Capitolo 14
-Allora? Perché ti sei comportata in modo strano alla scuderia dei Pegaso e non mi parli più da quel giorno?-
-È abbastanza complicata la cosa- spiegò la figlia di Iride iniziando a giocherellare con le sue dita. -Quando osservavo gli occhi del Pegaso, non so come, ma riuscivo a capire quali emozioni provava ed ero rimasta abbastanza sconvolta...-
Percy la osservò stupito.
-Davvero riuscivi a capire le sue emozioni?-Chris annuì -Ma non è quella la parte più "strana" o "sconvolgente". Vedi, poi ho iniziato a parlarti, subito dopo aver capito le emozioni del Pegaso, e quando ho guardato i tuoi occhi, succedeva di nuovo-
-Intendi che riuscivi a capire le mie emozioni?-
-Esatto, solo osservandoti negli occhi riuscivo a capire perfettamente quali emozioni provassi.-
Cristine spostò lo sguardo sulla baia al chiaro di luna -Ho chiesto aiuto a Nico e Annabeth, ma non mi sono stati di aiuto, anzi, loro volevano aiutarmi solo perché sono la sorella di Alexa, non perché tengono a me--Stai scherzando, vero?!- chiese Percy sbalordito.
La figlia di Iride scosse il capo con gli occhi arcobaleno lucidi.
-Con il passare dei giorni sono riuscita a dominarlo, o almeno in minima parte. Adesso riesco perfettamente a distinguere quali emozioni prova una persona guardandola semplicemente negli occhi-Il figlio di Poseidone le accarezzò delicatamente i capelli -Sai, magari io non ho il tuo potere per riuscire a comprendere quali emozioni provi, ma non sono neanche cieco. Non ti devi preoccupare per Annabeth e Nico, andrò a parlare con loro e vedrai, si sistemerà tutto-
Cristine spalancò gli occhi sorpresa dall'affermazione del ragazzo.
-So perfettamente che, anche se non lo dai a vedere, tieni molto a loro- si spiegò Percy.
La corvina non ebbe il coraggio di guardare Percy neanche per un secondo, ma sottovoce disse l'unica cosa che il figlio di Poseidone non si sarebbe mai aspettato di sentirsi dire da lei.
-Grazie-Il ragazzo le sorrise caldamente e la stritolò in un abbraccio spacca ossa. Ma cosa importa se un abbraccio ti rompere le ossa, ma ti aggiusta il cuore?
A Chris non importò e contraccambiò l'abbraccio dell'amico con un piccolo sorriso sulle labbra.* * *
Il mattino dopo Percy andò spedito nella mensa non salutando nessuno. Era rimasto molto deluso dal suo amico e dalla sua fidanzata, non era da loro comportarsi in questo modo ed era assolutamente sicuro che avrebbero risolto la questione.
Una volta arrivato dentro trascinò per un braccio Annabeth e per un orecchio un Nico piuttosto contrariato.
Mentre nel tavolo di Iride Cristine stava ridacchiando davanti a quella scena e una strana sensazione di calore le avvolse il cuore.
Il figlio di Poseidone la stava aiutando e non sapeva quanto questo valesse per lei. Sapeva perfettamente che non avrebbe mai potuto trovare un amico migliore di lui e ne era molto felice di aver conosciuto veramente Percy.
Dal lato opposto da dove si trovava Chris un ragazzo dai capelli blu puffo e degli occhi verdi smeraldo la stavano costantemente osservando, come se distogliere lo sguardo dalla figura minuta dalla ragazza gli costasse troppa fatica.
Quando notò un piccolo sorriso comparire sulle labbra della figlia di Iride, automaticamente le labbra del figlio di Atena compirono lo stesso movimento, non sapeva perché, ma quella ragazza lo rendeva strano.Senza che potesse pensare a qualcosa le sue gambe si mossero da sole e arrivò al tavolo di Iride difronte a Chris che lo guardava con curiosità.
-Ti serve qualcosa?- chiese appunto la ragazza.
Michael si grattò nervosamente il collo e annuì -In realtà mi chiedevo se ti andava di fare una passeggiata-
Cristine si posò una mano sul mento e dopo qualche secondo annuì -Ok, tanto non ho niente da fare. Quando vuoi andare?-
Lui le sorrise sghembo.
-Adesso--Se non lo avessi notato- incominciò Chris indicando il cibo sul suo piatto -Io starei ancora mangiando-
Michael le fece uno strano sorrisetto e i suoi occhi verdi brillavano di una strana luce, che Chris interpretò con "sfida accetta".
Prese il piatto di Cristine e lo buttò nel braciere delle offerte per gli dei.
La figlia di Iride aprì la bocca sorpresa, ma non ebbe tempo di dire una singola frase che Michael la trascinò fuori con lui.
La ragazza dagli occhi arcobaleno sbuffò spazientita.
-Ricordami il perché ho accettato di fare una passeggiata in tua compagnia?-Michael ridacchiò notando il disappunto della ragazza.
-Perché sono estremante simpatico e ami da impazzire i miei capelli--Taci- disse Cristine a denti stretti.
Il ragazzo dai capelli blu protestò -Tu mi hai dett...- non riuscì a finire la frase che un occhiata truce da parte della ragazza lo fece zittire.
-Ok, sto zitto- si arrese mentre si passava una mano nei capelli blu.
Sulla faccia della ragazza comparì un sorriso vittorioso, mentre Michael la osservava di sottecchi, con un piccolo sorrisino sulle labbra.
Hola bella gente!
Mi voglio scusate perché sto aggiornando un po' alla cavolo, ma capitemi in questo periodo sono piena di verifiche e interrogazioni, quindi non ho molto tempo per scrive.
Comunque sia spero che il capitolo vi piaccia e i vostri commenti sono sempre ben accetti, ciao ciao semidei.
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Diversa|| Percy Jackson
Fanfiction||QUESTO È IL SECONDO LIBRO|| Diversità 1-Motivo di opposizione o di un conflitto. 2-Condizione di chi è considerato da altri, o considera sé stesso, estraneo rispetto ad una presunta normalità. Ormai erano passati tre anni. Tre lunghissimi anni dal...