Capitolo Otto 1/3

234 13 0
                                    


Peyton Sayer (One Tree Hill) una volta ha detto: "In questo momento ci sono 6.470.818.671 di persone nel mondo. Qualcuno ha paura. Qualcuno è tornato a casa. Altri mentono per superare la giornata. Altri stanno affrontando una verità. Alcuni uomini sono cattivi e fanno la guerra ai buoni. Altri sono buoni e lottano contro il male. Sei miliardi di persone nel mondo. Sei miliardi di anime. E qualche volta... te ne serve una sola".

Che casa enorme. Quanto vorrei averne una così! Oggi devo andare in giro per New York a cercare casa, magari ci faccio un pensierino. Anche se dubito di potermi permettere un loft in centro. Qui siamo praticamente a ridosso di Central Park e in più la sua quadratura è venti volte più grande del monolocale che avevo a Napoli.

Per non parlare di questa cucina! È favolosa. Non sono una grande cuoca ma qui è impossibile non mettersi ai fornelli. Sto preparando una ricchissima colazione all'americana. Uova strapazzate, bacon croccante, pancake con sciroppo, latte e caffè a volontà. È già da un'oretta che sono qui dietro, dopotutto non sono riuscita a chiudere occhio. Ieri è stata una giornata memorabile con del sesso indescrivibile. Sembrava che stesse scopando per la prima ed ultima volta, un'esperienza ultraterrena ma il discorso pre-sonno mi ha decisamente rovinato il riposo. Nonostante la consapevolezza di quello che è il nostro rapporto, non riesco neanche minimamente ad accettare che lui se ne vada. O peggio. Qualunque scelta io farò, Nick Scott morirà.

Non riesco a togliermi queste parole dalla testa. Mi stanno ossessionando. Sarei disposta ad accettare di perderlo solo sapendolo al sicuro. Mi sento così impotente in questo momento. Vorrei poterlo convincere a scappare insieme, a cambiare di nuovo identità e scomparire per sempre. Giuro che lo farei. Pur sapendo quel che so, mi sento legata a lui come a nessun altro uomo al mondo. Da una parte tutto questo mi spaventa ma non mi sono mai sentita così viva e al sicuro finora. Lo seguirei ovunque se lui lo volesse.

«Ma il fuso orario a te non ti ha colpita?» la sua voce mi fa sobbalzare, facendomi cadere il mestolo.

«Scusa ero sovrappensiero».

«Spero non per via della nostra chiacchierata di ieri notte». Menti Hailey. Menti Hailey.

«Sì e no». Ma che risposta è... o è sì, o è no! Sono una vera idiota difronte a lui. Mi rincretinisco. «In realtà sto ripensando un po' a tutto, ieri è stata una giornata davvero fuori dal comune. Sono stata benissimo e oggi ho appuntamento con l'agenzia per cominciare a cercare casa, sia per me che per il team. Stavo pensando che mi piacerebbe un bel loft ma suppongo che costino tantissimo!». Mi sono salvata in calcio d'angolo, un cambio discorso da oscar!

Finisco di servire la colazione mentre lui la sta già mangiando. Lo guardo con rimprovero ma è troppo impegnato a masticare per accorgersene.

«Se vuoi posso accompagnarti, ho tutta la settimana a tua completa disposizione! Ordini di Jackson!».

«Tu che segui gli ordini?!» mi siedo accanto a lui sul bancone da colazione della cucina. «Ci crederò quando l'inferno ghiaccerà».

«Se gli ordini sono piacevoli, sono in prima fila! E si dà il caso che questi lo siano. Comunque complimenti per la colazione.

Non sapevo sapessi cucinare».

«Infatti! Di solito sono una frana» mi guarda insospettito.

«Sai Hailey, credo proprio che tu ti sottovaluti! Finora non ti ho mai sentita dire che sei brava in qualcosa eppure non ti ho mai vista fallire in nulla. Anzi».

«Chi ha detto che non sono brava in niente!».

«Dimmi una cosa in cui pensi di essere brava». Cazzo. Perché mi impegolo in queste domande.

Tornerò Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora