Harry scese le scale ripensando a ciò che era accaduto la sera prima, quasi convinto che fosse stato solamente un sogno e che in realtà il Ballo non era ancora avvenuto, ma il suo vestito appoggiato con poca cura sullo schienale della sedia e il calendario che segnava chiaramente il giorno 25 dicembre gli fecero capire che era stato tutto vero.
Non aveva capito che gli piacesse Draco prima di baciarlo: certo, aveva sempre ritenuto che il Serpeverde fosse un ragazzo niente male, ma non credeva assolutamente di esserne innamorato.
Ormai, però, gli era chiaro che Dean Thomas non faceva più parte delle sue fantasie, dove invece ora vedeva una massa di capelli biondo platino e un paio di occhi azzurro ghiaccio.
Nella sua instancabile mente, le immagini di Draco mentre gli intimava di guardarlo negli occhi, mentre sussurrava il suo nome, mentre appoggiava le morbide labbra sulle sue, perennemente screpolate e ancora inesperte, erano ancora vivide e continuavano a tenerlo in uno stato di estasi così perfetta da sperare che niente la turbasse.
Ed era talmente assorto dai suoi pensieri da non accorgersi quasi dell'abbraccio in cui avevano appena iniziato a stringerlo i suoi migliori amici:
"Buon Natale, Harry!", gli augurò Ron.
"Buon Natale anche a v-", rispose, ma non fece in tempo a finire la frase che Hermione aprì bocca.
"Forza, cosa aspetti? Raccontaci tutto!!", trillò tutta su di giri e saltando per l'emozione. Il viso di Harry si modellò in un'espressione stranita:
"Ma come fat...", iniziò a domandare, ma si interruppe quando si ricordò come lui e Draco si erano trovati insieme nella Torre di Astronomia, "SIETE STATI VOI?!?!"
Le teste dei suoi migliori amici che annuivano soddisfatte gli diede la conferma di ciò che pensava, anche se Hermione volle comunque dire la sua:
"Certo che siamo stati noi! Voi due non vi sareste mai svegliati da soli!", spiegò, enfatizzando per bene le ultime due parole.
Harry era veramente a bocca aperta: i suoi amici avevano capito prima di lui di chi fosse innamorato! Si sentiva, nella sua felicità e gratitudine, un po' stupido.
E lui odiava sentirsi stupido.
"Dato che siamo stati noi, vorremmo la ricompensa che ci spetta! Su, sputa il rospo, ragazzo!", esclamò Ron, che non vedeva l'ora di sapere se il suo lavoro - e quello di Hermione - avesse dato frutto.
Il corvino, con gli occhi lucidi per l'emozione e le immagini nella testa che vagavano come le chiavi volanti che avevano affrontato al Primo Anno, iniziò a raccontare tutto ciò che era successo, felice di fornirne anche i dettagli. Ad ogni parola che usciva dalla sua bocca, poteva notare i sorrisi dei due ragazzi seduti davanti a lui che si ampliavano sempre di più.
Ad un certo punto, il ginocchio sinistro di Hermione urtò inconsapevolmente quello di Ron e quello che accadde dopo fu inaspettato:
"Ehm... scusa", balbettava la ragazza, che nel frattempo era diventata paonazza dalla vergogna. Il ragazzo, che era dello stesso colore dei suoi capelli, mormorava parole senza senso e senza alcun tipo di connessione logica.
Certo che chi è innamorato non si accorge proprio di nulla, pensò Harry, osservandoli.
E pensò anche che pure loro avessero bisogno di una spintarella.
"Ragazzi, vi ho raccontato tutto! Ora ho bisogno della mia colazione", rise il ragazzo, fermando la tensione che si era creata tra i due amici, "Dopo possiamo scartare i regali!"
Ron e Hermione si ritrovarono d'accordo e quest'ultima, borbottando qualcosa a proposito di "andare a trovare Calì perché doveva parlarle del compito di Divinazione", scese per prima dopo essersi accertata che i maschi la raggiungessero in Sala Grande.
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L'ho fatto per te ~ Drarry
FanficHarry James Potter è uno dei campioni del Torneo TreMaghi e non ha tempo di pensare ad altro. Tuttavia, in lui si fa strada una consapevolezza che lui vuole reprimere: quella di essere attratto dai ragazzi, in particolare da Dean Thomas. Draco Luci...