ieri, sento ancora lo stesso dolore, la stessa mancanza e la stessa paura di non farcela.
Ma la vita va avanti e io non posso fermarla perché ho una responsabilità enome alla quale devo dedicarmi. I miei figli, la cosa più reale che mi rimane di lui insieme all'amore perché neanche la morte può riuscire a distruggere un sentimento così forte e così importante che ci univa, ci unisce e ci unirà per sempre.
Lui rimarrà sempre il mio Riki e io la sua piccola.
L'ho dimenticato? No non potrei mai, neanche se lo volessi perché una parte di me è morta con lui, la parte più bella, quella più felice. Mi fa ancora male? Si tanto, ma ho imparato a conviverci perché è l'unico modo per sopravvivere.
È stato un amore folle, vissuto giorno per giorno. Un amore che ha lottato tanto per tenerci uniti anche quando tutto sembrava volerci dividere.
È difficile dopo tutto ciò che abbiamo superato insieme ora dover affrontare la vita da sola. Rimboccarmi le maniche, smettere di pensare a ciò che non riavrò più. I baci, i sorrisi, gli sguardi, le carezze ora fanno parte solo del passato.
Ho deciso di affrontare la cosa con molta razionalità, perché se dovessi pensare con il cuore, ne uscirei ancora più distrutta di quanto io già non lo sia.
I bambini ovviamente non sanno che il loro papà non c'è più. Gli ho detto semplicemente quello che si dice sempre ai bambini ovvero che il papà è in viaggio.
Il giorno del mio compleanno, il giorno in cui lui è morto, ho scoperto anche un'altra cosa, ho scoperto di essere incinta, attualmente sono al quarto mese, ed è un maschietto. Quattro figli, il sogno di Riki che si realizzerà senza di lui. Un altro motivo per essere forte. Un altro motivo per non arrendermi.
Per quanto riguarda il lavoro, ho preso il comando delle case discografiche di Riki.
Passo la maggior parte del tempo in ufficio, in mezzo a documenti da firmare e scartoffie varie.
Mentre i bambini stanno o da mia madre, o dalla loro nonna paterna o da Sara.Oggi è una giornata abbastanza pesante, sono appena uscita da una riunione e tra mezz'ora ne ho un'altra insieme a Jonathan, il migliore amico di Riki nonché socio della MTC (Music time corporation).
Sono talmente tanto immersa fra i documenti da presentare alla riunione che non vedo neanche la mia segretaria entrare.
"Scusi se la disturbo signorina Charkaoui ma un fattorino mi ha appena consegnato questa rosa per lei" io la guardo stranita una rosa? Poi abbasso lo sguardo e vedo che effettivamente c'è una rosa nera con un bigliettino attaccato.
"Si grazie Giada posala qua sopra" lei la posa sulla scrivania e si congeda.
La prendo in mano osservandola attentamente. Chi mai mi invierebbe una rosa e poi perché mai nera? Prendo il biglietto e leggo ciò che c'è scritto.
![](https://img.wattpad.com/cover/119624181-288-k170760.jpg)
STAI LEGGENDO
È un (S)eg(R)eto tra di noi🔐❤
RomanceSequel di "Rikady" ovvero la storia precedente a questa. Ovviamente vi consiglio di leggere prima quella e poi questa in modo tale da poter comprendere l'avvenimento dei fatti❤ Tratto dal sequel "L'amore si crea giorno dopo giorno superando avversit...