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i giorni passarono, e jungkook e jimin si avvicinarono sempre di più, comportandosi ogni giorno sempre più come una vera coppia di fidanzati, ma non ufficiale.
ormai erano inseparabili, jungkook era praticamente sempre a casa di jimin, a fare giochi divertenti e altri parecchio eccitanti, jungkook chiese un paio di volte a jimin di stare insieme, ma lui rifiutò sempre nonostante ricambiassse a pieno i suoi sentimenti, la ragione per il quale jimin non volesse fidanzarsi con il mionore, oltre alla paura di essere tradito, era di soffrire ancora, di perdere jungkook non solo come amore, ma come amico.
jungkook però non era un tipo che si arrendeva facilemente, ma in questo caso pensava di essere davvero non ricambiato dal più piccolo, e non accettava che lo usasse solo a scopo di provare piacere. si perché i due si baciavano spesso in modi molto affiatatati e bagnati, ma non erano mai andati troppo oltre, ma jungkook un giorno si stancò, ovviamente non di pomiciare con jimin, ma di essere usato e illuso.
-
jungkook come solita routine, si avviò verso casa del minore, ma stavolta non con il solo scopo di baciarsi o coccolarsi.
non appena si trovò davanti casa del maggiore leggermente agitato bussò alla porta, e il nervosismo aumentò ancora di più quando un sorridente e adorabile jimin si aprì la porta.
salutò jungkook con un bacio sulla guancia e lo fece accomodare in casa sua, portandolo subito sul divano e iniziando a fargli amorevoli coccole.
non passò molto tempo prima che il calmante silenzio che si era formato nella stanza venne interrotto.

"kookie stai bene? è da quando sei entrato che non parli"

jungkook si staccò di malavoglia dall'abbraccio di jimin e sospirò

"veramente devo parlarti"

il maggiore prese le mani di jungkook e le strinse nelle sue cercando di metterlo più a suo agio possibile.

"di che si tratta?"

"di noi due, jimin non possiamo continuare così"

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