Capitolo Uno 1/3

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La sveglia suona. Un'altra giornata comincia. Chissà se tornerò mai a svegliarmi senza sentirmi già stanca, a pezzi e nervosa. Ormai sono passati dei mesi da quando ho chiuso quella relazione, eppure sento che la ferita brucia ancora.

Cerco di non pensarci troppo, dopotutto non sarò l'unica al mondo ad avere il cuore a pezzi. Anche se sono abbastanza certa di essere una delle poche ad averlo avuto così tante volte. Do sempre troppo alle persone e sono sempre troppo coinvolta sentimentalmente. Nel mio vocabolario non esiste la definizione "con calma". Io o ti amo oppure no, e se ti amo lo faccio davvero, ma inizio a essere davvero stufa di questi uomini che una volta essersi presi il meglio di me, iniziano a cambiare, da principi azzurri sexy si trasformano in bastardi senza cuore! Anche perché quella che ne paga le conseguenze, guarda caso, sono sempre io.

Karma del cavolo.

Addento il mio bel cucchiaio di cereali al cioccolato, mandando tacitamente al diavolo il peso forma. Concentro l'attenzione sulla la testa del mio cagnolone. Almeno lui so che non mi volterà mai le spalle. Che io sia triste o felice, serena o arrabbiata, lui è sempre qui, a guardarmi con gli occhi da cucciolo color nocciola, che non chiedono altro che una bella grattatina alla pancia. Lui sì che è un bel principe, tutto nero con una macchia bianca sotto il torace e delle belle sfumature lattee sulle zampe. Ormai è con me da quattro anni, un perfetto incrocio tra un setter irlandese e un labrador nero, tra dolcezza e vivacità. Non so come avrei sopportato tutti i cambiamenti e le delusioni se non avessi avuto lui con me. Fu amore a prima vista, l'unico per sempre in cui credere davvero!

Fortuna che anche lui sapeva bene quello che voleva e se l'è preso, saltandomi in braccio senza più scendere, ed ora è qui a goderselo. Quanto vorrei che anche gli uomini fossero così...

Sento una morsa stringermi il cuore. Come se lo avesse percepito, inizia a leccarmi e a fare le fusa come un gatto. Mi arrendo al suo sguardo e accarezzo le sue stupende orecchie vellutate, un bacio e filo a vestirmi. Oggi il capo ha detto che deve parlarmi e sono curiosa di sapere a che proposito.

L'aria fresca mi accarezza le gambe nude, chiudo gli occhi, inspiro e cerco dentro di me la forza di affrontare anche questa giornata. L'ultimo giorno della settimana. Ho davvero bisogno di un bagno caldo e un po' di relax. Entrando in auto inizio già a sentirmi meglio, la mia Mini Cooper mi ha sempre messa di buon umore. Accendo lo stereo con la canzone di Eminem "Your self " a darmi la carica, immettendomi nel traffico urbano. I pensieri mi raggiungono, sempre, insieme a quella stupida della mia coscienza, che si prende gioco di me. Ultimamente il suo passatempo preferito è ossessionarmi ricordandomi i miei fallimenti!

Il mio cellulare inizia a suonare.

«Ciao Sam, come va?» la mia migliore amica ha un tempismo perfetto.

«Tutto bene tesoro, a te? Stai venendo in ufficio?».

«Sì sì, sono già per strada, tu?».

«Già qua, e ti aspetto con un bel cappuccino fumante, come piace a te, però tu puoi farmi la cortesia di farmi una ricarica, il mio telefono sta per morire!». Come dire di no quando mi ricatta con un cappuccino?

«Cert... cazzo!» un forte urto mi fa fare un balzo in avanti.

«Che è successo, Hailey, stai bene?».

«Sì, solo che uno stronzo mi è venuto addosso». Sbuffando, scendo dall'auto. «Sistemo qui e arrivo, non preoccuparti Sam».

«Okay a tra poco, stai calma!» mi redarguisce, sa che sono un po' impulsiva e nevrotica, soprattutto in questo periodo. Cerco di rassicurarla e riattacco.

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