Capitolo 17

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Driiin
Ecco che quel dannato e maledetto aggeggio inizia a suonare. Ma io mi chiedo sempre chi possa aver creato una cosa così pericolosa e dannatamente fastidiosa per noi essere umani.
La cosa che odio di più? La sveglia.
'Muoviti sei in ritardo anche oggi. È da mezz'ora che stai rimandando la sveglia'
O cazzo.
Guardo l'orologio e sono le 7.15
Cazzo cazzo cazzo
Mi alzo velocemente dal letto e corro in bagno. Mi faccio una doccia supersonica e mi asciugo dopo di che i capelli.
7.25.
Cazzo cazzo cazzo
Ho 10 minuti per truccarmi, vestirmi e mangiare.
Mi metto dei pantaloncini in jeans a vita alta e nel mentre metto il mascara.
Sopra metto una magliettina nera che arriva sopra l'ombelico con vari spacchi sulle braccia uniti da dei fili

Sopra metto una magliettina nera che arriva sopra l'ombelico con vari spacchi sulle braccia uniti da dei fili

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7.30
Finisco di mettere il rossetto matt bordeaux, il correttore perché ho delle occhiaie da paura, il blush e per finire l'illuminanto sopra lo zigomo e all'angolo dell'occhio per illuminare un po' lo sguardo.
7.35
Ok ce la posso fare se porto il cibo in macchina.
Corro di sotto in cucina e prendo varie merende e bibite. Esco dalla porta principale e saluto Chiara.
Controllo nella borsa le chiavi della mia bimba e abbassando lo sguardo vedo le mie pantofole tutte pelose e morbidissime.
Non. Ci. Posso. Fottutamente. Credere.
Ma solo a me capitano queste disgrazie?!
Guardo l'ora sull'orologio.
7.40
Uff.
Metto tutto il cibo in borsa e corro di sopra. Ho il fiatone cazzo. Questa casa è gigante. La prossima volta ne prendo una con un ascensore.
Arrivo nella mia stanza e entro dentro la cabina armadio. Sono indecisa che mettere... mmm... forse queste.. no queste... oddio sti tacchi me ne erano completamente dimenticata. Li metto stasera.
'Sbrigatiii a scegliere un cazzo di paio di scarpe'
Oddio hai ragione ma stai calma! Dovresti prenderti una camomilla.
Alla fine opto per un paio di airmax bianche.
Corro verso la mia macchina e appena sono entrata la faccio partire a tutto gas verso quel maledetto posto chiamato 'scuola'.
Arrivata davanti, parcheggio la mia macchina al mio solito posto e appena scendo ricevo le solite occhiate. Quelle piene di ammarazione, di invidia, di passione e bla bla bla. Npn me fotte intanto.
Finalmente mi accendo la mia prima sigaretta del giorno. E intanto mangio una brioche. Intanto sono solo le 7.45 e io devo entrare verso le 8.
Finita la mia sigaretta prendo il mio adorato succo all'albicocca. Chi non lo ama?! Me lo gusto fino all'ultima goccia. Quasi quasi entro nell'atrio e mi prendo un caffè.

Ma perché oggi tutti mi fissano? Non hanno nient'altro da fare nella loro noiosa e inutile vita? Ma boh. Sono basita.

Bevuto il mio caffè, esco. E vado sulla mia solita panchina dove di solito trovavo Andrew e Jess...
Ma Jess non c'è. Sono appena passati due giorni da quando è stata ricoverata e oggi pomeriggio, come tutti i giorni, vado a vederla.
Andrew invece lo trovo seduto da solo che fissa il vuoto mentre si fuma una sigaretta... povero il mio Andrew. Mi fa troppo male vederlo così quando lui è il primo che non si abbatte mai e che non manda mai via il suo splendido sorriso.

"Hei Andrew, come stai?" Mi siedo dopo di che anch'io accanto a lui dopo che mi ha notata.

"Heii..." e mi abbraccia. Ricambio anch'io. Ne abbiamo bisogno entrambi.

Che Si Aprano Le Danze ||CAMERON DALLAS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora