Epilogo

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Al funerale di Liesel assisterono pochissime persone, come deciso da sua madre. Nessuno venne incriminato, dato che, dal punto di vista biologico, la ragazza sembrava essere morta per cause naturali. L'anziano sperò che negli anni a venire nessuno avrebbe pensato a lei come una giovane anoressica deceduta a causa del difficile rapporto con il cibo.
Non sarebbe riuscito a sopportarlo.
Paul andò a trovare Liesel ogni giorno, per raccontarle come aveva trascorso la giornata. Con il passare del tempo, iniziò a rendersi conto che il motivo per il quale continuava a farlo gli appariva sempre più estraneo, arrivando a trasformare quella stessa azione in un gesto del tutto automatico.
Probabilmente si trattava di una nipote, una lontana parente. Una lapide tanto simpatica da convincerti a fermarti per salutarla ogni volta.
Con lo scorrere degli anni, Paul si dimenticò del tutto di Liesel, non riuscendo più ad immaginarne neanche il volto.
Nonostante tutto sapeva che, quando sarebbe arrivato il suo momento, lei l'avrebbe atteso sorridente, con i suoi capelli dorati e gli occhi risplendenti di una lucentezza che aveva resistito perfino alla morte.

Lolita non l'ha mai fattoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora