~Capitolo 7~

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"È nel rapporto madre-figlia
che a mio avviso
va colta l'intima essenza
della vita"
Cit. Vito Mancuso, Questa Vita

Metto il piatto di pasta che ho preparato per mia madre sul tavolo ancora apparecchiato ed esco di casa, chiudendo piano la porta per non svegliarla.
Mi dirigo verso il bar della spiaggia, come è mio solito fare.
Quando entro saluto Luis, il barista, e mi siedo al bancone per ordinare un caffè.

《Come stai?》sorride Luis aggrottando la fronte.

《Insomma, un po' disorientata...》scherzo, ma lui intuisce che c'è qualcosa che non va.

Mi conosce da tre anni e ormai sa capire quando non sto bene.

《Di la verità, ieri ti sei fatta.》
Mi guarda severo e io annuisco abbassando lo sguardo sulle mie mani.

Mi vuole bene ed è anche più grande di me di qualche anno, quindi è molto protettivo nei miei confronti.

《Sei troppo giovane, non rovinarti così. Immagino che sia stata la prima volta》dice Luis.

《Sì, e non credo che succederà ancora》ribatto, prendendo la tazzina di caffè che Luis ha appena messo nel piattino.

Si appoggia al tavolo del bancone con i gomiti e mi fissa attentamente.
Il suo sguardo è sempre stato rassicurante. Lui è una di quelle persone che considero "casa", una di quelle persone senza le quali non potresti stare.

《Cammie, piccola, lo dico per te. Non fare altri errori di questo tipo, ti prego.》

Lo guardo negli occhi.

《D'accordo》prometto.

Mi da una carezza sul viso e sembra non voglia togliere lo sguardo su di me.

《Non è tutto》dice.

《Come?》non capisco.

《Non è tutto》ripete. 《È successo altro.》

Ma come fa? Come fa a capire sempre quando c'è qualcosa che non va? Come fa a capirmi così facilmente quando nemmeno io riesco a capire me stessa?

《Sì, mio padre se n'è andato.》

《Avevo immaginato qualcosa del genere》afferma. 《Senti, appena ho tempo ti chiamo, hai bisogno di distrarti. Magari possiamo farci un giro.》

《Sì, hai ragione.》

Finito il caffè appoggio i soldi sul bancone, ma lui li rifiuta.

《No, oggi no. Offre la casa》mi strizza un'occhio.

《Oh, ehm... ti ringrazio》sorrido.

Esco dal bar e vado verso gli scogli che si affacciano sul mare poco più in là.
Mi siedo e osservo dei signori che stanno pescando. Indossano dei cappelli da mare molto buffi. Uno di loro è quasi caduto per prendere il pesce che si è attaccato all'amo della canna da pesca.

"Chissà se oggi verrà" rifletto. "Spero proprio di sì. Ma perché non ha risposto al mio messaggio?".

Ma perché mi faccio così tante paranoie? In fondo non è successo nulla di che.

Dopo aver aspettato per circa un'ora, prendo la decisione di andarmene, ma poi lo vedo camminare in lontananza sul bagnasciuga.
Scendo il più veloce possibile dagli scogli per raggiungerlo prima che se ne vada. Non voglio correre, risulterei ridicola.
Mentre cammino a passo svelto, mi viene l'ansia.

"E se pensa che io sia una stupida?" Mi domando allarmandomi. "Ma perché mai dovrebbe farlo? Voglio solo parlargli."

《Andrew?》lo chiamo da dietro le sue spalle, ma sembra assorto dai suoi pensieri, quindi lo chiamo di nuovo:《Andrew!》

Come Una ConchigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora