Capitolo 12

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Shady Charkaoui

"Buongiorno piccola" esclama euforico Riki, lasciandomi un bacio sulla tempia "buongiorno" rispondo gelida alzandomi dal letto "che ti prende ora?" "nulla" "Shady" "cosa? Riccardo cosa? Vuoi sentirti dire che mi sono pentita di ever fatto ciò che abbiamo fatto ieri sera, che non sono riuscita a controllarmi, che mi confondi, cosa vuoi sapere esattamente?" "Ma mi spieghi cosa cazzo devo fare io con te, non riesco a capirti, non ti riconosco più" dice alzandosi anche lui con la faccia infastidita, i capelli scompigliati che gli danno un aria affascinante e quegli occhi che sembrano un oceano dove non posso non perdermi "forse non mi hai mai conosciuta realmente" gli dico mettendomi la sua camicia addosso "inizio a pensarlo anch'io forse mi sono innamorato di un illusione" "cosa vorresti dire con illusione?" "che non sei quello che immaginavo" "e cosa immaginavi sentiamo" "non lo so ho sempre amato il modo in cui giocavi con i miei capelli come fa Luna adesso, il modo in cui ci perdevamo reciprocamente ognuno negli occhi dell'altro ora invece sembra che quel filo che c'era tra di noi sia ad un passo dal rompersi e tu stia facendo di tutto per romperlo completamente" "non sto rompendo proprio nulla sto solo cercando di proteggerti" "proteggermi da cosa?" "niente voglio solo che tu sappia..." mi avvicino e prendo le sue mani tra le mie che come un gesto naturale si uniscono "che il nostro amore non è mai stato un'illusione, e non lo sarà mai ciò che ci unisce è un qualcosa di reale. Lo so che ora ti senti ferito da tutta questa situazione però devi credere in me so quello che faccio" lui si passa una mano sulla faccia, tra i capelli e chiude gli occhi sospirando frustato "Non so che fare con te" "abbi pazienza e sopratutto credi in me" "ho capito dal primo momento che ho incrociato i tuoi occhi che sarebbe stata tutto difficile ma ne è valsa la pena per ogni momento che abbiamo condiviso nel bene o nel male, proprio per questo continuerò a lottare per questo amore fino all'ultimo respiro che avrò, ora vieni qui" dice attirandomi fra le sue braccia.

Non esistono parole per descrivere questo nostro casino stupendo, mi stringe a sé e sento come se avesse paura di perdermi, come se volesse cercare di proteggermi ma non sapesse come fare, così vicini al cuore ma così lontani dalla mente, semplicemente noi nella nostra bolla magica, nel nostro piccolo grande amore stiamo abbracciati per un tempo infinito, finché non sentiamo Luna urlare il nome del suo papà che si stacca leggermente da me e noto una lacrima sul suo volto che cerca di togliere ma io lo precedo posandoci le dite sopra mentre lui continua a stringermi la vita "odio questo silenzio che impedisce ai nostri cuori di esprimersi liberamente, odio sentirmi un estraneo a casa mia" "non servono parole per amare, ci sono gli occhi che rispecchiano le nostre anime, che parlano per noi, che amano per noi, tu non sei un estraneo e lo sai bene" non ha neanche il tempo di rispondere che Luna entra in camera e si butta sul nostro letto matrimoniale mormorando "voio la colazione oraaa!" io scoppio a ridere mentre Riki le concede solo un piccolo sorriso, odio vedere in quel oceano dei suoi occhi una tristezza che non gli appartiene troppo immane "va bene principessa vieni dal papà che andiamo a fare colazione" dice andando con Luna in braccio verso la cucina mentre io vado a controllare se si sono svegliati anche Nathan e Sofia.

Il pomeriggio

Sono in cucina a lavare i piatti mentre Riki sta guardando la TV di là con i bambini che ovviamente hanno già mangiato.

A un certo punto sento Riki cantare sei mia e affiorano una serie innumerevole di ricordi, di emozioni, di brividi. Trasportata dalla sua voce mi avvicino al soggiorno e appena varco la soglia dell'entrata incrocio il suo sguardo in un'attimo torniamo ad anni fa a quel 26 novembre 2016, tutto ciò che ci circonda scompare rimaniamo solo noi due, con i nostri cuori che battono a velocità anomala, con il nostro amore sopra le righe, con i nostri sorrisi da deficienti innamorati.

...A un tratto entra quella che vorresti
Liti, frasi sconce e sguardi persi
Ragazza da top copertina e mai troppo coperta
Che ti fa girare indietro e poi girar la testa.....
Parigine come amiche e sulle gambe
E lo sguardo da diva provocante
Ho occhi solo per te, per te...
Se so che stasera sei mia chi o cosa tu sia
Ti guardo e non lo ammetto, ti guardo
E so che stasera sei mia chi o cosa tu sia...
Il trucco di sapersi bella e che tanto ti volti...
Ti guardo e non la smetto
E so che sei mia
E che stasera tu sei mia
E che stasera tu sei mia, mia, mia.

La canzone finisce e Luna applaude al suo papà mentre gli altri due continuano a guardarlo incantati come me d'altronde. "Blavoo papii" "grazie principessa mia" "peché tu e la mamma non vi date più bacini? E peché tu non stai qui con noi?" chiede con ingenuità la mia piccola curiosona mentre Riki alza lo sguardo verso di me. "Perché a volte nelle famiglie ci sono dei problemi" le spiega sorridendole dolcemente "ma tu le vuoi bene alla mamma velo?" "certo che si" "hai visto quant'è bella con la tua camicia?" Riki scoppia a ridere e si gira verso di me "l'hai pagata per caso?" "no, ha solo gusto la ragazza" "si ha preso tutto dal padre" "si, si ora non esageriamo da te ha preso solo gli occhi per altro è tutta me" "in effetti è ficcanaso come te" "ehi che cosa stai insinuando" gli butto uno strofinaccio in faccia "non sto insinuando niente lo sto dicendo apertamente" dice ributtandomi lo strofinaccio che mi arriva dritto in faccia visto i miei scarsi riflessi "ha ha ha simpaticone" "beh modestamente simpaticone e anche figo" si vanta facendo l'occhiolino a Luna che gli sorride divertita mentre io faccio l'offesa e vado a sedermi accanto a lui prendendo Nathan e Sofia in braccio "menomale che ho loro, voi due già vi vedo coalizzati contro di me" "no mamma io ti voio tanto cosi di bene" dice allargando le sue piccole braccia più che può "Lo so amore mio anche io ti voglio bene" "hei piccola traditrice tu dovevi essere dalla mia parte" dice facendole il solletico mentre lei ride "scusa papà però la mamma è la mamma" "ah... ora mi sento realizzata, stai crescendo bene figlia mia potere alle donne" dico mentre Riki sorride "ho capito mi arrendo ne riparliamo quando cresce Nathan vero campione?" dice scompigliandoli la chioma di capelli ricci dorati, il piccolo gli sorride e si appoggia sul mio petto. "Perché stavi cantando sei mia prima?" "Luna mi ha chiesto di cantarle qualcosa e quale canzone migliore di sei mia per ricordati che sei mia e di nessun altro tra virgolette Jacob" "ripartiamo con questa storia ti ho detto che è solo un amico" "forse per te è solo un amico ma per lui non sei solo un'amica, i suoi occhi quando ti guardano si illuminano" "ti stai sbagliando, lui non prova nulla per me" dico dubbiosa avendo anch'io notato alcuni atteggiamenti strani da parte sua nei miei confronti "non sei sicura neanche tu di quello che dici. Io non sono disposto a dividerti con nessuno il fatto che il nostro rapporto ora stia avendo un momento di crisi, non ti da il diritto di avvicinarti ad un'altro uomo che non sia io" "non riesco a toglierti dalla mia testa, figurati se riesco a toglierti dal mio cuore o addirittura sostituirti con un'altro" lui sorride mentre una fossetta spunta sulla sua guancia una tentazione troppo forte alla quale non riesco a non cedere infatti ci passo le dita sopra. "Questo nostro amore, così complicato ma così importante mi chiedo come sono arrivato ad innamorarmi così incondizionatamente di te. Io che neanche ci credevo nell'amore, quando mi sono reso conto di cosa stavo facendo ero già fottutamente schiavo di questo sentimento" dice lui perso nei suoi pensieri "l'amore è così arriva quando meno te lo aspetti e ti stravolge completamente la vita" "allora vieni qui continua a stravolgermi la vita come solo tu sai fare" indica le sue gambe. Poso Sofia vicino a Luna che sta giocando con le bambole e porto nella cameretta Nathan che si è addormentato. Poi torno sul divano e mi butto sulle sue gambe con la faccia nel suo collo inalando il suo profumo mentre mi rendo conto che più cerco di allontanarmi da lui più mi ritrovo al suo fianco. "Ti amo" sussurro "anch'io" mi stringe accarezzandomi le gambe scoperte vista la sola presenza della camicia. Mi era mancato il calore del suo corpo a contatto con il mio, per quanto io ci abbia provato ho capito che l'amore non può essere controllato ne tanto meno manovrato, può essere solo vissuto giorno per giorno, istante per istante. "Me lo dai un bacetto ho preferisci il mio collo, sai sto iniziando ad essere geloso" alzo la testa e sfioro le sue labbra in un modo straziante anche per me "Nah non mi va di baciarti" dico passando la punta del naso sul suo collo "non mi sfidare quando sai già di perdere, ti ricordo che so l'effetto che ho su di te" "anch'io so l'effetto che ho su di te" dico determinata "ah si? E quale effetto hai su di me?" "So che sei geloso ogni volta che poso anche solo lo sguardo su un uomo che non sia tu" "non sono geloso, dico solo che se una persona è mia, è solo mia e di nessun'altro e poi questo non è un effetto che hai su di me" "si invece è un effetto che ti provoca gelosia" "dopo questa piccola mia io direi che possiamo finirla anche qui" dice scoppiando a ridere per lo sguardo truce che li rivolgo. Per vendicarmi della sua squallida battuta mi metto a cavalcioni su di lui, metto le mani attorno al suo collo mentre lui circonda la mia vita con le sue braccia e fa un sorrisino divertito. "Mmm mi piace la piega che sta prendendo questa giornata" dice rubandomi un bacio a stampo "hei, hei signorino i baci non si rubano a casa mia" sussurro "peccato che qui siamo a casa nostra quindi valgano anche le mie di regole per la tua immensa felicità" "ma......" Non riesco neanche a formulare una frase che suona il citofono "aspetti qualcuno?" "No, nessuno" "vado io ad aprire!!" Urla Luna correndo verso la porta.....

Hola gente, ecco il capitolo 12 spero vi sia piaciuto se è così lasciate una stellina e un commento con il vostro parere♡

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