Capitolo 20 - Conti in sospeso

5.3K 349 495
                                    

[UNA SETTIMANA DOPO]

Harry era più felice in quell'ultimo periodo e Hermione se n'era accorta.
Era sicura che ci fosse qualcosa sotto e che non c'entrasse con il Torneo.
Insomma, i tre Campioni che avevano gareggiato con lui avevano passato qualche giorno orribilmente per via dei pensieri che li assillavano, il ché era normale.

Harry sembrava essersi ripreso subito.
E con subito si intende meno di dieci minuti.

Doveva esserci stato sicuramente qualcosa con Neville, altrimenti non si poteva spiegare quell'improvvisa felicità, ma non aveva visto i due insieme ultimamente.

In quella mite domenica di maggio, al tavolo Grifondoro insieme a lei erano seduti anche i due Weasley; Ron e Ginny.

Quest'ultima era al corrente della relazione che la sua migliore amica e suo fratello avevano, non perché fosse stata esplicitamente Hermione a dirglielo, ma l'aveva capito da sola.

Si guardavano continuamente, si cercavano continuamente e Ron le gravitava attorno come la Terra attorno al Sole.

In più, Ginny era un'attenta osservatrice.

Ad ogni modo, era una situazione abbastanza tranquilla: il rosso stava mangiando una fetta di crostata alla marmellata di fragole, pensando solo a quanto fosse deliziosa, mentre le due ragazze stavano studiando, anche se ognuna di loro si stava concentrando su pensieri diversi da quello che c'era scritto sulle pergamene.

A quel punto, con la coda dell'occhio, Hermione intravide il corvino dagli occhi verdi smeraldo e gli occhiali rotondi che si stava avvicinando a loro.
Non poté assolutamente non notare il sorriso radioso che aveva dipinto sulle labbra, che aveva la capacità di portare allegria a tutti e che lei stava vedendo sempre più spesso, dopo essersi quasi rassegnata a non vederlo più.

Anche lei sorrise e lui intercettò il suo sguardo, aumentando la velocità per raggiungerli più in fretta:
"Hey, ragazzi! Come state?", esclamò, appena arrivato al tavolo.
"Ciao, Harry! Tutto bene... e tu?", gli rispose Hermione, accompagnata da un "Bella!" da parte di Ron e un sorriso di Ginny.

Harry si accomodò di fianco a quest'ultima, afferrò un pezzo della stessa crostata che stava ancora gustando il suo migliore amico e iniziò a mangiare, buttando l'occhio sul libro che stava leggendo la Weasley:

"Cosa fare se ci ritrova davanti ad un Ippogrifo.", chiarì lei, vedendo che stava cercando di leggere, "Non so a che cosa possa servire, ma ho la media dell'Oltre ogni previsione e la voglio mantenere."

"Sicuramente serve a non fare la figura di Malfoy al terzo anno, Ginny!", rise Ron mentre mangiava l'ultimo boccone della sua torta, "Vi ricordate? Si è buttato a terra come un moribondo! Fierobecco gli aveva fatto sì e no un graffietto!"

Prima che potesse controllarsi, Harry scattò in piedi, fulminandolo con lo sguardo.
Era rosso dalla collera e sulle sue labbra non c'era più traccia del sorriso di poco prima, ma solo una smorfia aggressiva:

"Non. Insultare. Draco.", intimò, a bassa voce, scandendo bene ogni parola e muovendo la bocca per accentuare l'effetto.

"Harry, stai calmo per favore.", lo rimbeccò il rosso, preso alla sprovvista da quella reazione, "Perché lo difendi? È stato un coglione quel giorno lì."

"Non poteva sapere che Fierobecco avrebbe reagito in quel modo."

"Se avesse ascoltato Hagrid l'avrebbe saputo..."

"Errare è umano, Ronald Weasley."

A quest'ultima affermazione, il rosso alzò gli occhi al cielo e prese un respiro profondo, sbattendo le mani sul tavolo:
"Non mi va di discutere con te, Harry. Semplicemente ti conosco da troppo tempo per non sapere che se difendi Malfoy c'è un motivo..."
Lasciò la frase in sospeso, vedendo che il corvino aveva improvvisamente cambiato espressione: continuava a guardare in basso, giocherellando con la crostata che aveva nel piatto, aspettando che Ron finisse il concetto:
"Quindi... ora ci racconti cos'è successo per favore?"

L'ho fatto per te ~ DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora