CAPITOLO 10

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Due settimane dopo

Shady Charkaoui

L'indifferenza, è l'unica parola che in questo momento, ci descrive perfettamente. Lui si sta comportando come se non gli e ne importasse più nulla di me, è freddo e scontroso nei miei confronti neanche fossi la sua peggior nemica. In questi giorni, ho avuto l'impressione che lui stesse cercando, di dimenticare totalmente, tutto ciò che c'è stato tra di noi. Non mi guarda più con gli stessi occhi. Eppure poche settimane fa, avrei potuto giurare sul fatto che gli riuscissi a leggere dentro, ora invece quando lo guardo non vedo nulla se non la delusione. Che abbia davvero smesso di amarmi? Questo non lo so, in questo momento so solo che ho le mani legate e non posso farci nulla. Non posso correre fra le sue braccia e dirli che lo amo, che sono sotto ricatto. Non posso sentire il suo profumo, non posso baciare, mordere e assaggiare le sue labbra che sono il mio paradiso personale, non posso fare nulla, posso solo guardare e subire. Lui è un uomo molto orgoglioso, ma è anche vero che molte volte l'orgoglio l'ha messo da parte solo per me, infatti non poche volte mi sono chiesta il perché abbia scelto proprio me, la più problematica di tutte. Lui mi ha sempre detto che mi ha scelta per amore, ora però è evidente che sia deluso e ferito della mia non fiducia. Che poi in realtà, in questo caso la fiducia non ha nulla a che fare, perché lo sto facendo solo per proteggere lui e la nostra famiglia, da una probabile minaccia che potrebbe portare solo guai. Se dicessi a Riki, cosa realmente sta succedendo e cosa è successo in passato, sono certa che darebbe di matto. Lo cercherebbe in capo al mondo e lo ucciderebbe come minimo, visto che è anche una sua vecchia conoscenza assolutamente non gradita.

Stamattina Riki è venuto a prendere i bambini per portarli al luna park, inutile dire che non mi ha degnata neanche di uno sguardo, si è limitato semplicemente ad ignorarmi. Io al contrario di loro che si saranno sicuramente divertiti, sono stata tutto il giorno a casa, a deprimermi guardando film che parlavano tutti, costantemente del tema dell'amore poi per ultimo mi sono fatta una doccia rigenerante, che è durata circa due ore e ora mi sto truccando per uscire. Oggi devo incontrare il mio miglior amico delle superiori, Jacob perché in questi giorni, ci siamo sentiti e io gli ho parlato della mia attuale condizione, del fatto che ora avrei proprio bisogno di un lavoro, visto tutto ciò che era successo con Mike ecc, non avevo più un lavoro. Così lui mi ha detto che un suo caro amico, aveva bisogno di un assistente e ora ci incontriamo tutti e tre al duomo di Milano per un sorta di colloquio.

Finisco di truccarmi e mi guardo nello specchio per controllare il mio outfit

Finisco di truccarmi e mi guardo nello specchio per controllare il mio outfit

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Okay non è male, metto solo un po di profumo ed è fatta. Scendo le scale, prendo la borsa, le chiavi e apro la porta. Ma con la mia solita sfiga, trovo Riki con la mano all'aria perché sicuramente stava per suonare il citofono.
"Siete già tornati?" Gli chiedo incredula "Si, è dalle nove di mattina che siamo fuori Shady, a che ora volevi che tornassimo a mezzanotte!?"
"No, non ho assolutamente detto questo" rispondo schietta "Perché avevi altri programmi?" Chiede acidamente "Si, in realtà avrei un impegno, puoi occuparti tu dei bambini finché torno per favore?" Lo supplico con lo sguardo "Non sei l'unica ad avere degli impegni, anch'io oggi ho un appuntamento esattamente tra un ora" dice guardando il display del suo cellulare "un appuntamento?" Chiedo alzando un sopracciglio "Si un appuntamento Shady" mi conferma mentre io annuisco cercando di nascondere il mio fastidio "okay, allora per favore gli puoi portare da Sara, perché io sono veramente di fretta" gli chiedo mentre prendo il cellulare che sta suonando nella borsa. Gli faccio cenno che devo rispondere e lui annuisce toccandosi il mento.
"Hei Jacob" "...." "Si lo so scusami ma ho avuto un contrattempo massimo venti minuti e sono lì" "......" "va bene, corro, ciao"
Dico riattaccando trovandomi gli occhi di Riki che mi fissano insistentemente. "Che c'è?" Gli chiedo "No, nulla Jacob eh? Quel Jacob?" "Si quel Jacob Riccardo, ora non stiamo più insieme e non hai alcun diritto di interferire con la mia vita, esco con chi voglio" "ma infatti non ti sto dicendo nulla, vai a divertirti con Jacob e io vado al mio appuntamento" "Si, si ora però spostati, do solo un bacio ai bambini e me ne vado" gli dico tirandoli una spallata mentre apro lo sportello della macchina dove c'è Luna che gioca con il cellulare del suo papà, Sofia che dorme con il ciuccio in bocca e Nathan che si stropiccia gli occhietti con le manine. Do a tutti e tre un bacio e corro verso la macchina, quando sto per aprire lo sportello vengo bloccata dalla sua voce. "Certo che potevi metterti anche pantaloncini più corti eh" dice ironico alludendo alle mie gambe scoperte. "Si sai c'è gente che apprezza più di te" lo istigo mentre lui ghigna non riuscendo però a bloccare l'istinto di serrare la mascella cosa che a me non passa inosservata. Mhm le cose si fanno interessanti allora non ti sono del tutto indifferente caro Riki. Lui non mi risponde e entra nella sua macchina sbattendo la portiera, svegliando sicuramente Sofia. Mi da troppo fastidio quando fa uscire questo lato da bambino, immaturo non lo sopporto, ora vorrei proprio andare da lui e rimproverarlo ma non ho tempo perché sennò va a finire che mi licenziano prima ancora di iniziare.
Arrivo al Duomo e li trovo in un bar, saluto Jacob calorosamente e mi giro per presentarmi al mio forse futuro capo. Eh porca miseria quant'è bello, la natura con questo ragazzo è stata non generosa peggio. Se solo non fossi già sentimentalmente impegnata ci avrei fatto un pensierone altro che pensierino. Allungo la mano verso la sua direzione per presentarmi educatamente. "Piacere Shady Charkaoui" "Il piacere e tutto mio signorina Charkaoui io mi chiamo Gianluca Marcuzzo" sentendo il suo cognome mi irrigidisco sul posto "H..ha detto Marcuzzo?" "Si perché conosci qualcun'altro che va di cognome Marcuzzo?" "Si un mio conoscente" "oh e come si chiama?" Mi chiede ma per fortuna interviene Jacob togliendomi dall'imbarazzo chiedendo "Ordiniamo qualcosa da bere?" "Va bene" rispondiamo in coro io e il mio spero futuro capo.

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