Capitolo 19 - Chiarimenti

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"STUDENTI E STUDENTESSE! CEDRIC DIGGORY E HARRY POTTER VINCONO IL TORNEO TREMAGHI!", aveva urlato la voce di Silente, senza nascondere l'impulso gioioso.

Harry aveva un sorriso a trentadue denti dipinto sulle labbra, mentre alzava la Coppa TreMaghi appena afferrata.

Era tutto finito.

E lui aveva vinto.

"Ce l'hai fatta, nanetto. Credevo avresti mollato alla prima prova, ma sei stato davvero bravo. Complimenti.", gli sussurrò velocemente Cedric all'orecchio, preso ad osservare la Coppa sulle loro teste, resa scintillante dalla luce del Sole.
"Alla fine allora non sono così scarso.", gli rispose di rimando, facendo ridere il Tassorosso.
"Hey hey, non tirartela troppo. Abbiamo vinto insieme.", ribatté regalandogli un sorriso scherzoso.

Harry distolse lo sguardo da Cedric e iniziò a farlo vagare per le tribune, in cerca di Ron e Hermione.
Stringendo un po' le palpebre per contrastare la luce solare che sembrava essersi piantata su di lui, riuscì a distinguere le due sagome dei suoi amici che si abbracciavano sopraffatti dalla felicità e facevano scattare i pugni chiusi verso l'alto.

Non si era però accorto che il suo sguardo, dopo aver trovato i suoi amici, stava vagando ancora, alla ricerca di un certo ragazzo biondo dagli occhi di ghiaccio che però non riusciva a vedere.

Che fosse andato via?

Quel pensiero provocò ad Harry una fitta al petto, ma continuò a sorridere e a salutare la folla che li stava acclamando, molto più forzatamente di prima.

"Ragazzi, professori e Campioni: domani sarà una giornata di lezioni, quindi invito tutti a tornare alle proprie Sale Comuni e dormitori per riposarsi. Grazie a tutti per essere stati qui!", annunciò Silente, lasciando poi cadere il braccio che teneva la bacchetta come simbolo di liberazione.

Era finita anche per lui.

Harry, con un mezzo sorriso sulle labbra, tornò nella Sala dei Grifondoro, accompagnato da Ron, Hermione, Neville, Ginny, Dean e Seamus, che continuavano a borbottargli complimenti nelle orecchie, senza che lui capisse nulla: era davvero troppo stanco.

Appena arrivarono davanti alla porta del dormitorio maschile, Ginny prese la parola:
"Dai su, lasciamo in pace questo povero ragazzo!", rise, guardandolo con occhi pieni di orgoglio, per poi stringersi al braccio di Dean, con cui si era fidanzata da poco, "Harry, vai a dormire, davvero. Sarai stanchissimo!"

Oh non sai quanto, Ginny!

"Sì, Ginny ha ragione. Harry, noi siamo nella Sala Comune se hai bisogno, ok?", gli sorrise Hermione, trascinandosi dietro i due Weasley, Dean e Seamus.

Neville fece per seguirli, ma si fermò sul ciglio delle scale.
Aspettò qualche secondo prima di girarsi e tornare verso Harry, che era ancora davanti all'uscio, immobile.
Gli scostò una ciocca di capelli neri dalla fronte fissandolo negli occhi verdissimi che si ritrovava e sospirò, avvicinandosi al suo viso:
"Complimenti Harry, sapevo che ce l'avresti fatta. Sei e sei sempre stato molto più forte di quello che credi."
Poi, senza aspettare che l'altro rispondesse, gli baciò dolcemente le labbra color ciliegia.

Quel contatto provocò in Harry una scarica di pensieri. C'era troppa confusione nella sua mente. Una parte di lui non aveva ancora dimenticato i sentimenti che provava per Draco e segretamente sperava che il biondo non lo odiasse sul serio - fantasia vana, ovviamente -, ma l'altra parte pensava che non avrebbe mai potuto riavere indietro il suo Serpeverde, quindi era per dare una possibilità a Neville, che era veramente innamorato di lui, sperando di poter ricambiare i suoi sentimenti.

Dopo qualche minuto Neville si staccò dalle sue labbra, lo guardò con gli occhi lucidi e senza dire niente scese le scale, raggiungendo i loro amici.

Il Grifondoro, rimasto solo, decise di seguire i consigli di Hermione e Ginny e stendersi sul letto.
Ai Campioni, infatti, erano stati abbuonati i compiti per il giorno dopo, in modo da consentire loro di riprendersi dopo la Prova, quindi il ragazzo non aveva nulla da fare se non dormire.

L'ho fatto per te ~ DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora