Capitolo 11

496 43 72
                                    

Riccardo Marcuzzo

Inutile dire che ho passato delle settimane orribili, senza di lei. A volte sono quasi arrivato al punto di crollare. Avrei voluto andare da lei, anche solo per stringerla tra le mie braccia, per perdermi tra l'intensità dei suoi occhi, per sentire il suo profumo, per dirle quanto questa situazione, mi stia iniziando a stare stretta. Ma non potevo e non posso, ho promesso di lasciarle il tempo e lo spazio di cui ha bisogno, anche se questo ovviamente, non comporta la mia totale assenza nella sua vita. Cercherò sempre di proteggerla, anche se non direttamente. Ho l'assoluta certezza, del fatto che lei mi stia nascondendo qualcosa, può cercare di mentire quanto vuole con le parole ma con gli occhi dice tutt'altro.  La amo ed è proprio per questo che con il tempo, ho imparato a conoscere ogni suo minimo dettaglio. Mi ha completamente fottuto il cervello, sono schiavo del suo cuore che si è impossessato del mio e non vuole lasciarlo andare.

Oggi è lunedì, e in teoria avrei tanto lavoro arretrato, ma ho deciso di passare questo giorno, con le mie principesse e il mio campione, ovviamente ne approfitto anche per vedere lei. Quindi per oggi, la direzione delle mie case discografiche, passa completamente a Jonathan, il mio migliore amico nonché socio della MTC (music time corporation) una delle mie più importanti case discografiche.                       
                                                       
Dopo aver preso un po di cosette per i bambini, sono arrivato davanti casa e sto aspettando che mi vengano ad aprire, anche se in realtà potrei entrare tranquillamente, visto che ho le chiavi però conoscendo Shady so che se aprissi quella porta all'improvviso, potrei trovarla solo in biancheria intima e non voglio rischiare, non riuscirei a controllarmi neanche volendo. 

"Papii" mi salta addosso Luna "principessa" la prendo in braccio e le do un bacio sulla fronte "la mamma è a casa?" "No è andata a lavolo con il suo amico Japop" dice giocando con il mio ciuffo "Jacob?" Le chiedo stringendo gli occhi a fessure "Shi papà Japop" dice lei sorridendomi dolcemente. Bene, non solo non mi dice che ha un lavoro ma ci va anche con Jacob stupendo, iniziamo proprio bene questa giornata. "E chi c'è con voi allora?" "La nonna!!" "Marisa?" chiedo stupito "Shi nonnina è arrivato papi" la chiama la piccolina. Mentre lei spunta subito dopo elegante come sempre con un sorriso smagliante stampato sulle labbra. "Riccardo da quant'è che non ci vediamo figliolo" "tanto tempo Marisa" le sorrido salutandola con un abbraccio. "Come stai?" mi chiede affettuosamente "Fisicamente bene, psicologicamente non molto"  "Ragazzo mio, lo sai che ti tocca una chiacchierata con me vero? Perché mia figlia non sembra intenzionata a dirmi nulla" "immaginavo" le dico sospirando.

Un'ora dopo                                                                                                           

Dopo aver passato un po di tempo con i miei bambini, gli ho lasciati guardare i cartoni mentre io e Marisa siamo in cucina, per bere un caffè e per fare due chiacchiere anche se qui c'è aria di una lunga ma molto lunga chiacchierata. "Che cosa è successo fra voi due?" mi chiede lei schiettamente "non lo so neanche io cosa è successo. Era tutto perfetto e dopo un'attimo puff tutto cambia, tutto si sgretola in un battito di ciglia" le dico vedendola annuire comprensiva "quindi è stata mia figlia a volere questa specie di pausa!?" "si in un certo senso, più che altro io l'ho messa alle strette e lei ha scelto di fare scena muta" "capisco però lo sai che Shady non fa nulla senza un motivo preciso vero!?" "certo che lo so è proprio questo il problema, io sono il suo ragazzo, l'uomo che stava per sposare, il padre dei suoi figli perché non si fida di me? Perché non mi dice cosa succede?" "Devi lasciarle del tempo Riccardo, lei avrà sicuramente i suoi motivi" "è esattamente quello che sto facendo, le sto lasciando tutto il tempo di cui ha bisogno e sono disposto ad aspettarla per tutta la vita." Mi guarda ammirata e mi dice "la ami" "certo che la amo, la amo con tutto me stesso e voglio solo che lei sia felice anche se questo potrebbe comportare la mia sofferenza. Sono sicuro che qualsiasi difficoltà possa riuscire a dividerci troveremo sempre la strada per ritrovarci" le dico sincero mentre lei mi sorride "sono felice che mia figlia abbia trovato un ragazzo come te. Sei speciale figliolo ma ora mi chiedo come farai a tenere sotto controllo tutto questo..." "Come farò a guardare la ragazza che amo e convincermi ad andarmene? Non lo so, so solo che questo è un amore che capita solo una volta nella vita e combatterò fino all'ultimo respiro pur di proteggerlo." "Lo sai che dovrai avere molta pazienza con lei purtroppo questo è un difetto che ha preso da me, è molto cocciuta se si mette in testa una cosa è difficile che cambi idea" "lo so ma sono pronto a qualsiasi cosa" le dico sorridendo mentre lei guarda dietro di me e mi chiede "Quali sono le cose che ti hanno fatto innamorare di lei?"   "tutto, ogni sua singola cosa, mi sono innamorato della sua allegria, dei suoi sguardi, del suo modo di fare, dei suoi gesti, dei suoi difetti, della sua tenerezza e dei suoi sorrisi. Lei è il mio primo pensiero la mattina e il mio ultimo pensiero la notte. Con lei ho sentito il mio cuore vibrare per la prima volta, ho vissuto quel brivido, quella sensazione che si chiama vita. Io ho avuto la fortuna di vivere una vita piena di attimi indimenticabili che altre persone non hanno avuto in una vita intera, ho solo 35 anni eppure ho vissuto tutto, ho trovato l'amore della mia vita, ho avuto la mia carriera, ho avuto i miei splendidi figli, ho litigato, sorriso, pianto, ho sentito delle emozioni che mi hanno tolto letteralmente il fiato. E tutto questo solo grazie a lei che è sostanzialmente la mia vita, è il mio sogno diventato realtà. Ormai vivo nel calore del suo cuore che considero casa mia. E mi manca da morire, mi manca casa mia, mi manca svegliarmi la mattina e trovarla appoggiata al mio petto con i capelli arruffati, mentre dorme serena, ignara del mio cuore che batte smisuratamente difronte alla sua innocenza, mi manca farla arrabbiare, farla ingelosire, mi manca passare le giornate con lei, mi manca vederla sorridere, mi manca abbracciarla. Mi manca mangiare il gelato con lei e sporcarmi solo per vederla sorridere! Dio quanto mi mancano queste cose che possono sembrare delle piccolezze ma non lo sono affatto. Insomma come si fa a spiegare un qualcosa che neanche noi riusciamo a capire" "E se lei ti dicesse di andartene via per sempre?" "ci proverei, ma non ne sarei mai capace, io sono il meglio per lei e non lo dico per egoismo ma perché non esisterà mai al mondo uomo che possa amarla anche solo un minimo di quanto io la amo. Io sono l'unico che non la cambierebbe in nessuno dei suoi difetti perché è perfetta così com'è." Lei annuisce soddisfatta continuando  guardare insistentemente dietro di me, tant'è che mi volto anch'io e trovo lei, in tutta la sua bellezza con un vestito rosso attillato e Sofia in braccio mentre sorride dolcemente con gli occhi persi quando però incontra il mio sguardo corre di sopra. Avrà sentito tutto ciò che ho detto? Mi giro verso Marisa cercando conferma lei mi guarda e mi dice "vai da lei figliolo, voi non meritate di soffrire, qualunque cosa sia la risolverete insieme" la guardo e le sorrido per e poi correre di sopra da lei. La trovo in camera di Nathan e Sofia che posa appunto quest'ultima nel suo lettino. Mentre io le afferro un braccio e la tiro con me nella nostra ex camera da letto. "Hai sentito cosa ho detto giù?" "Si però ti ho detto che voglio del tempo Riki ti prego" "Non è fuggendo che si risolvono le cose" "non sto fuggendo" " a no? Allora cosa stai facendo esattamente Shady? Perché non riesco a capire" "Parla piano nell'altra stanza c'è Sofia che dorme" "Non cambiare discorso come tuo solito" "Riki ti ho chiesto del tempo e tu mi hai detto che me l'avresti dato. Ma non mi sembra che tu me lo stia dando" "Shady sono passate settimane ormai quanto tempo vuoi ancora?" "Nessuno ti costringe ad aspettarmi" mi trafigge una lama dritta al cuore senza pietà "è davvero questo che vuoi?" Le chiedo e lei abbassa lo sguardo non riuscendo a tenere il confronto con il mio. "Non lo so, non so più cosa voglio e cosa no" "oh bene quindi non sei più sicura di me? Lo sai che mi stai uccidendo con queste parole? Preferirei di gran lunga essere preso in pieno da un camion piuttosto che ascoltare tutto questo" Lei chiude gli occhi e dice "Mi dispiace è l'ultima cosa che vorrei fare" "allora perché lo fai?" "Non posso tu non puoi capire amo...Riki" "amo cosa?" Mi si illuminano gli occhi e intravedo uno spicchio di luce nei suoi "Ho solo sbagliato è l'abitudine di chiamarti amore" sospiro "uff Shady cosa devo fare con te?" "Lasciami andare" "sono troppo egoista per farlo non posso privare il mio cuore del suo ossigeno" "non continuare a dire queste parole ti prego" "perché ti danno fastidio?" Le chiedo mentre lentamente la adagio alla porta con il mio corpo a un millimetro di distanza e mi avvicino al suo orecchio sussurrando "oppure ti piace da morire perché mi ami e ogni mio singolo gesto a uno strano effetto su di te? Ne è la prova il fatto che stai tremando" Le dico accarezzandole con le labbra il collo annusando il suo profumo. Lei nel frattempo stringe i lembi della mia maglietta. "Che cosa vuoi piccola?" "Dimmi solo una parola e sarò completamente tuo" lei continua a tenere gli occhi chiusi e le labbra socchiuse mentre io la guardo totalmente affascinato. "Ti prego... non farlo" mi prega lei sofferente "cosa non devo fare? Torturarti?" Chiedo baciandole l'angolo della bocca mentre lei annuisce. "Ma come prima non avevi detto che non sapevi più se mi volevi o no?" "Sei uno stronzo" sussurra accennando un sorriso "uno stronzo che ami" le sussurro mettendole i capelli dietro il collo "te lo vuoi proprio sentir dire" "si da morire" appoggio le mie mani sui suoi fianchi spingendo il mio corpo contro il suo facendoli aderire completamente. "Sei una visione con questo vestito, e mi da fastidio il fatto che qualcun'altro oltre me abbia visto ciò che sto vedendo e toccando io"  "gli altri si possono limitare solo a guardare" "mi da fastidio lo stesso, ciò che è mio non si tocca neanche con l'immaginazione" "ciò che è tuo?" Chiede lei guardandomi con uno sguardo di sfida. "Mio" le confermo mordendomi il labbro inferiore mentre guardo le sue labbra. "Sei io sono tua tu di chi sei?" Chiede lei divertita "di tutte e di nessuna" le dico con un sorriso soddisfatto "si come no" "che c'è gelosa che qualcun'altra possa avere il tuo stesso trattamento" "se tu non sei mio io non sono tua è logica amore mio" "tu sei mia a prescindere" "e perché io non posso dire altrettanto scusa?" "Nessuno te lo impedisce fallo!" le dico cercando di innescare in lei quello che voglio. " Mi ero dimenticata di quanto tu fossi furbo amore mio ci stavi per riuscire ma no non ti darò la soddisfazione che vuoi, non ti dirò che sei mio e che ti amo" "puoi anche non dirlo ma questo non vuol dire che non lo pensi" "stai tranquillo non lo penso neanche" "te l'ho sempre detto che non sai mentire" "non sto mentendo" "amore non ci provare, perché i tuoi occhi ti contraddicono e per me sei come un libro aperto" "leggimi dentro allora" "lo sto facendo e non immagini quanto vorrei fare quello che i tuoi occhi mi stanno chiedendo ma non posso so che la tua parte razionale avrebbe sopravvento su di te e non mi permetteresti di fare ciò che voglio e che tu stessa vuoi" "se riesci a leggermi dentro allora perché non capisci?" "Perché questo..." indico il suo cuore "ancora non riesco a capirlo e forse non ci riuscirò mai ed è proprio questa la cosa che più mi attrae di te perché hai quella parte completamente oscurata ai miei occhi che solo tu mi puoi rivelare" "la verità fa male e io non voglio farti del male" mi dice mentre io la guardo curioso "sono disposto ad accettare la verità e le sue conseguenze se questo comporta capire cosa sta succedendo" "un giorno forse mi capirai" "come posso capirti se non mi dici nulla, ci abbiamo provato okay a restare lontani ma non ci siamo riusciti almeno io non c'è la faccio. Voglio tornare ad essere quello che eravamo ma voglio anche che tu sia totalmente sincera con me" mi allontano da lei e mi dirigo verso la finestra sentendo lei sospirare rumorosamente "vorrei tanto poterti dire tutto" dice sedendosi sul letto "dimmelo Shady dimmelo senno non ne usciremo mai più. Non c'è la faccio più sento un nodo in gola che mi impedisce di respirare non puoi immaginare quanto ci ho pensato, mi sono sentito ferito e ho cercato i mille motivi per i quali tu avresti potuto tenermi all'oscuro di tutto questo ma nulla. E ad oggi sono arrivato alla conclusione che se le cose continuano così non ti aspetterò più andrò avanti con la mia vita come stai facendo tu d'altronde. Hai un nuovo lavoro di cui io non sapevo niente e per giunta ci vai con Jacob con tutta la tranquillità del mondo e non ti passa neanche per un momento in mente che questo potrebbe darmi fastidio e io come uno stupido che appena mi si avvicina una donna la respingo come se fosse la peste perché per me ci sei solo tu. Ma sai che ti dico che vada a fanculo l'amore, tu e questa cazzo di vita. Mi sono altamente rotto le scatole. Odio questo tira e molla, voglio una storia stabile senza i forse e i ma. Voglio una donna che sia sicura delle sue emozioni, che non mi menta.  Che sia sincera al mille per mille."Le dico voltandomi verso di lei mentre si alza e mi punta un indice addosso "Una cosa che non ti permetto di toccare sono i miei sentimenti perché quelli non sono mai stati falsi e tu lo sai benissimo stai dicendo così perché sei ferito e vuoi ferire anche me. Per quanto riguarda il lavoro oggi è stato il mio primo giorno ecco perché non ne sapevi niente. E per l'ennesima volta ti dico che Jacob è solo uno stramaledettissimo amico nulla di più." si avvicina a me e mi accarezza con le mani il petto al di sopra della camicia "non dubitare mai dei miei sentimenti nei tuoi confronti se non ti dico determinate cose non vuol dire che non ti amo" "dimmelo ho bisogno di sentirmelo dire" la supplico mentre lei risale con le mani e mi accarezza il volto "non hai detto di sapermi leggere dentro? Non lo vedi nei miei occhi?" "dimmelo" la prego chiudendo gli occhi sentendo le sue dita accarezzarmi le labbra "ti amo" assaporo quelle parole come fossero la mia ancora di salvezza "baciami allora" socchiudo gli occhi trovando i suoi fissare le mie labbra "ti mancano anche le mie labbra?" mi chiede sorridendo riferendosi al discorso di prima con sua madre "da morire le ho sempre considerate un qualcosa di illegale alle quali sono l'unico ad avere accesso libero" "l'uomo qui sei tu quindi perché ti dovrei baciare io scusa?" chiede sorridendo dolcemente avvicinandomi dal colletto della camicia a lei mentre io ricambio il suo sorriso, ridendo divertito "okay lo ammetto non riesco a resisterti, poi se ti metti queste camicie bianche che non lasciano nulla all'immaginazione sapendo perfettamente che mi fanno impazzire come ti stanno" ammette lei facendo ingigantire il mio sorriso "okay si può dire che l'ho fatto un pochino apposta" lei alza un sopracciglio "un pochino Riki?" "Si un pochino troppo" le dico avventandomi sulle sue labbra dando inizio a un bacio talmente dolce da togliermi il fiato, ogni volta è sempre la prima volta, ogni volta è un emozione diversa. La butto sul letto e mi metto sopra di lei dandole una serie di baci a stampo sussurrandole le uniche parole che oggi ancora non le ho detto "ti" bacio "amo" bacio "anch'io" bacio lei sorride sulle mie labbra e sussurra "lo so" "oggi sei completamente mia e non permetterò a nessun problema di entrare in questa camera finché non sarò stanco di te anche se mi riesce impossibile stancarmi di te" "io sono sempre tua"sorrido alla sua frase e le chiedo "che dici di dare un'altro fratellino ai piccoli? Ho sempre sognato di avere quattro figli" lei sgrana gli occhi "io in realtà sono apposto tre mi bastano e anche se volessimo un'altro figlio ora non sarebbe il momento adatto" "e chi lo dice? Luna, Sofia e Nathan non erano mica programmati tocca al quarto" le dico baciandola mentre le accarezzo la pancia alludendo a una futura gravidanza mentre lei continua a sorridere e mi morde un labbro per farmi staccare "vuoi incasinarmi ancora la vita più di quanto già tu abbia fatto!" "è solo l'ennesima prova del nostro amore"

Ecco l'undicesimo capitolo lo so che ci ho messo tanto a metterlo ma avete presente le settimane piene di compiti in classe ecco avete già capito tutto.
Continuo come sempre a 40 voti e 50 commenti.

Sfogo personale⚠️

Normalmente siete sempre voi a giudicare i miei capitoli oggi lo faccio anch'io in veste di "scrittrice" di questo libro ovviamente mi riferisco sia a "Rikady" che a "È un (S)eg(R)eto tra di noi". All'inizio devo essere sincera ho incominciato a scrivere solo per gioco, una fantasia che cercavo di riprodurre con le parole. Ho cercato di raccontarvi un amore che andasse oltre ogni razionalità. Una storia che vi avrebbe fatto emozionare, vi avrebbe in qualche modo affascinati, vi avrebbe fatto sognare ad occhi aperti. Il mio intento era quello di farvi entrare in un mondo parallelo in modo tale che nel momento in cui avreste letto un capitolo tutto intorno a voi potesse scomparire e nella vostra mente ci fosse solo questa storia. A volte ho avuto il cosiddetto "blocco dello scrittore" anche se sinceramente non mi sento di definirmi una scrittrice più che altro lo faccio per passione ma ora torniamo a noi in quei momenti ero totalmente bloccata scrivevo interi capitoli per poi cancellarli perché non mi sembravano all'altezza, avevo la costante paura che in qualche modo potessi deludere le vostre aspettative. Quindi mi ritrovavo sempre al punto di partenza, iniziando a leggere e rileggere tutta la storia e credetemi quando vi dico che sono quasi arrivata al punto di eliminarla poi però rileggevo i vostri commenti e mi sentivo in colpa a toglierla perché voi avete sempre creduto in me e io non potevo lasciarvi senza una spiegazione, senza un perché. Così ho ricominciato e non ho più intenzione di smettere.

Spero con tutto il cuore di non deludervi mai.

È un (S)eg(R)eto tra di noi🔐❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora