Capitolo 4

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Entrate in mensa cercavo con lo sguardo le mie amiche e dopo poco una mano mi aveva tirato un pugno amichevole al braccio. "Dove eri finita?" Mi aveva chiesto Normani. "Vieni io e Ally abbiamo trovato un tavolo da questa parte" "Chi c'è al tavolo?" "Nessuno, solo noi, gli altri non li ho visti" "bene, vi devo parlare" " che succede?" Solo ora Normani si era accorta di altre due presenze. "Ciao, e voi chi siete? " "sono amiche, ora andiamo"

Ally,al solito, aveva preso da mangiare per tutte appena ci aveva viste entrare. Ci sedemmo al tavolo e dopo le presentazioni ufficiali, raccontai tutto alle mie amiche.

"Quello stronzo!" Normani era molto arrabbiata. "Sapevo che non era una brava persona ma fino a questo punto ... deve essere punito" Ally aveva detto ""Io ho già pensato a cosa fare, ma ho bisogno che Camila faccia da esca per l'ultima volta. Te la senti" "Non lo permetterò!" Era scattata Dinah. "No Dinah, io mi fido. Ci sto!" "Bene, ti prometto che non ti succederà niente. Sta sera c'è la partita e dopo essa trasmetteremo un video. Il video in questione lo riprenderemo tra poco. Tu devi solo inciampare in Austin così che si incazzi io ti seguirò di nascosto insieme a Dinah così da difenderti se lui dovesse andare oltre mentre Normani e Ally riprenderanno tutto."

Dopo pranzo attuammo il piano ma non andò come avevamo pianificato. Austin aveva iniziato a colpire Camila ma io e Dinah eravamo state fermate dal coach per dirci che Ashley si era fatta male e che Dina doveva giocare con me in prima squadra e che dovevamo subito andare ad allenarci. Quando riuscimmo a liberarci Austin nel bagno delle ragazze stava per violentare Camila mentre Ally e Normani erano state sbattute a terra. Appena entrata vidi ciò che stava succedendo e la stessa rabbia della mattina mi stava tornando più forte di prima, ma non riuscivo a muovermi. Dinah si era gettata su di lui ma l'aveva stesa con un pugno allo stomaco. Stava per sbottonarsi i pantaloni quando si voltò verso di me con un sorrisetto beffardo che mi fece irritare molto ma non riuscivo a muovermi. Camila piangeva con il sangue che le colava dalla bocca. "Lauren ti prego!" La sua voce aveva svegliato il mio corpo che sembrava incantato e lo colpì duramente allo stomaco facendolo arrivare dalla parte opposta della stanza. Era svenuto. Andai da Camila che tremava dalla paura. Piangeva. Non sapevo che fare perciò la strinsi forte a me.

Le ragazze si rialzarono e Normani controllò la videocamera che fortunatamente aveva ripreso tutto così contenta ma allo stesso dolorante salvò il video e decidemmo che non avremmo aspettato la sera per farlo vedere e lo portammo dal preside che espulse immediatamente Austin.

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