L'hai baciata? Non è così semplice

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Scott era in macchina con Stiles e notando che non parlava gli domandò: «Stai bene?»

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Scott era in macchina con Stiles e notando che non parlava gli domandò: «Stai bene?»

«Sì, perché?» rispose lui tornando alla realtà.

«Non hai detto niente per tutto il tragitto» disse Scott semplicemente, mostrando all'amico quanto fosse strano il suo comportamento quel giorno: «No. Sto bene»

«E l'ultima volta che avevi?» gli domandò ancora Scott pur capendo che l'amico stava pensando ad un ragazzo dai capelli corvini che indossava spesso una giacca di pelle nera.

«Perché?»

Scott scosse la testa e rispose alla domanda dell'amico: «Perchè hai in mente qualcun altro...» la discussione si fermò lì perchè quando varcarono la soglia della vecchia ferrovia abbandonata e scesero al piano dove sapevano esserci Derek, Erika, Boild e Isaac.

Il mondo in quell'istante crollò sulle spalle di Stiles: Derek stava baciando Erika.

Stiles, però, non rimase a guardare oltre e corse via, ma Derek che l'aveva visto si liberò dalla presa della ragazza e gli corse dietro afferrandolo per il polso.

Il ragazzo si voltò a guardarlo e gli domandò pur sapendo la risposta: «L'hai baciata?»

«Non è semplice» ammise Derek per poi aggiungere: «Torna indietro dobbiamo organizzarci per capire cosa fare con il Kanima»

Controvoglia lo seguì nuovamente e parlarono a lungo, si ritrovarono poco dopo al distretto della polizia, tutto andò bene fino a quando la loro trappola andò a buon fine.

Il Kanima e chi lo guidava giunsero da loro.

Erano passate tre ore da quando il loro piano era scattato Stiles, però, ripensava ancora a quel bacio che si erano dati Erika e Derek.

In quel momento il licantropo fu il primo ad esser colpito e cadere a terra paralizzato dal suo veleno, Stiles fece per muoversi e aiutarlo, ma fu colpito anche lui e si ritrovò disteso sopra il suo corpo, nonostante la situazione pericolosa disse cercando di tenere la voce bassa in modo che solo lui potesse sentirlo: «In queste tre ore ho pensato che probabilmente era solo colpa della luna e che non sapevi nemmeno cosa stavi facendo. Domani sarebbe tutto tornato alla normalità e probabilmente non ti saresti nemmeno ricordato ciò che e successo e il completo idiota che sei stato...» Derek, però, lo bloccò dicendo semplicemente: «Non ci hai pensato che forse lo faccio per proteggerti?»

«Che cosa?» gli domandò lui sorpreso.

Stavano guadagnando tempo, lasciavano che tutto andasse come voleva il nemico, ma loro stavano riacquistando la sensibilità del corpo e già riuscivano a muoversi, l'arrivo dei cacciatori, però, diede loro un altro po' di vantaggio.

«E 'colpa mia, e non sono solo per via dei cacciatori dopo ci saranno anche altri pericoli per voi...» si interruppe per un attimo e guardò Scott che nonostante la ferita ancora aperta li aveva raggiunti, riportò lo sguardo sul ragazzo disteso al suo fianco e disse due semplici parole: «Ti amo» poi si rivolse a Scott: «Prendilo e vai via!»

Il ragazzo capì subito cosa volesse dire e lo portò via gli Argent erano arrivati lì e li avrebbero uccisi senza pensarci troppo.

Quando Scott e Stiles riuscirono ad uscire dall'edificio rimasero in attesa e quando gli spari cessarono anche per via dell'arrivo di altri poliziotti e quando un ora dopo portarono fuori qualcuno dall'edificio su una barella coperto da un telo bianco Stiles sentì una morsa stringergli il petto, ma quando il padre gli posò una mano sulla spalla e gli indicò un punto poco distante dove Derek si era messo in disparte cercando di non farsi notare troppo, lui agì d'istinto e corse fino a raggiungerlo e lo abbracciò cogliendolo di sorpresa: «Derek, ti amo»

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