Capitolo 10

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Siamo appena arrivati davanti all'ospedale. In realtà sono molto agitata e nervosa. Non voglio vedere un altro della mia famiglia con tutti quei fili attaccati. Ma non posso continuare a scappare. Basta ora devo entrare. A rassicurarmi ci sono Carlos e Jess...che mi conoscono molto bene. Cameron e Nash invece mi stanno solamente seguendo a testa bassa senza dire nulla. Ci credo...non sanno niente e non saprebbero dire niente visto che sono molto suscettibile e non saprebbero come comportarsi. Li sono grata per il loro silenzio.
Entrata nella haule chiedo ad un'infermiera la stanza di Cristian Smith.
"Terzo piano. Vada dritto finché giri a destra ed è la prima stanza. Numero 524."
524...stessa stanza di quando sono stata ricoverata io. Quanti ricordi. Da cancellare ovviamente.
 Senza accorgemene sono davanti alla porta con la mano sulla maniglia. Devo mettere tutto il coraggio per girarla. Poi qualcuno mette una mano sulla mia. Mi giro e vedo quegli occhi color nocciola che mi fissano. Il cuore ovviamente mi batte ad una velocità assurda. Assieme giriamo la maniglia e appena entro resto scioccata. Cris è tutto ricoperto di fasce e accanto a lui c'è quella che ritenevo mia madre con la faccia rigata di lacrime. Non l'avevo mai vista piangere se non lacrime di coccodrillo. Non le aveva mai versate per nessuno, per questo io non piango mai davanti agli altri perché mi ha sempre insegnato a essere dura e fredda. Sono una persona orribile solo a causa sua. Mi odio da sola e la colpa è solo sua. Perché non poteva accettarmi come sua figlia?!
Ma ora non voglio pensarci. Il passato è passato e ora voglio solo concentrarmi su Cris.
"Ro..Rose" disse quell'essere davanti a me
Io ingorandola mi siedo vicino a Cris. Mi si stringe il cuore a sapere che ora è in coma. Che magari può anche non svegliarsi più. Ma la cosa che mi infastidisce di più è non sapere come sia successo... giuro che se qualcuno l'ha fatto di proposito verrà immediatamente ucciso dalle mie stesse mani. Ma prima lo farò talmente soffrire che mi scongiurerà lui stesso di ucciderlo.
"Com'è successo?" Chiedo con una voce fredda e distaccata
"Non lo so. Io l'ho saputo solo tre giorni fa. E Rob ha detto che prima doveva sbrigare delle faccende." Ecco appunto...ora ha smesso subito di piangere...già tutte lacrime di coccodrillo.
"Dov'è Ash?" Chiede Jess.
Cazzo ero cosi incazzata sulle cose di cui non dovrebbero interessarmi come questa donna che non mi sono accorta che non c'era Ash
"L'ho mandata a casa a New York. Ha la scuola e non può saltarla sempre come sua sorella"
Che faccia tosta ragazzi. Ma non me ne starò zitta come facevo da piccola.
"Ascolta io se salto è perché ho delle cose importanti da fare. E poi non sono cazzi tuoi. Non sei nessuno per dirmi qualcosa. Nessuno"
Dissi cercando di non tremare nella voce.
"Non ti permettere di parlarmi cosi. E poi è colpa tua" disse facendo tanto casino.
"Mia?! E scusa cosa avrei fatto di male?"
"È stata sempre colpa tua fin dall'inizio quindi non giustificarti. È cominciato tutto da quando sei nata tu"
Stavo diventando rossa dalla rabbia e giuro che se non fosse stato per Carlos che mi teneva le braccia le sarei saltata addosso e le avrei urlato in faccia tutte cose che raccolgo da una vita intera.
"Ok basta ora. State esagerando e ricordate che qui vicino c'è Cris in COMA" disse Jess..ovviamente lei era una pacifica fino ad un certo punto però. Quando la fanno incazzare veramente riesce a far paura anche a me.
Vado subito a sedermi vicino a mio fratello. Cerco di calmarmi intanto invano. La sua presenza in questa stanza mi fa solo innervosire di più . Non ce la farei un giorno in più con lei qui. E dato che non riesco a calmarmi mi alzo immediatamente dalla sedia e esco senza dire nulla a nessuno. Sento dei passi dietro di me e non ho nemmeno intenzione di girarmi per vedere chi sia. Non me ne importa. Ora voglio solo uscire e fumarmi una sigaretta in santa pace.
Uscita mi siedo su un gradino delle scalinate e mi accendo una sigaretta. Una voce dietro di me mi fa girare
"Non fa bene fumare per calmarsi."
Cameron.
"Non fa bene impicciarsi nei cazzi degli altri...si finisce sempre male" gli dissi senza guardarlo...ora ero concentrata a guardare il sole tramontare.
"Si ma io non mi stavo impicciando nei cazzi tuoi...stavo solo dicendo che il fumo non fa bene"
"E a me non frega un cazzo" dissi...
Sono ancora incazzata e la sua presenza ora non mi aiuta. Quelli che mi conoscono veramente sanno che quando sono incazzata bisogna starmi alla larga.
"Mi spieghi perché ti comporti ogni volta con me di merda?" Chiede cercando il mio sguardo..
"Lo capisci che io sono fatta cosi? Io non voglio nessuno soprattutto quando sono incazzata" dissi cercando di stare calma
"Io non ho detto se vuoi qualcuno...io ho detto perché ti comporti di merda ogni volta con me?!!" Disse alzando un po' il tono di voce.
Grosso errore
" io mi comporto come cazzo voglio e sono fatta cosi e non voglio nessuno che mi venga a rimproverare per il mio carattere soprattutti da uno come te...quindi mi faresti anche il grande favore di andartene e non farti più vedere...perché sai...ultima novità dell'ultimo minuto io non ti voglio accanto a me" dissi quasi urlando...scommetto che sono rossa in viso ora.
Allora vi starete chiedendo se quello è vero...beh si
Nono...bugia...tu lo vuoi accanto a te ma non lo vuoi ancora ammettere.
E non lo ammetterò mai perché non è vero e poi ci conosciamo da quanto?! Una settimana?!
Conosci l'amore a prima vista?
Ma vaffanculo a te e al tuo amore a prima vista
"Sai cosa...hai ragione. Sono un coglione a rincorrerti ogni volta. Sono stufo delle tue cazzate sparate perché sappiamo entrambi che tu mi vuoi ma non vuoi accettarlo...ma ok ho ricevuto il messaggio. Sparirò dalla tua vista." Disse...questo dovrebbe farmi felice ma perché all'improvviso sento un enorme senso di colpa divorarmi?
Dai fermalo prima che sia troppo tardi
Non riesco...sono troppo orgogliosa
Questa volta cambia...dai non essere come quel mostro di tua madre
Forse hai ragione
"Aspetta..." dissi con un filo di voce mentre lui mi dava di spalle
"Non volevo ferirti..." dissi cercando di non sembrare debole
Lui continuava a rimanere girato e ciò significava che voleva sentirmi parlare fino alla fine
"Ascolta...tu non c'entri niente con ciò che mi sta succedendo e non volevo dirti quelle cose. Sono incazzata e quando lo sono non riesco mai a controllarmi. Perdo subito la pazienza se si tratta di quella donna. Ehm...beh si io ti voglio accanto a me e...cioè hai capito" cerco di non bloccarmi appena si gira e fissa quei suoi occhi nei miei. Ormai mi sono incantata lì. Sembra che nessuno dei due abbia intenzione di girare lo sguardo ma devo. Non posso ...
"Ehhmmm..." e ora cosa vuole?
"Cosa?"
"Voglio anche le scuse..." che faccia tosta
"E perché scusa?"
"Perché mi hai ferito nel profondo del mio piccolo cuoricino indifeso" mentre lo dice mi fa gli occhioni e il labbruccio...che tenero!
Ma no. Non può abbindolarmi cosi...
"Senza che fai il cane bastonato...non ti chiederò mai scusa"
"Ah si? Ora vedremo" e iniziò a farmi il solletico. In pratica io stavo urlando davanti all'ospedale. Sembrerei anche pazza ma non me ne frega.
"Okok va bene..." intanto entrambi ci fermammo per prendere fiato
"Scusa..." cazzo...è davvero riuscito a farmelo dire...wow
"È troppo bello per essere vero" disse sorridendo
"Rose..."
"Si?"
"Ehm...devo dirti una cos-" qua venne subito interrotto da Nash che urlò
"Rose vieni subito...tuo fratello si sta svegliando "
L'unica cosa che feci è correre...correre più che mai. Finalmente si sveglierà e mi racconterà tutto.

Che Si Aprano Le Danze ||CAMERON DALLAS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora