Capitolo Sette 2/3

257 11 1
                                    

Le luci del giorno si fanno lentamente strada all'orizzonte, il sole non è ancora visibile ma il cielo ha già le sfumature giallo-rosee dell'alba. L'orologio segna le sei del mattino. È davvero prestissimo eppure mi sento riposata ed energica. Forse le dodici ore di sonno in aereo hanno influito, anche se credo sia stato più il rivederlo e definire il nostro rapporto a liberarmi dalla tensione.

Ho apprezzato davvero tanto il suo starmi vicino nella giorna-

ta di ieri e sono curiosa di scoprire cosa ha in mente per oggi. Mi ha salutata con un mezzo indizio ma non ci ho capito granché.

"Ti farò vivere un'emozione che non hanno vissuto neanche nei telefilm".

L'unica informazione che ho dedotto è che ci vedremo. Ed è anche tutto ciò di cui ho bisogno.

Prima però che arrivi lui voglio cominciare a realizzare uno dei miei desideri in questa grande città. Una corsa a Central Park. Considerando che si trova difronte al mio albergo, non mi farò certo scappare questa occasione.

Tiro fuori il mio completo da corsa composto da leggings, maglietta e felpa. Lego i capelli in una bella coda e il cellulare al braccio con le cuffiette. In pochi minuti sono già pronta. Ho una carica dentro che ho davvero bisogno di liberare e soprattutto molti pensieri da rimettere in ordine.

Lascio le chiavi alla gentile receptionist e mi precipito fuori.

Mi fermo in strada ispirando l'aria della metropoli. È carica, densa e si sente anche quel pizzico di smog. In un certo senso la sento familiare. Napoli ha la stessa elettricità anche se non a quest'ora del mattino. Qui sembra normale trovare traffico anche di buon'ora, inizio a capire perché la chiamano la città che non dorme mai.

Attraverso la strada entrando nell'immenso polmone verde. L'aria si fa più leggera ad ogni metro mentre la musica inizia a riempirmi i timpani. La prima canzone è una delle mie preferite, si potrebbe definire la colonna sonora di Supernatural, si intitola "Carry on my wayward son" dei Kansas. Un ritmo che trasmette energia e forza ma al contempo ispira alla riflessione. Inizio lentamente a correre fino a raggiungere il giusto ritmo per il mio corpo. La mente si sgombra. Le canzoni successive sono quasi tutte della stessa band, i "Fun". Un gruppo formatosi proprio in questa città. Ricordo benissimo la prima volta che li sentii. Ero nel mio appartamento a combattere con l'ennesima pena d'amore quando alla tv sento la voce di Nate Ruess. Qualcosa nella sua voce mi ipnotizzò, mi sedetti sul letto a fissare quel video, come incantata. Ricordo di aver passato le ore successive a cercarli su Youtube ascoltando tutta la loro discografia. Il giorno dopo mi sentivo rinata. Un po' come mi sento oggi. Sta per cominciare un nuovo capitolo della mia vita.

Nel lavoro dovrò impegnarmi sempre di più per dimostrare di aver meritato davvero questa grande occasione. Non posso ancora credere a quello splendido ufficio, tanto bello da non sentirlo davvero mio. Sono sicura che non appena lo mostrerò a Sam comincerà a sparare fantasticherie a raffica. Non oso immaginare quando scoprirà della porta comunicante con l'ufficio di Nick. Tirerà subito le sue conclusioni. Immagino già di sentirla: "Questo è un segno del destino, significa che presto vi sposerete e avrete tanti bambini". Assolutamente errato.

Certo non mi dispiacerebbe ma credo di aver già accettato di non poter avere una storia con lui. Dopotutto è il primo uomo su questo pianeta ad avermi detto la pura, se pur crudele, verità, fin dall'inizio. Quindi conosco le regole di questa partita e giocherò pulito. Non mi aspetterò nulla e mi godrò ogni momento come un dono.

A pensarci bene questo patto di segretezza non fa che alimentare la passione, si sa che il proibito fa gola a tutti. Un sorriso mi nasce involontariamente in viso mentre il sole si mostra in tutto il suo splendore tra i folti alberi del parco. I pochi raggi che li attraversano sono caldi e confortanti sulla pelle. Guardo di sfuggita l'orologio, immobilizzandomi. Sono le otto. Si è fatto tardissimo. Ho perso la cognizione del tempo. Torno di corsa all'albergo.

Tornerò Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora