Capitolo 3

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"Non me ne vado finché non mi spieghi che succede! " "NO DINAH LUI MI FARA' DEL MALE " ""Scusa Mila ma questa cosa deve finire e penso che lei sia un'ottima risorsa."

"Dinah ti prego spiegami tutto" " Sai Lauren noi gente non popolare non contiamo niente per voi, lo so che a te non importa della popolarità ma qualcuno in questa scuola non la pensa come te. Austin...maltratta Mila tutti i giorni, costantemente, le dice che è una stupida lesbica, che è brutta, stupida e che non conta niente, per questo piangeva prima e non si limita a maltrattarla a parole ma anche con le mani. Io ho cercato di fermarlo ma quando a saputo che io sapevo cosa lui faceva si è accanito ancora di più su la mia migliore amica, ecco perché non voleva che ti dicessi niente ma sono stanca di questa storia e credo che tu sia un'ottima risorsa per farlo sbattere fuori. D'altronde sei il capitano della squadra di basket, una delle più brave a scuola e sei molto influente perciò ti chiedo di aiutarci Capitano. "

Lauren era rimasta sbigottita di fronte alle parole della ragazza, si era immaginata di tutto ma non quello. "Quel figlio di puttana! Come ha osato! Lo ammazzo!"

Dentro di me stava crescendo una rabbia che non riuscivo più a contenere e dovetti allontanarmi da loro per non fargli del male. Cominciai a dare pugni al muro, le mani mi sanguinavano poi il muro iniziò a cedere sotto il peso dei miei colpi fino a perforarsi. Camila e Dinah rimasero sbalordite come me perché nessun essere umano poteva fare ciò.

Ancora presa dalla rabbia avevo bisogno di sfogarmi ma questo bisogno cessò quando Camila si avvicinò a me e mi abbracciò sussurrandomi che andava tutto bene.

Avevo fissato quegli occhi marroni e tutta la rabbia nel mio corpo era sparita. Solo ora mi rendevo conto di quanto fosse bella quella ragazza.

Ci staccammo e decisi che da quel giorno avrei protetto quella ragazza e chiunque avesse avuto bisogno di me.

La campana della mensa suonò e decisi che avrebbero pranzato con me per trovare una soluzione. "Andiamo in mensa li ci sono due mie amiche fidate che ci possono aiutare...Non preoccuparti Camila ci penso io." Detto ciò ci avviammo in mensa.

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